1990

Thomas  Muster

Country
Thomas Muster

Leibnitz 01.10.1967

E’ l’eccezione di un Paese che faticava a trovare un tennista di caratura internazionale. Thomas non appartiene alla categoria dei “mostri sacri”, ovvero non è un fuoriclasse, ma è un atleta eccezionale che in campo sviluppa un gioco aggressivo, asfissiante e potente. E’ un combattente nato, di razza alpina, che si esprime ai massimi livelli su terra battuta tanto da imporsi per tre volte a Monte Carlo (1992 ’95 e ’96) oltre che a Roma e Parigi.

Ama l’Italia, l’aria e il clima del Bel Paese gli sono congeniali perché qui gioca particolarmente bene tanto da vincere undici tornei. A Roma scende per tredici anni, in dieci edizioni raccoglie poco o niente ma nelle altre tre colpisce duro: in quella del ’90 approfitta di un tabellone non particolarmente qualitativo per mettere a segno il primo colpo, nel ’95 si ripete al cospetto di Sampras, Chang e lvanisevic. In finale però arriva lo spagnolo Sergi Brugnera e lo liquida in quattro set. Completa il trittico l’anno dopo imponendosi all’olandese Richard Krajiceck: nello stesso anno è per sei settimane il n. 1 del ranking mondiale.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1990 1995 1996
  • Campionati Internazionali di Francia 1995

Finale 1990

Thomas Muster (Aut) b. Andrej Chesnokov (Rus) 6-1 6-3 6-1

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Monica  Seles

Country
Monica Seles

Novi Sad 01.12.1973

Jugoslava di nascita, poi cittadina statunitense. Un impasto di granitica volontà e determinazione, un concentrato esplosivo di agonismo e di aggressività tutta bimane con un dritto che sembra un rovescio e un rovescio che sembra un dritto. Debutta nel circuito professionistico a sedici anni, prima di compiere i diciassette si è già affermata a Roma e al Roland Garros ma, forse, disputa il più bel match della sua vita nel novembre del 2000 quando a New York è battuta da Martina Hingis in una memorabile finale del Masters femminile.

Dal ’91 al 96 capeggia la classifica mondiale per 178 settimane, conquista nove titoli nei tornei dello Slam e per due volte fallisce l’en plein: nel ’91 quando salta Wimbledon e nel ’92 perché, sempre a Londra, è battuta in finale da Steffi Graf. Il 30 aprile del 1993, al torneo di Amburgo viene aggredita da un folle tifoso di Steffi Graf, che la ferisce con un coltello alla schiena. La ferita non è molto grave ma il trauma la tiene lontano dai campi per due anni. Quando torna non è quella di prima ma resta fortissima.

Quando nel 1990 si presenta per la prima volta sui campi del Foro Italico è poco più di una ragazzina ma molto più di una promessa, infatti stravince il torneo perdendo solo 14 games in cinque incontri e, già che c’è, si porta a casa anche il doppio in coppia con la canadese Kelesi.

Nei due anni successivi è battuta in finale da Gabriela Sabatini ma vince il doppio con Jennifer Capriati (’91) ed Helena Sukova (’92). A dieci anni dal primo successo mette in cassaforte il secondo titolo di singolare, il quinto complessivo.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1990 2000
  • Campionati internazionali d’Australia 1991 1992 1993 1996
  • Campionati internazionali di Francia 1990 1991 1992
  • Campionati Internazionali degli Stati Uniti 1991 1992

Finale 1990

Monica Seles (Jug) b. Martina Navratilova (Usa) 6-1 6-1

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1991

 Emilio  Sanchez

Country
Emilio Sanchez

Madrid 28.05.1965

Rampollo di una famiglia di tennisti che ha in Arantxa (4 titoli del Grande Slam vinti) la sua punta di diamante. Emilio è un giocatore brillante: all’esasperante regolarità – marchio di fabbrica della maggior parte dei tennisti spagnoli della sua epoca- privilegia il bel colpo e sa esprimersi con una certa efficacia sia sulla terra sia sul veloce. E’ particolarmente forte in doppio tanto da vincere ben 48 titoli fra cui due Roland Garros, in coppia con Andres Gomes nel ’98 e con Sergio Casal nel ”90. Con Sergio conquista anche un U.S. Open nel ’98 ed è finalista a Wimbledon nel 1987, anno in cui cattura anche due titoli di misto, al Roland Garros in coppia con Pam Shriver e agli U.S. Open al fianco di Martina Navratilova.

