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DEL POTRO ALL’ESAME NISHIKORI
Nadal contro Sock, dritto più arrotato del suo

Questo contenuto è stato pubblicato 7 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Sarà un mezzogiorno di fuoco per tutti gli appassionati italiani, che alle 12 in punto affolleranno il Campo Centrale per la sfida di Fabio Fognini ad Alexander Zverev. E’ giusto e logico che sia così. Allo stesso tempo, il resto del programma di giovedì garantirà uno spettacolo eccezionale. E’ tempo di ottavi di finale, sia tra gli uomini che tra le donne.
Si riduce il numero di incontri, al punto che quasi tutti i 16 singolari limiteranno a tre campi. L’unico a restare fuori, nel pomeriggio, sarà Makarova-Bertens, collocato sul Campo 2.
Al netto della partitissima di Fognini, cerchiamo di individuare un giusto itinerario per divertirsi e assistere a del buon tennis. Alle 11, il consiglio è recarsi sulla Next Gen Arena per la classica “Prova del 9” a cui è chiamata Anett Kontaveit, reduce dall’exploit sulla Kerber. Per la giovane estone c’è Mirjana Lucic Baroni, “graziata” dall’infortunio di Maria Sharapova. La croata picchia tutto, è molto difficile gestirla. Magari azzecca quattro vincenti di fila, poi sbaglia tutto per un paio di game. Per Anett, ben più “quadrata”, sarà un bel test. A seguire, resteremmo su questo stesso campo per la sfida Cilic-Goffin. Da seguire il belga, interprete di un tennis leggero e piacevole, ben diverso da quello del croato. Goffin potrebbe essere uno degli outsider al Roland Garros. Quando si affrontano un peso piuma e un passo massimo, beh, la sfida è sempre interessante. I precedenti dicono 3-1 per Goffin (1-0 sulla terra battuta). Nel cuore del pomeriggio c’è l’imbarazzo della scelta: il Centrale offre la sfida tra Venus Williams e Johanna Konta. La britannica sta provando a sfatare il tabù terra battuta, mentre Venus è piaciuta nei primi due turni. Sarebbe bello ritrovarla protagonista a Roma, dove tempo fa aveva avuto un fidanzato e – soprattutto – aveva raccolto il titolo nel 1999, la bellezza di 18 anni fa, quando la Konta era una bambina di 8 anni e viveva ancora in Australia. Ritrovarla ancora oggi, così competitiva, è incredibile.
In contemporanea si gioca Berdych-Raonic, bella partita ma meno affascinante di Wawrinka-Isner. D’altra parte, lo svizzero è uno di quelli per cui si paga il biglietto con il sorriso sulle labbra. Contro il gigante americano è sotto 1-2 nei precedenti (0-1 sulla terra battuta), ma l’ultimo risale a 2011, prima che arrivasse il tocco magico di Magnus Norman.
Il clou di giornata, tuttavia, arriverà nel tardo pomeriggio. Sarà dura scegliere tra Djokovic-Bautista Agut e Nishikori-Del Potro. Il serbo rischia qualcosa contro il valenciano, che gli ha portato via l’ultimo precedente, nelle semifinali di Shanghai. Nole ha vinto entrambi i match sul rosso, ma è risaputo che il Djokovic del 2017 non è quello di prima. Già contro Bedene ha stentato, mentre Bautista ha giocato un match intenso e di qualità contro il connazionale Pablo Carreno Busta. Sbaglia pochissimo e garantisce una certa intensità. Ma siamo convinti che il Campo Pietrangeli sarà pieno all’inverosimile, fino a strabordare, per Del Potro-Nishikori. L’argentino ha mostrato un’ottima condizione, quasi inattesa, dopo essersi presentato a Roma con un solo match su terra e un lutto familiare. Il giapponese sta facendo il suo dovere: se il fisico lo lascia in pace, è una delle alternative più credibili ai più forti. Questo match non sfigurerebbe in una semifinale Slam. Sarà (molto) affascinante assistere alla strenua difesa giapponese sulle bordate dell’argentino.
Prima della sessione serale, daremmo un’occhiata a Svitolina-Barthel: merita uno sguardo la tedesca, imbattuta da ben 12 match sulla terra battuta. Se la Svitolina aspira ad essere considerata tra le favorite a Parigi, è un test da non fallire.
Molto bella la sessione serale: in campo il Re di Roma (del tennis, non ce ne voglia Francesco Totti), Rafael Nadal. Lo spagnolo sfida Jack Sock, l’unico giocatore in grado di tirare un dritto più arrotato del suo (3.600 giri al minuto). L’americano è reduce da due battaglie contro Schwartzman e Vesely: l’impressione è che questo Nadal possa imporsi senza problemi, anche se Sock gli ha tolto un set al Roland Garros di due anni fa. A chiudere il programma, Timea Bacsinszky proverà a mettere in crisi Karolina Pliskova, la regina della Race 2017 che però si era un po’ bloccata nelle ultime settimane. Il doppio 6-1 rifilato a Lauren Davis, tuttavia, fa pensare che la ceca abbia tutta l’intenzione di tornare a guadagnare punti. In un tennis senza regine, ogni torneo può essere quello buono. Figurarsi il Foro Italico.

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