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STAN, IL TERZO INCOMODO

Wawrinka

Questo contenuto è stato pubblicato 10 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Tra Rafa e Nole ecco spuntare Stan. Il terzo incomodo, anche sulla terra. Il primo “Masters 1000” sul rosso del 2014 ha sovvertito un po’ tutti i pronostici. Ok, Nadal non è sembrato per una volta il solito “cannibale” del rosso. Ok, Djokovic è alle prese con un problema al polso destro di cui non è ancora ben chiara la natura. Resta il fatto però che per vincere il suo primo Monte Carlo Rolex Masters (primo trofeo “1000” in carriera) Wawrinka ha messo in fila Cilic, Raonic, Ferrer e Federer cedendo un solo set proprio a King Roger in una finale tutta svizzera.

Grazie al successo sulla terra del Principato “Stan the man” ha consolidato la sua terza posizione nel ranking Atp ed è balzato al comando della Race, la classifica che qualifica alle Atp World Tour Finals di Londra. Il suo rovescio ad una mano (grande l’intuizione del maestro che, ad undici anni, lo convinse ad abbandonare la presa bimane) è il colpo più caldo del momento. E’ grazie a questo colpo – un concentrato di potenza e traiettorie incredibili – che Wawrinka ha conquistato Monte Carlo battendo in rimonta Federer (46 76 62).

Un nome nuovo anche nei “1000” finalmente. Dopo aver interrotto a gennaio la supremazia di Nadal, Djokovic Murray e Federer nei tornei dello Slam, Stan si è ripetuto anche nella categoria di tornei più ricca del circuito. Fino a Monte Carlo, nei precedenti 36 “Masters 1000” solo in due occasioni il trofeo non era finito nella bacheca di uno dei “Fab four”: più precisamente al BNP Paribas Masters di Parigi-Bercy del 2010 (Soderling) e del 2012 (Ferrer). Vincendo nel Principato Wawrinka ha conquistato il suo primo “1000” al terzo tentativo dopo le due finali perse a Roma 2008 contro Djokovic e a Madrid 2013 contro Nadal. Il 29enne di Losanna abbandona così il club dei vincitori di Slam incapaci di conquistare un “1000”: ne fanno ancora parte Del Potro, Gaudio e Kafelnikov, tutti trionfatori in un major (il russo addirittura in due) ma mai – con Juan Martin che ha però tutto il tempo di rimediare – in un “Masters 1000” (o terminologia equivalente).

Stan è sempre più forte di Roger, almeno a Monte Carlo. Federer ora conduce per 13 a 2 nel bilancio dei confronti diretti ma le sue due vittorie Wawrinka le ha ottenute proprio sul rosso monegasco (in precedenza aveva vinto, in due set, anche negli ottavi nel 2009). Dopo il trionfo agli Australian Open Stanislas si era un po’ perso ma sul centrale del Country Club lo “svizzero numero due” (anche se adesso è lui, accomodatosi saldamente in terza posizione, ad essere più in alto di Federer nel ranking) si è improvvisamente ritrovato: quello di Pasqua per lui è stato il settimo trofeo in carriera su 15 finali disputate. “E’ stato favoloso conquistare il mio primo 1000 contro Roger – ha commentato Wawrinka – lui è il mio migliore amico nel circuito. Ho capito che quando ci sono con la testa posso combattere e giocare il mio tennis. E posso battere chiunque”. Rafa e Nole sono avvisati.

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