AI Foro Italico debutta nel 1986 battendo Boris Becker nei quarti e Mats Wilander in semifinale per poi cedere le armi a Ivan Lendl dopo avergli reso la vita dura nei primi due set. Nel ’90 è semifinalista in singolo e vincitore in doppio in coppia con il fido Casal. Infine nel ‘91 strapazza tutti senza remissione e s’impone lasciando immacolata la casella dei set persi.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1991

Finale 1991

Emilio Sanchez (Spa) b. Alberto Mancini 6-3 6-1 3-0 rit.

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Gabriela  Sabatini

Country
Gabriela Sabatini

Buenos Aires 15.05.1970

C’erano tutte le premesse per un torneo dall’esito incerto con quatto star come Seles, Sabatini, Navratilova e Capriati nel tabellone di un’annata che avrebbe visto proprio Monica Seles n. 1 del ranking Wta a fine anno. E invece, Martina si fece sorprendere in un match serale dalla spagnola Conchita Martinez e Gaby nell’atmosfera per lei magica del Foro Italico fu irresistibile: lascio solo 2 game a Jennifer Capriati nei quarti di finale e uno solo alla Martinez in semifinale. E poco riuscì ad opporle anche la Seles nella partita decisiva: il tris di Gabriela Sabatini fu un trionfo, l’immagine più bella in un’edizione flagellata dalla pioggia.

Finale 1991

Gabriela Sabatini (Arg) b. Monica Seles (Jug) 6-3 6-2

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1992

Jim  Courier

Country
Jim Courier

Sanford 16.08.1970

Dura poco più di tre anni – dal ’91 al ’93 – la sua carriera di vertice, ma tanto basta per incamerare quattro titoli, tre finali e due semifinali nei tornei dello Slam, cinque titoli nei tornei Atp Masters Series e la prima posizione del world ranking per cinquantotto settimane. Si concede qualche fiammata nel ’97 e ’98 con le vittorie nei tornei di Doha, Los Angeles e Houston ed esce definitivamente dalla scena nel ’99.

Al Foro Italico conquista un titolo di doppio con Pete Sampras nel 1989 ed è finalista – ancora in doppio, questa volta con Marty Davis – nel ’90.

In singolare vince da favorito nel ’92 un’edizione qualitativamente modesta (batte il tedesco Steeb in semifinale e lo spagnolo carlos Costa in finale); l’anno dopo concede il bis: questa volta gli avversari sono di quelli tosti ma li fa fuori tutti alla grande. Gli unici che gli fanno il solletico – l’olandese Paul Haarhuis al secondo turno e Michael Chang in semifinale – si beccano un cappotto al terzo set (si gioca al meglio dei tre set) mentre in finale Goran Ivanisevic – vincitore della battaglia dei servizi con Pete Sampras – raccatta a malapena cinque giochi.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1992 1993
  • Campionati Internazionali d’Australia 1992 1993
  • Campionati Internazionali di Francia 1991 1992

Finale 1992

Jim Courier (Usa) b. Carlos Costa (Spa) 7-6 6-0 6-4

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Gabriela  Sabatini

Country
Gabriela Sabatini

Buenos Aires 15.05.1970

La magia del Foro Italico che contagiava il tennis di Gabriela sabatini fu particolarmente evidenze in occasione della sua quarta vittoria. L’avversaria in finale fu la stessa dell’edizione 1991, cioè Monica Seles che si presentava come indiscussa n.1 del mondo e in vantaggio per 4-2 negli scontri diretti. Era anche motivatissima a vincere la campionessa di Novi Sad, che a Roma si era esaltata dominando in finale la Navratilova nel 1990. E giocò da par suo al punto di arrivare a condurre 5-2 nel primo set e 3-1 nel secondo. Non fu sufficiente: Gaby, sostenuta da uno stadio che l’adorava, ribaltò la prima partita con cinque giochi consecutivi e analoga magia le riuscì anche nel secondo. Completò così un poker eccezionale

