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AD UN PASSO DAL SOGNO: SARA SFIDA SERENA

Questo contenuto è stato pubblicato 10 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Ad un passo dal sogno. Perché la favola si trasformi in realtà a Sara Errani serve un’ultima impresa. La più difficile. Battere la numero uno del mondo, la campionessa in carica, la più forte – anche se forse non la più grande – di sempre. Contro Serena Williams non ha mai vinto Sarita. Ma era così anche per quello che riguardava Li Na e Cetkovska, e l’azzurra ha sfatato il tabù. Certo Serena è un’altra cosa, ma sognare non costa nulla.

Sara Errani (Foto G. Sposito)

Sara Errani (Foto G. Sposito)

Straordinaria Sara in questa settimana romana. Lei, prima azzurra a centrare il traguardo della finale al Foro 64 anni dopo Annelies Ulstein Bossi, giocatrice di origini tedesche che nel 1950 poi vinse addirittura il torneo. Nel frattempo c’è stata anche Raffaella Reggi, che nel 1985 ha fatto poi centro pieno, ma quell’anno gli Internazionali si giocavano a Taranto. L’aria del Foro Italico l’ha rigenerata. Nel giro di ventiquattr’ore Sara, decima testa di serie e numero 11 Wta, ha sconfitto due top ten, Na Li e Jankovic, portando a nove il numero di successi contro le prime dieci del ranking: non batteva una top player dall’ultimo Masters Wta ad Istanbul lo scorso ottobre (ancora la Jankovic).

Dalla crisi respiratoria del match d’esordio con la Scheepers alla fredda lucidità della semifinale vinta contro la Jankovic sembra passato un secolo ed invece si tratta di soli cinque giorni. Sulla terra capitolina Sara ha ritrovato se stessa. Dopo la Scheepers ha regolato la Makarova (che aveva dato un grosso dispiacere all’amica e compagna di doppio Roberta Vinci), quindi ha sfatato il tabù Cetkovska, si è liberata della “sindrome Li Na” (con la ceca e la cinese non aveva mai vinto) ed ha rispedito a casa “JJ”. Tutto questo lasciando per strada un solo set (a Na Li nei quarti). E questa volta, alla sua nona partecipazione, è arrivata al match-clou. Il miglior risultato in una stagione che fin qui aveva visto come acuti la finale a Parigi (fermata dalla Pavlyuchenkova) e la semifinale a Stoccarda (sconfitta dalla Sharapova).

 

Serena Williams (Foto A. Costantini)

Serena Williams (Foto A. Costantini)

Da parte sua Serena, arrivata tra tanti dubbi a Roma dovuti al ritiro della scorsa settimana a Madrid per il problema alla coscia, ha fugato ogni perplessità nonostante il set (l’unico) ceduto alla Ivanovic in semifinale. Forse più per distrazione che per altro. L’americana è alla sua terza finale romana dopo quella vinta lo scorso anno con l’Azarenka e quella del 2002 con la Henin. In questo 2014 la Williams ha vinto a Brisbane (battendo  l’Azarenka) ed a Miami (superando la Na Li). Contro l’americana Sara ha vinto un solo set, sul cemento di Dubai nel 2009. Ma attenzione: l’azzurra qui a Roma si è specializzata in imprese!

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