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Fognini quasi perfetto
“Però sono lontano dal 100%”

Questo contenuto è stato pubblicato 6 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Cinquantatre minuti per superare il debutto al Foro Italico: nemmeno nelle più rosee aspettative di Flavia Pennetta, presente in tribuna, il lunedì sera agli Internazionali BNL d’Italia del suo Fabio Fognini terminava in modo così facile e convincente. Conoscendo l’avversario e la rivalità che precedeva questo incontro, ci si poteva ragionevolmente attendere una maratona al terzo set. Invece Gael Monfils ha ceduto all’ottima vena di Fabio – e ad una condizione fisica evidentemente deficitaria – con il punteggio di 63 61, senza colpo ferire. Il francese è rientrato a Madrid dopo uno stop di oltre due mesi per un problema alla schiena, che durava dal ritiro a Indian Wells. Ha preso una prevedibile stesa da Nadal e si è presentato a Roma senza grandi aspettative. Qualsiasi eventuale ambizione, in ogni caso, si è schiantata contro un Fognini nella sua versione migliore, nonostante lui stesso si presentasse qui reduce da un brutto periodo: compatto e preciso nei movimenti, veloce sui piedi, determinato a non concedere nulla. Dal 3 pari nel primo set ha compilato un parziale di 14-2, a suon di colpi vincenti. Dal 2-1 del secondo, quando Monfils serviva sul 2-1 30-00, Fabio ne ha infilato un altro di 12 punti consecutivi, che ha ucciso la partita. Un break prolungato, propiziato da una prova di forza vinta sulla diagonale di rovescio che ha spezzato definitivamente la volontà del francese. E’ la vittoria numero 300 della carriera di Fognini, che su questo campo lo scorso anno coglieva una delle vittorie più belle contro l’allora campione in carica e numero 1 del mondo, Andy Murray.

“In questo momento basta vincere” ha detto Fabio in conferenza stampa, “io sto giocando male, sono sincero. Non sono al 100%, mi danno fastidio la caviglia e il tendine d’achille”. Il tennista ligure era reduce infatti da una striscia di tre sconfitte consecutive, iniziata a Monte Carlo e proseguita a Monaco di Baviera e Madrid. Il prossimo avversario sarà il finalista di Madrid, oltre che unico giocatore ad avere sconfitto Nadal su terra battuta nelle ultime due stagioni. Il temibile Dominic Thiem, numero 6 del seeding e perciò già al secondo turno di diritto, non ha mai concesso più di tre game per set a Fognini, nei due precedenti: “E’ uno dei pochi che può battere Rafa… cosa che riuscivo a fare anche io” ha detto sorridendo alla stampa, parlando del suo prossimo avversario. “Sulla terra penso sia un Top 3, io proverò semplicemente a giocare al meglio, al rimanere lì per tutta la partita” ha aggiunto. Ma in questo preciso momento, a suo avviso conta più come si sente lui stesso di qualsiasi avversario: “Ma in vista di Parigi devo fare uno sforzo, non solo di fisico ma di capoccia”, ha detto, “Sono lontano dal miglior Fognini, devo prima di tutto ritrovare me stesso, il mio gioco”. Quello di stasera è stato senz’altro un passo in quella direzione.

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