Finale 1992

Gabriela Sabatini (Arg) b. Monica Seles (Jug) 7-5 6-4

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1993

Jim  Courier

Country
Jim Courier

Sanford 16.08.1970

Lo statunitense Jim Courier riuscì a realizzare il suo bis in un’edizione, la Cinquantesima, che presentava un tabellone ricchissimo di campioni, capeggiato dal suo connazionale Pete Sampras, n. 1 del mondo. Detentore anche del titolo al Roland Garros (di cui aveva vinto le due precedenti edizioni) Courier non trovò in finale Sampras, bensì il genio imprevedibile di Goran Ivanisevic, che aveva fatto fuori l’americano in semifinale. Ma nel giorno decisivo il sevizio micidiale del croato fece cilecca e “Big Jim” Courier gli concesse solo 5 giochi in tre set. D’altra parte Courier non aveva avuto tentennamenti lungo tutto il suo percorso: gli unici due in grado di strappargli un set, cioè l’olandese Paul Haarhuis e il cino-americano Michael Chang in semifinale, si videro rifilare un secco 6-0 nella terza partita.

Finale 1993

Jim Courier (Usa) b. Goran Ivanisevic (Cro) 6-1 6-2 6-2

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Conchita  Martinez

Country
Conchita Martinez

Monzon 15.04.1972

Assieme ad Arantxa Sanchez-Vicario è l’elemento di punta del tennis femminile spagnolo emerso al seguito di Manolo Santana. Conchita, al pari dei connazionali, è una terraiola doc, una di quelle giocatrici che all’interno del rettangolo rosso si trova a proprio agio come sul divano di casa, però sa farsi rispettare anche sulle altre superfici, tant’è che il titolo più prestigioso lo conquista nel ’94 sull’erba di Wimbledon battendo in finale Martina Navratilova.

Nei tornei dello Slam conta anche una finale in Australia (’98) e una in Francia (2000) più due finali di doppio. Nell’arco di otto anni vince cinque Fed Cup; nel ’95 è la n. 2 del ranking mondiale.

Il Foro Italico è per Conchita come una seconda casa con tanto di piscina dove sguazza una settimana l’anno. Fra una nuotata e l’altra realizza un filotto di quattro successi: nei primi tre solo Adriana Serra Zanetti riesce a strapparle un set. Nel quarto domina in finale Martina Hingis e manca per poco il pokerissimo nel ’97 quando è fermata sull’ultima bracciata da Mary Pierce. Infine completa le performance romane con tre finali di doppio in coppia con l’argentina Patricia Tarabini.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1993 1994 1995 1996
  • Wimbledon 1994

Finale 1993

Conchita Martinez (Spa) b. Gabriela Sabatini (Arg) 7-5 6-1

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1994

Pete  Sampras

Country
Pete Sampras

Washington 11.08.1971

E’ l’emblema del serve and volley ma anche l’uomo dei record. Nell’affrontare il lungo viaggio nel dorato mondo del tennis il giovane Pete ha messo in valigia di tutto: la battuta più veloce, uno spropositato numero di aces, un nutritissimo numero di titoli, la vetta della classifica mondiale, i trionfi di Wimbledon, 762 vittorie da conquistare.

Pete ‘The Pistol’ – come viene chiamato – ha nella battuta il missile aria-terra che non lascia scampo, nella volée e nello smash i colpi del K.O., ma il nostro non è una macchina da guerra e tanto meno un robot, bensì un atleta completo, elegante nel gioco e nel comportamento in campo e fuori. Sul suo volto c’è sempre un sorriso, anche quando esce dal campo battuto (raramente) ma mai veramente sconfitto perché i campioni come lui hanno sempre qualcosa da insegnare.

La terra battuta non è il suo terreno, tuttavia riesce ad imporsi a Roma perdendo un solo set al secondo turno contro Alex Corretja e polverizzando Boris Becker in finale. Nel 1989 aveva vinto anche il titolo di doppio con Jim Courier e nel ’93 era stato semifinalista nel singolare.

