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L'EVENTO

TENNIS, STORIA E BELLEZZA
Sharapova e Berdych al Colosseo: meglio di un film

Questo contenuto è stato pubblicato 7 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Tomas e Maria scendono la scalinata est che porta al Colosseo con la racchetta in mano. E’ l’unico particolare che permette di distinguerli da due divi del cinema: lei in gonna nera, lunga, di nappa; lui in pantalone nero, t-shirt bianca e Persol. L’abbronzatura accumulata sui campi da tennis di mezzo mondo illumina il viso di entrambi, ed entrambi emanano quell’aura di sicurezza, di salute, che caratterizza i grandi sportivi. Entrano insieme, salutando tutti quelli che fanno lo stesso con loro. A breve distanza li segue Ester, la moglie di Tomas, anche lei talmente bella da intimidire con il suo portamento, la sua presenza. Tutto si svolge mentre, dalla parte opposta dell’Anfiteatro Flavio, il sole cala lentamente dietro gli archi imponenti del più antico e famoso stadio del mondo, facendo filtrare una luce gentile.

Sembra il set di un film di un’epoca che non c’è più, non fosse per gli smartphone che inevitabilmente escono in massa per scattare delle foto probabilmente irripetibili. Maria Sharapova percorre l’entrata alzando progressivamente lo sguardo, mano a mano che la vista sull’interno del Colosseo si allarga di fronte a lei. Lo stesso fa pochi secondi dopo Tomas Berdych: l’entusiasmo e la mandibola abbassata sono quelli tipici di chi vede qualcosa che non credeva possibile. La vista del Colosseo dal basso, dalla piattaforma che poggia al livello dell’antico terreno su cui combattevano belve e gladiatori, è effettivamente e letteralmente mozzafiato.
Il presidente Angelo Binaghi e l’assessore allo sport Daniele Frongia scattano giusto le foto di rito, per poi lasciare la scena ai protagonisti. Con le racchette che si sono portati dall’hotel, Berdych e Sharapova scambiano anche qualche pallina, per la gioia dei fotografi e delle telecamere. Alcuni turisti, dalla passerella che corre sopra e attorno alle tribune dell’anfiteatro, diventano i fortunati destinatari di un paio di palline spedite sugli spalti – proprio come dopo un match vinto – da Maria. Con l’amica che l’accompagna, dopo aver adempiuto con un sorriso a tutte le richieste di foto e selfie, la ex numero 1 del mondo si lascia andare ad una raffica di foto (personali) e risate. Alla fine sarà proprio Maria l’ultima a lasciare l’interno del Colosseo, quando ormai il sole è definitivamente calato dietro i Fori Imperiali.

“Ho combattuto cinque, sei anni per questo” dice Angelo Binaghi con una punta di giustificato orgoglio. Il risultato di questi sforzi è stata una mezz’ora surreale, in cui il tennis, la storia e la bellezza si sono incrociati in un luogo eterno. Il risultato è una vittoria per tutte le parti coinvolte: Roma, i giocatori, il Colosseo, gli Internazionali BNL d’Italia, le persone coinvolte. E la foto di Maria nei panni di una nuova Anita Ekberg, con l’Anfiteatro più spettacolare del mondo alle spalle, porterà Roma in giro del mondo.

 

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