1970

Ilie  Nastase

Country
Ilie Nastase

Bucarest 18.07.1946

Talento di straordinarie qualità tecniche ed agonistiche, un artista sul rettangolo di gioco, un istrione dai comportamenti imprevedibili. 0 forse no, perché il pubblico lo fischia e a volte lo insulta ma gremisce la platea non solo e non tanto per ammirarne le prodezze atletiche ma anche – e a volte soprattutto – per assistere ai suoi show. E lui non manca quasi mai di accontentarlo.

Si accapiglia con tutti – tranne che con i raccattapalle – inventandosi siparietti che mandano un po’ in solluchero e un po’ fuori dai gangheri il pubblico e fanno perdere trebisonda e partita all’avversario. Ma in definitiva non si inimica nessuno perché in fondo è un bravissimo ragazzo, cordiale, simpatico, sincero.

Vince un Roland Garros e un U.S. Open dove in finale supera Arthur Ashe in cinque set, è due volte finalista a Wimbledon e una a Parigi, porta tre volte in finale la Romania in Coppa Davis dove gioca la bellezza di 136 match vincendone 107, per quattro volte s’impone al Masters ed è n. 1 del mondo nel ’73. Nei tornei dello Slam vince anche cinque titoli di doppio, uno con il proprio mentore, lon Tiriac, due con Jimmy Connors e due con Rosie Casals nel misto.

Al Foro Italico s’impone nel ’70, battendo in finale Jan Kodes – eterno runner up degli Internazionali – e nel ’73 quando fa una strage di italiani: Castigliano, Di Matteo, Zugarelli e, in semifinale, Bertolucci in un match che trasforma in corrida non appena le cose si stanno mettendo al peggio. E’ pure finalista nel ’74, ma questa volta le becca da Borg, mentre in doppio conquista due titoli e tre finali.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1970 1973
  • Campionati Internazionali di Francia 1973
  • Campionati Internazionali degli Stati Uniti 1972

Finale 1970

Ilie Nastase (Rom) b. Jan Kodes (Cec) 6-3 1-6 6-3 8-6

Leggi tutto
Billie Jean  King

Country
Billie Jean King

Long Beach 21.11.1943

E’ la donna dei record con 39 titoli – 12 di singolare, 16 di doppio e 11 di misto – conquistati nei tornei dello Slam e le 7 affermazioni in Fed Cup. E’ anche colei che unitamente al marito e a Gladys Heldman promuove il tennis femminile a livello professionistico. E’ la giocatrice che nell’ottobre del ’73 accetta la sfida di Bobby Riggs – americano vincitore a Wimbledon e n. 1 del mondo negli Anni Trenta – e lo batte a Houston di fronte a 30 mila spettatori. E’ martoriata da vari incidenti muscolari ma resta sulla breccia per oltre venticinque anni riempiendo la propria bacheca di oltre duecento trofei. Nel 1983, a 39 anni, è ancora semifinalista in quella Wimbledon che ha dominato in lungo e in largo con la conquista di sei titoli di singolare, dieci di doppio e quattro di misto battendo il record di Elisabeth Ryan. Ed è ancora a Londra che cattura il primo e l’ultimo titolo di prestigio battendo in finale Maria Ester Bueno nel ’66 ed Evonne Goolagong nel ’75 alla quale lascia un solo gioco.

Giocatrice aggressiva e brillante, perfetta nel gioco di volo, si presenta a Roma nel ’69 ed è battuta nei quarti dalla Melville, ma vince il doppio con Rosie Casals. L’anno dopo conquista il titolo sulla campionessa uscente, Julie Heldman, dopo aver corso parecchi rischi contro la Niessen nei quarti e la Wade in semifinale. Torna nell’edizione del 1982 disputata a Perugia ed è semifinalista in singolare (battuta dalla Mandlikova) e finalista in doppio.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1970
  • Campionati Internazionali d’Australia 1968
  • Campionati Internazionali di Francia 1972
  • Wimbledon 1966 1967 1968 1972 1973 1975
  • Campionati Internazionali degli Stati Uniti 1967 1971 1972 1974