Nel 2000 conquista il suo ultimo Wimbledon (il sesto) e per due anni non vince più nulla. Dato per finito nel settembre del 2002 si presenta a New York per disputare il suo ultimo U.S. Open. E’ accreditato della diciassettesima posizione del seeding ma il suo canto del cigno è semplicemente spettacolare perché vince il torneo lasciando agli avversari solo quattro set in sette incontri.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1994
  • Campionati Internazionali d’Australia 1994 1997
  • Wimbledon 1993 1994 1995 1997 1998 1999 2000
  • Campionati Internazionali degli Stati Uniti 1990 1993 1995 1996 2002

Finale 1994

Pete Sampras (Usa) b. Boris Becker (Ger) 6-1 6-2 6-2

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Conchita  Martinez

Country
Conchita Martinez

Monzon 15.04.1972

Vent’anni dopo la prima volta Martina Navratilova, una delle più grandi di sempre (nove titoli a Wimbledon, solo due a Parigi…) torna in finale agli Internazionali d’Italia. Allora giovanissima aveva trovato quella che sarebbe stata la sua grande rivale, Chris Evert. In vista dei 38 anni le tocca invece la campionessa in carica Conchita Martinez, una che ha nel bagaglio tecnico tutto ciò che serve per raccogliere il meglio sulla terra battuta. In particolare quei colpi carichi di topspin che rimbalzano alti e mettono a dura prova il tennis proiettato verso la rete, tutto classe mancina, di Martina. E così l’incertezza, l’ipotesi che ci sia spazio per Navratilova nell’albo d’oro dura meno del primo set. La ceka naturalizzata americana sul 5-4 ha una palla per vincerlo ma sbaglia la volée. E saluta. Mentre Conchita si gode il bis.

Finale 1994

Conchita Martinez (Spa) b. Martina Navratilova (Usa) 7-6 6-4

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1995

Thomas  Muster

Country
Thomas Muster

Leibnitz 01.10.1967

Una finale tra i due più grandi specialisti della terra rossa dell’epoca: una specie di braccio di ferro tra chi carica di più il top spin. Lo spagnolo Sergi Bruguera è solo testa di serie n.8 ma ha vinto le ultime due edizioni del Roland Garros. Non fatica più di tanto lungo il percorso (unico incontro lottato con l’olandese Jacco Eltingh) e in semifinale rifila un doppio 6-4 a Goran Ivanisevic, n. 3 del tabellone. L’austriaco Thomas Muster, già vincitore al foro 5 anni prima, è n.7 del seeding ma sta vivendo un’annata strepitosa. Ha già vinto quattro tornei sul rosso: Città del Messico, Estoril, Barcellona e Monte-Carlo. Su un campo impregnato di pioggia sarà lui a tenere sempre il pallino del gioco, determinato a detronizzare Bruguera, che ha battuto negli ultimi 4 scontri diretti sul “rosso”. E ci riuscirà in pieno, visto che dopo la vittoria romana gli porterà via anche lo scettro di Parigi.

Finale 1995

Thomas Muster (Aut) b. Sergi Bruguera (Spa) 3-6 7-6 6-2 6-3

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Conchita  Martinez

Country
Conchita Martinez

Monzon 15.04.1972

E’ un anno d’oro per Conchita Martinez, quello in cui raggiungerà il suo best ranking, n.2 del mondo. Vince sei titoli Wta e arriva in semifinale in tutti e quattro i tornei dello Slam. Non stupisce dunque che a Roma, per il suo tris, non la impensieriscano né la statunitense Mary Joe Fernandez nel quarti, né la francese Pierce in semifinale e nemmeno Arantxa Sanchez, che nel match decisivo per il titolo raccoglie solo 4 giochi. Perde solo un set nel torneo: all’esordio contro Adriana Serra Zanetti.

