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IL NOLE RITROVATO: LA MIA MIGLIOR PARTITA DA TEMPO
Thiem: “Ero svuotato”

Questo contenuto è stato pubblicato 7 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Prima Del Potro, poi Thiem. Nole Djokovic ha travolto entrambi, uno la mattina e l’altro di sera. Una dimostrazione di forza imbarazzante e per certi versi sorprendente, considerato che un Djokovic così sicuro e continuo come quello ammirato nei quarti e in semifinale a Roma quest’anno non si era ancora mai visto. Lo ha ammesso lo stesso Nole, in conferenza stampa: “Senza dubbio quella contro Thiem è stata una delle mie migliori partite quest’anno e non solo. Che dire? Sono davvero contento di ogni minuto trascorso in campo oggi, prima con Del Potro e poi con Thiem. Quella con Dominic è  stata una partita perfetta. Sono riuscito a fare tutto quello che volevo fare e anche di più. Sapevo che dovevo variare molto il gioco e l’ho fatto bene. Non gli ho fatto prendere ritmo. Aspettavo da tanto una serata così, ho lavorato molto per questo”. Un Djokovic ritrovato, cosa è cambiato? “Niente in particolare, ho alzato il livello del mio tennis gradualmente fin qui. Non è successo all’improvviso, so dove voglio arrivare. Ho avuto una buona stagione sul rosso finora. Questo match è frutto di una crescita che sta ancora proseguendo, non voglio certo fermarmi”. In finale c’è Zverev, il più forte dei Next Gen. Il tedesco a Roma ha fatto un altro grande passo in avanti. “Ovviamente vorrei vincere ma la partita di domani non cambierà il modo in cui mi sento il modo in cui fare le cose in futuro. Negli ultimi dieci mesi avevo perso un po’ il piacere di giocare a tennis. Domani affronterò un avversario che tutti dicono sarà uno dei migliori giocatori al mondo e che sta giocando benissimo.  Ha vinto il titolo a Monaco, ha giocato bene a Madrid. Ha vent’anni ed è in gran forma, ha tutta la vita e la carriera davanti. So cosa sta sentendo, ci sono passato anch’io, so quanto sia eccitante giocare la prima finale in un torneo importante. È un bravo ragazzo e merita di essere in finale, ma farò in modo che non metta le mani sul trofeo domani. Ci proverò, almeno”.
Dalla soddisfazione di Djokovic alla delusione di Thiem. Non cerca scuse l’austriaco: “Novak ha messo in campo moltissima energia fin dal primo punto, caricandosi davvero tanto e mettendomi sotto pressione con i suoi colpi. Me lo aspettavo, però il fatto è che io non sono riuscito a tenergli testa perché ero svuotato, e soprattutto non sono stato mentalmente al livello che serve per affrontare avversari di questo valore”.

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