Finale 1970

Billie Jean King (Usa) b. Julie Heldman (Usa) 6-1 6-3

Leggi tutto

1971

Rod  Laver

Country
Rod Laver

Rockhampton 08.08.1938

L’edizione del 1971 segnò il ritorno a Roma dell’australiano Rod Laver, già vincitore nel 1962 ma poi passato al professionismo. Con l’avvento dell’Era Open nel 1968 Laver era tornato nel circuito e aveva completato (nel 1969) il suo secondo Grande Slam. Il suo ritorno al Foro Italico concise con un’edizione ricca di campioni: oltre ai suoi connazionali Newcombe e Roche e agli europei Okker, Kodes, Pilic, Franulovic anche gli americani Stan Smith e Arthur Ashe. Fu anche l’anno dell’introduzione del tie-break.

Laver, che stava per compiere 33 anni, mise in fila tutti, compresi proprio Smith e Ashe, nei quarti e in semifinale, prima di regolare il cecoslovacco Jan Kodes, che pure era in grande condizione e per raggiungere la finale si era imposto su John Newcombe e Tom Okker.

Finale 1971

Rod Laver (Aus) b. Jan Kodes (Cec) 7-5 6-3 6-3

Leggi tutto
Virginia  Wade

Country
Virginia Wade

Bournemouth 09.07.1945

Non è difficile immaginare che in quel pomeriggio dei primi di luglio del 1977 Elisabetta II si sia recata a Wimbledon con una certa riluttanza: la regina ama i cavalli e non il tennis ma è l’anno del Centenario e sul centre court è in programma la finale del singolare femminile fra Betty Stove e Virginia Wade. Impossibile mancare tanto più che la Wade non solo ha appena battuto Chris Evert, l’incontrastata numero uno del mondo, ma sta facendo letteralmente impazzire i sudditi del Regno Unito che rivivono per lei le imprese della Jones e della Mortimer. E’ certo comunque che la Regina non si è annoiata: Virginia con la sua audacia e la sua aggressività ha spedito in paradiso se stessa e i propri fans e annullato i sogni dell’olandese riservandole il medesimo trattamento imposto all’altra regina, quella del tennis, la Evert.

Virginia Wade ha conquistato così il titolo più prestigioso dopo una lunghissima gavetta e una non disprezzabile serie di successi: nel ’68 vinceva infatti la prima edizione Open dei Campionati statunitensi battendo in due set le prime due teste di serie, Ann Haydon Jones in semifinale e Billie Jean King Moffitt in finale. Nel torneo americano sarebbe stata pure semifinalista nei due anni successivi.

Vincitrice degli Internazionali d’Australia nel ‘72, è n. 2 del mondo nel ’75 e nei tornei dello Slam è sempre protagonista con quattro semifinali (a cui seguirà una quinta nel’78), 6 titoli di doppio femminile e 1 titolo di doppio misto.

A Roma conquista tre titoli di doppio: nel ’68 in coppia con Margaret Court Smith, nel ’71 con Helga Niessen e nel ’73 con Olga Morozova. In singolare è semifinalista nel ’70, battuta dalla King in tre set, e vincitrice nel ’71 sulla compagna di doppio, la Niessen, che supera in finale con un doppio 6/4.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1971
  • Campionati Internazionali d’Australia 1972
  • Wimbledon 1977
  • Campionati Internazionali degli Stati Uniti 1968

Finale 1971

Virginia Wade (Gb) b. Helga Niessen-Masthoff (Ger) 6-4 6-4

Leggi tutto

1972

Manuel  Orantes

Country
Manuel Orantes

Granada 05.02.1949

Un grande di Spagna degli Anni Settanta. La sua carriera inizia nel ’60 come raccattapalle a Barcellona, a sedici anni è l’erede designato di Manolo Santana, incanta tecnici e pubblico per la purezza della sua classe. E’ anche un campione del bel gioco associabile, sotto questo aspetto, ad Adriano Panatta e Ilie Nastase, suoi avversari e contemporanei. La grande sensibilità di braccio, il rovescio e il drop-shot sono le sue armi migliori.