Finale 1995

Conchita Martinez (Spa) b. Arantxa Sanchez Vicario 6-3 6-1

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1996

Thomas  Muster

Country
Thomas Muster

Leibnitz 01.10.1967

Arrivava a Roma nel 1996 dopo aver toccato (il 12 febbraio) la vetta più alta: n.1 del mondo. Thomas Muster era nel pieno delle sue due stagioni magiche: 12 tornei vinti nel 1995, altri sette si sarebbero aggiunti nel 1996. Partito favorito Muster non s’inceppa e realizza un bis consecutivo al Foro Italico che non è riuscito a tanti. Inaspettato e insospettabile il suo avversario in finale, il gigante olandese Richard Krajicek che non è neanche testa di serie e gioca da erba: batte forte e appena può scende a rete. Contro Muster sul Centrale del Foro Italico questa attitudine gli vale solo la conquista di un set. Poco più di un mese dopo gli permetterà di battere Sampras e trionfare a Wimbledon.

Finale 1996

Thomas Muster (Aut) b. Richard Krajicek 6-2 6-4 3-6 6-3

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Conchita  Martinez

Country
Conchita Martinez

Monzon 15.04.1972

Il poker di vittorie, consecutive tra l’altro, è un traguardo storico per Conchita Martinez. Lo ottiene in un’edizione che lancia sul palcoscenico un’altra grande protagonista, la sua avversaria in finale, la giovanissima svizzera Martina Hingis. Ha solo 15 anni e alla sua prima apparizione al Foro Italico è già in grado di compiere il grande exploit, cioè battere nei quarti di finale la testa di serie n.1 del torneo, nientemeno che la grande Steffi Graf. E’ ancora troppo acerba però per mettere in difficoltà la Martinez sulla “sua” terra, ma la sua vittoria a Roma è solo rimandata.

Finale 1996

Conchita Martinez (Spa) b. Martina Hingis (Svi) 6-2 6-3

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1997

Alex  Corretja

Country
Alex Corretja

Barcellona 10.04.1974

Stacanovista del circuito ATP, gioca dappertutto, su qualsiasi superficie con rendimento costante e qualche punta di qualità culminata nel ’98 quando s’impone nella Atp Tennis Masters Cup di Hannover battendo Agassi, Sampras e Moya. Nei tornei dello Slam conta due finali al Roland Garros (1998 e 2001, sconfitto da Moya e Kuerten), in quelli del Masters Series due successi (Roma 1997 e Indian Wells 2000) e tre finali (Amburgo ’96 -’98 e Monte Carlo ’97). Nel febbraio del ’99 ottiene la sua miglior classifica nel world ranking, al n. 2.

Vince a sorpresa gli Internazionali del ’97 battendo Goran Ivanisevic in semifinale e Marcelo Rios in finale. Nelle edizioni successive incappa in Gustavo Kuerten che lo batte sempre in due set, due volte in semifinale e una volta nei quarti.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1997

Finale 1997

Alex Corretja (Spa) b Marcelo Rios (Chi) 7-5 7-5 6-3

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Mary  Pierce

Country
Mary Pierce

Montreal 14.01.1975

Franco canadese. Senza dubbio una delle donne più affascinanti del circuito professionistico degli Anni Duemila. Nell’affollatissimo negozio di cristalleria tennistica si muove con la grazia, la classe e il portamento di una regina del Novecento trasferita alle soglie del ventunesimo secolo su di un campo di tennis. Elegante e a mai leziosa sul campo sviluppa un gioco di potenza che nulla toglie al suo charme.

La sua carriera è lunghissima. Passa professionista nel 1989, a 14 anni, quando vince il suo primo torneo ITF. Nel ’91 vince il primo torneo WTA in quel di Palermo ma nel prosieguo dell’attività raccoglie meno di quanto meriterebbe: è battuta per diciannove volte in finale, fra cui due volte al Roland Garros (’94 e ’05) e una agli Australian Open (’97). Li conquista comunque entrambi nel ’95 e nel 2000 quando a Parigi batte in sequenza Monica Seles, Martina Hingis e Conchita Martinez. Sotto la torre Eiffel in coppia con la Hingis cattura anche un titolo di doppio nel 2000. Nel ’95 e nel 2000 raggiunge la sua miglior classifica, la n. 3, nel world ranking.

