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BIG JOHN E IL NEXT GEN, AMICI CONTRO
Isner incorona Zverev: “Talento incredibile”

Questo contenuto è stato pubblicato 7 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

La prima semifinale in un Master 1000, un altro gradino verso il tetto del mondo, dov’è destinato ad arrivare presto. Alexnader Zverev non è più il futuro del tennis mondiale, è già il presente. Ne ha dato conferma, semmai ce ne fosse bisogno, contro Milos Raonic,  strapazzato nei quarti in due set. E ora in semifinale lo aspetta John Isner, un amico prima ancora che un avversario. “E’ stato un altro passo avanti nella mia carriera”, ha commentato il 20enne tedesco in sala stampa. E poi: “Non sono ‘sorpreso’ per i risultati che sto ottenendo in questa stagione. E’ il termine sbagliato. Sono felice, questo è poco ma sicuro, che tutto il lavoro svolto per preparare quest’annata stia dando i suoi frutti. E sono contento che arrivino prima di quanto ci si aspettasse, ma io so quanto lavoro c’è dietro”. Un lavoro che contro Raonic si è visto tutto, aspettando Isner… “Oggi ho giocato molto bene, soprattutto ho risposto molto bene. Sono contento di essere in semifinale e di giocare domani contro  John, che conosco molto bene dai  tempi di Saddlebrook. Ci siamo allenati spesso insieme, sarà una grande partita. Sono emozionato per entrambi”. Piedi, comunque, ben piantati per terra. “Quante possibilità ho di vincere il titolo? Beh, vediamo. sono tra i quattro ancora in corsa: facciamo un 25%”, ha detto sorridendo.
Grandi sorrisi anche per ‘big’ John Isner, vera sorpresa di questi Internazionali. A 32 anni, l’americano si è tolto la soddisfazione di qualificarsi per una semifinale prestigiosa come quella di Roma senza essere certo un giocatore da terra rossa. Contro Cilic una battaglia vinta solo al tie break del terzo set: “Sapevo che sarebbe stata dura. Marin sta giocando bene, ha vinto a Istanbul qualche settimana fa, è in forma. Io però ho giocato bene i punti importanti, è stata una grande vittoria, sono contento. La terra rossa? Non c’è differenza tra le superfici. E’ chiaro che sull’erba la mia palla schizza di più, ma io mi aggrappo sempre al servizio”. Ora Zverev in semifinale. “Sarà un’altra partita decisamente dura. Conosco molto bene Sasha, da quando aveva 14-15 anni. Ho subito capito quanto fosse bravo. Ho giocato due volte contro di lui e ho perso sempre, ora mi piacerebbe prendermi una rivincita ma lui sta giocando incredibilmente bene. Del resto era solo questione di tempo perché arrivasse a questi risultati. Ha un talento enorme, incredibile, ma è anche uno che lavora molto duramente. È esploso due anni fa, ma l’anno scorso ha fatto un salto enorme, e ora è salito anche oltre. Ha davanti un grande futuro, questo è certo”.

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