Nel 1975, in una delle tre edizioni degli Internazionali USA disputate su terra battuta, conquista il titolo a Forest Hills con una incredibile performance: nei quarti batte Nastase, in semifinale contro Guillermo Vilas è sotto di due set ad uno, 0-5 e 15-40, rimonta clamorosamente e vince. Poi in finale schianta Jimmy Connors, campione uscente, in tre soli set.  L’anno prima è finalista a Parigi e nell’occasione è ancora protagonista – questa volta in negativo – di un autentico… naufragio al cospetto di Bjorn Borg: vince i primi due set, nell’aria c’è il sentore della grande impresa ma improvvisamente sul centrale del Roland Garros si abbatte il ciclone svedese e Manuel affonda aggrappato ai rottami di due soli games.

A Roma si afferma nel ’72 battendo in finale Jan Kodes ed è finalista nelle edizioni ’73 e “75.

Nel suo palmarès è doveroso aggiungere anche la conquista del Master ’76, 34 finali di singolare e 21 di doppio.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1972
  • Campionati Internazionali degli Stati Uniti 1975

Finale 1972

Manuel Orantes (Spa) b. Jan Kodes (Cec) 4-6 6-1 7-5 6-2

Leggi tutto
Linda  Tuero

Country
Linda Tuero

Metairie 20.10.1950

Giocatrice completa, si esprime meglio sulla terra battuta che sul veloce. Grande promessa giovanile vince tutti i titoli nazionali, ovvero under 14, 16 e 18; nel ‘70 è campionessa USA su terra battuta. Si pone in evidenza in campo internazionale nel ’71 quando vince il torneo di Indianapolis e raggiunge i quarti di finale al Roland Garros. L’anno dopo entra a far parte della squadra americana di Fed Cup, vince gli Internazionali d’Italia (battendo Helga Niessen in semifinale e Olga Morozova in finale) ed è finalista agli Open di Germania. Esce di scena nel ’73 dopo aver fatto anche da capitano nella squadra Usa di Fed Cup.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1972

Finale 1972

Linda Tuero (Usa) b. Olga Morozova (Urss) 6-4 6-3

Leggi tutto

1973

Ilie Nastase

Country
Ilie Nastase

Bucarest 18.07.1946

L’edizione 1973 degli Internazionali invece di anticipare come sempre il Roland Garros, si svolse la settimana successiva. Ed ebbe lo stesso vincitore, il rumeno Ilie Nastase, già campione al Foro nel 1970, che arrivava da una serie di ben tre tornei vinti consecutivamente. La finale fu una formalità, perché lo spagnolo Manuel Orantes che l’aveva meritatamente conquistata superando tra gli altri lo jugoslavo Jovanovic, l’ungherese Szoke e l’olandese Okker, fu bloccato da un infortunio alla schiena e scese in campo per onor di firma. Il vero match decisivo per Nastase fu la semifinale contro l’azzurro Paolo Bertolucci, già quartofinalista al Roland Garros. Il rumeno non aveva perso un solo set in tutto il torneo. Contro Bertolucci ne dovette cedere due e lottare fino a che la partita venne sospesa, al quinto, per l’oscurità. Nastase la chiuse in suo favore la mattina dopo. A quel punto non lo sapeva ma aveva già in tasca il torneo.

Finale 1973

Ilie Nastase (Rom) b. Manuel Orantes (Spa) 6-1 6-1 6-1

Leggi tutto
Evonne  Goolagong

Country
Evonne Goolagong

Griffith 30.07.1951

Un inno costante alla gioia di vivere espressa anche sul campo attraverso un gioco scintillante, fuori dai canoni agonistici ma ricco di estro e fantasia. Per questa simpaticissima aborigena il tennis è divertimento ed è un vero piacere vederla giocare. Debutta a Wimbledon a 19 anni ed è eliminata al secondo turno, ma l’anno successivo (1971) ne diventa la reginetta e la beniamina del pubblico quando spazzola una campionessa come Billie Jean King Moffitt in semifinale e la Court Smith in finale senza perdere un solo set.

Delizia tecnici e appassionati per oltre dieci anni, assestandosi stabilmente fra le prime cinque giocatrici del ranking. Vince ancora a Wimbledon dopo tre finali e tre semifinali, è quattro volte finalista agli U.S. Open e tre agli Australian Open che conquista per quattro anni a seguire in singolare. Nel torneo di casa conquista anche cinque titoli di doppio e per completare la vetrina dei successi cattura anche un titolo di misto al Roland Garros nel ’72.