Scende a Roma nel ‘94 e si ferma al terzo turno, l’anno dopo è battuta in semifinale da Conchita Martinez sulla quale si prende la rivincita nella finale del ’97. E’ ancora finalista nel ‘99 quando ad imporsi è Venus Williams. Infine suscita ugualmente ammirazione nel 2002 quando al terzo turno è battuta con un doppio sei a zero in trentaquattro minuti da Jennifer Capriati.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1997
  • Campionati Internazionali d’Australia 1995
  • Campionati Internazionali di Francia 2000

Finale 1997

Mary Pierce (Fra) b. Conchita Martinez (Spa) 6-4 6-0

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1998

Marcelo  Rios

Country
Marcelo Rios

Santiago del Cile 25.12.1975

Aggressivo e potente con punte di qualità che nel marzo del ’98 lo portano al primo posto del ranking mondiale davanti a Pete Sampras. Fra i successi più significativi da segnalare quelli ottenuti nei tornei del Masters Series: Monte Carlo nel ’97, Indian Wells, Miami e Roma nel 98, Amburgo nel ’99 mentre in quelli del Grande Slam conta una finale in Australia nel ’98, due quarti di finale a Parigi e uno a New York. Gran rovescio bimane ‘in salto’, “El Chino” come fu soprannominato, è il primo giocatore nell’Era Open a diventare n.1 del mondo senza aver vinto un titolo del Grande Slam.

Sale sul podio romano scalando un gradino la volta: nel ’95 è eliminato al primo turno da Stefan Edberg, l’anno dopo è battuto da Thomas Muster nei quarti di finale, nel ‘97 perde da Alex Corretja in finale e, finalmente, nel ’98 trionfa senza perdere un set e battendo fra gli altri Thomas Muster 6-3 6-1 e Gustavo Kuerten 6-0 7-5.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1998

Finale 1998

Marcelo Rios (Chi) b. Albert Costa per ritiro

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Martina  Hingis

Country
Martina Hingis

Kosice 29.09.1980

Slovacca naturalizzata svizzera. A 15 anni è già la n. 16 del mondo, l’anno dopo conquista il primo dei suoi nove titoli di doppio nei tornei dello Slam ed è semifinalista agli U.S. Open. A 17 anni sfiora il Grande Slam che le sfugge sui campi del Roland Garros battuta in finale dalla croata Iva Majoli.

Il 31 marzo del ’97 diventa la più giovane n. 1 mondiale di tutti i tempi e nell’arco di quattro anni conserva il primato per complessive 209 settimane. Sul campo si trova a combattere con due generazioni di grandi campionesse, la Graf e la Seles che stanno abdicando, le sorelle Williams e la Davenport che stanno emergendo.

Atleta moderna, gioca prevalentemente a fondo campo con senso dell’anticipo e angolazioni velenose ma è capace di sorprendere pubblico e avversarie con improvvise discese a rete evidenziando la sua straordinaria rapidità atletica. Sembra soffrire la rivalità e lo strapotere fisico delle sorelle Williams ma in definitiva è un problema al piede che condiziona il suo rendimento tanto da costringerla al ritiro dall’attività all’inizio del 2003. Tornerà a dominare nel circuito di doppio, nel decennio successivo.

Agli Internazionali d’Italia si presenta nel ’96 ed è subito finalista sia in singolare sia in doppio. Vince quelli del ’98 battendo in finale Venus Williams dopo aver lasciato solo quindici giochi alle altre quattro avversarie.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1998
  • Campionati Internazionali d’Australia 1997 1998 1999
  • Wimbledon 1997
  • Campionati Internazionali degli Stati Uniti 1997

