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RAFA, EMOZIONI ROMANE
“Qui ricordi incredibili. Roger? Lui può”

Questo contenuto è stato pubblicato 7 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Il “signore della terra” è pronto a siglare qualche altro record. Ad allungare la sua imbattibilità stagionale sul rosso che dura da 15 incontri, nei quali ha perso appena due dei 32 set disputati. Per Rafa Nadal, già sette volte trionfatore al Foro Italico, il miglior biglietto da visita possibile. Gli argomenti sfiorati nella sua prima intervista romana sono più o meno gli stessi, quelli che stanno a cuore al maiorchino. Come l’estrema compressione della stagione sul rosso. “Non c’è nulla di nuovo. E’ una cosa che accade già da tanto tempo. Così stanno le cose. La cosa importante è non perdere altre settimane sulla terra perché penso che oggi ci siano molti meno tornei rispetto a dieci anni fa. La cosa importante è che l’Atp protegga la terra così come fa con l’erba perché sono superfici importanti per questo sport. Certo la situazione attuale non è l’ideale ma così stanno le cose ed è inutile continuare a discutere su come potrebbero essere visto che allo stato non è possibile cambiare nulla”.

La percentuale di vittorie sul rosso di Rafa è fantascientifica, oltre il 92%: “Non sono mai stato bravo in matematica”, dice ridendo. “Veramente non lo so. Ho appena vinto tre tornei sulla terra quindi sto giocando bene. Sono davvero soddisfatto per questa prima parte di 2017, non soltanto per quanto riguarda la terra. Certo quella sul rosso è una parte della stagione molto importante per me: sono tutti tornei estremamente emozionanti per me. Ed ora sono a Roma. Quel che è accaduto negli anni scorsi è passato. Sono qui per fare del mio meglio in un evento che amo tantissimo. Ho dei ricordi incredibili su questo campo: molti tra i match più belli della mia carriera li ho giocati qui.

Immancabile la domanda sul forfait di Federer a Parigi. Ed altrettanto ovvia la risposta “politically correct”. “Ognuno fa ciò che ritiene sia meglio per lui. Del resto se aveva deciso di non giocare alcun torneo prima del Roland Garros la sua decisione mi sembra piuttosto normale. Questo anche perché ha giocato davvero bene all’inizio della stagione e può permettersi di farlo. Ma sono sicuro che per qualsiasi altro giocatore non sarebbe una decisione ideale”.

Obiettivi di classifica? “Mi interessa essere il più in alto possibile in classifica perché questo vuol dire che sto giocando bene, e questo è tutto. Non ho intenzione di programmare la mia stagione per provare a tornare numero uno. Quello che mi interessa è rimanere in salute, essere competitivo e, cosa più importante di tutte, essere felice. Ed in questo momento lo sono”.

Il sette volte campione di Roma debutterà mercoledì – direttamente al secondo turno – contro lo spagnolo Nicolas Almagro: “Contro di lui sarà un esordio piuttosto duro. E’ un ottimo giocatore, ed a Madrid quasi batteva Nole. Qui ha già vinto tre match (è partito dalle qualificazioni, ndr) per me può essere pericoloso. Le condizioni qui sono piuttosto diverse rispetto a Madrid. Devo restare concentrato, ho bisogno di giocare il mio miglior tennis. Vediamo se sarò in grado di farlo”.

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