Finale 1998

Martina Hingis (Svi) b. Venus Williams (Usa) 6-3 2-6 6-3

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1999

Gustavo  Kuerten

Country
Gustavo Kuerten

Florianopolis 09.09.1976

Una bellissima figura e un grande personaggio suo malgrado perché “Guga” è un ragazzo come tanti, generoso ma riservato. ln Brasile lo adorano, a Florianopolis vorrebbero erigergli un monumento e non solo per le sua imprese sportive, ma lui ha ben altri pensieri e problemi come una schiena che spesso lo blocca o un’anca che lo ha costretto ad operarsi nel 2002. Fra un guaio e l’altro entra ed esce dal campo sempre con il sorriso sulle labbra, porta il suo formidabile rovescio e l’inseparabile chitarra in giro per il mondo ma è con il primo strumento che suona la musica migliore. lncanta Parigi e il Roland Garros per tre volte – la prima da illustre sconosciuto – si afferma ad Amburgo, Cincinnati e per due volte a Monte-Carlo, nel 2000 vince il Masters Atp a Lisbona battendo in tre set sia Pete Sampras sia Andre Agassi. Fra il dicembre del 2000 e l’aprile del 2001 è n. 1 del mondo per 43 settimane.

A Roma si presenta nel ’98 ed è subito semifinalista; nel ’99 è accreditato della testa di serie n. 16 ma conquista il titolo perdendo un solo set contro Karol Kucera nei quarti prima di superare Alex Corretja e Patrick Rafter. E’ poi sconfitto da Magnus Norman nel 2000 e da Juan Carlos Ferrero nel 2001.

Dal 2002 la sua attività procede a singhiozzo a causa di vari infortuni, vince ancora qualche torneo ma il suo ritorno ai vertici purtroppo rimane una chimera.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1999
  • Campionati Internazionali di Francia 1997 2000 2001

Finale 1999

Gustavo Kuerten (Bra) b. Patrick Rafter (Aus) 6-4 7-5 7-6

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Venus  Williams

Country
Venus Williams

Lynwood 16.06.1980

Impossibile non associarla alla sorella: Venus e Serena Williams, seppur divise da poco più di un anno di età, rappresentante un unico fenomeno programmato da papà Richard e realizzato con estrema determinazione. Il modo di giocare di Venus, di vivere la partita, d’inseguire il risultato finale è caratterizzato da una feroce volontà e da uno slancio fisico e atletico che non trovano riscontro nel tennis femminile. E solo durante le premiazioni trasmette tutta la sua femminilità sciogliendosi in lacrime quando alza al cielo un trofeo e dimostra di essere una ragazza come tante che può sprigionare la propria felicità e liberare le proprie emozioni saltando e gridando come una bambina.

In più Venus non ha solo il tennis nella testa ma anche molteplici attività collaterali come cinema, televisione, moda e quant’altro che la vedono ancora protagonista anche quando non è impegnata ad aggredire palla e avversarie.

La Venere Nera si presenta a Roma nel ’98 quando è già una star internazionale anche se nel suo palmarès figurano solo due finali di rilievo, U.S. Open, dove è battuta da Martina Hingis, e Sydney, non che due titoli di misto (Australian Open e Roland Garros). Anche al Foro Italico è battuta dalla Hingis ma si rifà l’anno dopo superandola in semifinale e vincendo il torneo dopo avere rischiato di perderlo al primo turno contro la spagnola Leon Garcia.

La consacrazione arriva nel 2000 con le affermazioni di Wimbledon e U.S. Open entrambe bissate l’anno dopo. Poi, dovrà cedere il passo alla sorellina e accontentarsi di cinque finali nei tornei dello Slam prima del sopraggiungere di infortuni e stop vari che sembrano comprometterne la carriera. La clamorosa resurrezione arriva proprio nel tempio del tennis, quel suo magico Wimbledon, nei Championships del 2005 chiusi con una fantastica finale – la più lunga di tutti i tempi, 2 ore e 46 minuti, e fra le più belle che si ricordi – nella quale piega Lindsay Davenport. A Wimbledon rivincerà nel 2007 sulla francese Bartoli e nel 2008 superando in due set Serena. Insieme arrivano a conquistare quattordici titoli Slam di doppio e 3 medaglie d’oro olimpiche, a Sydney 2000, Pechino 2008 e Londra 2012.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1999
  • Wimbledon 2000 2001 2005 2007 2008
  • Campionati Internazionali degli Stati Uniti 2000 2001

Finale 1999

Venus Williams (Usa) b. Mary Pierce (Fra) 6-4 6-2

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