Domina gli Internazionali del ‘73 senza perdere un set e col botto finale di un perentorio 7-6 6-0 a Chris Evert ed è semifinalista di singolare e finalista di doppio nel ’79

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1973
  • Campionati Internazionali d’Australia 1974 1975 1976 1977
  • Campionati Internazionali di Francia 1971
  • Wimbledon 1971 1980

Finale 1973

Evonne Goolagong (Aus) b. Chris Evert (Usa) 7-6 6-0

Leggi tutto

1974

Bjorn  Borg

Country
Bjorn Borg

Stoccolma 05.06.1956

Un computer umano, perfetto e preciso in ogni sua componente. E’ questo Bjorn Borg, uno dei più forti giocatori di tutti i tempi. Nel suo bagaglio non ci sono colpi particolarmente appariscenti, nulla che possa suscitare entusiasmo. Dal suo gioco non si sprigionano esecuzioni spettacolari, nel suo comportamento in campo, caratterizzato da una freddezza glaciale, è impossibile scovare un punto debole ma è palpabile ed evidente l’incredibile capacità di applicazione che gli consente di comandare la palla, di farle attraversare il campo sempre alla medesima velocità e sempre a non più di dieci centimetri sopra la rete.

Borg è il prototipo dei tennisti con il rovescio a due mani: prima di lui ci sono stati altri giocatori con questo tipo d’impostazione ma nessuno è mai stato capace d’imporla spontaneamente al mondo intero come invece è riuscito allo svedese.

Nel suo palmarès c’è di tutto come 109 settimane da n.1 del world ranking, i quattro titoli a seguire nel Roland Garros e i 5 (con 41 vittorie consecutive) di Wimbledon ma è assente un’affermazione agli U.S. Open dove per quattro volte è sconfitto in finale, due volte da Jimmy Connors e due volte da John McEnroe.

Vince gli Internazionali del ’74 un mese prima di compiere 18 anni (è allora il più giovane vincitore della manifestazione) strapazzando Ilie Nastase in finale. Bissa nel ’78 quando agli avversari non lascia che briciole. Solo il Panatta dei giorni migliori lo contrasta in finale ma anche il romano dovrà arrendersi dopo cinque set all’uomo di ghiaccio che nemmeno il caldo sole di quei giorni è riuscito a sciogliere.

Palmarès

Campionati Internazionali d’Italia 1974 1978

Campionati Internazionali di Francia 1974 1975 1978 1979 1980 1981

Wimbledon 1976 1977 1978 1979 1980

Finale 1974

Bjorn Borg (Sve) b. Ilie Nastase (Rom) 6-3 6-4 6-2

Leggi tutto
Chris  Evert

Country
Chris Evert

Fort Lauderdale 20.12.1954

Si presenta sulla scena internazionale nel ’71 vincendo quattro tornei del circuito WTA ma soprattutto conquistando una semifinale agli U.S. Open. Da allora la sua escalation non conosce soste e i record che mette in fila non si contano: è la prima number one della WTA (3 novembre del ’75), è capofila del ranking per 262 settimane (terza di ogni tempo dopo Steffi Graf e Martina Navratilova), di cui 140 consecutive. E’ la giocatrice che vanta il maggior numero di vittorie, 1304, e un primato di 125 affermazioni consecutive su campi in terra battuta. Mette in bacheca 154 trofei fra cui 18 dei tornei Slam dove conta anche 16 finali e quattro titoli di doppio.

Tecnicamente ineccepibile, anche nel rovescio a due mani, imposta e comanda il gioco con incredibile regolarità grazie ad un eccezionale controllo dei colpi e di un ferreo sistema nervoso che le consente, dall’amica linea di fondo campo che raramente abbandona, di far viaggiare palla e avversarie da un capo all’altro del campo con assoluta precisione.

A Roma si esibisce dal 1973 al 1984 sempre come favorita conquistando 7 titoli, 5 di singolare (record della manifestazione) e 2 di doppio, e 3 finali (2 di singolo e 1 di doppio).

In singolare, nelle cinque finali vinte, lascia un solo set alle avversarie (a Virginia Ruzici nel 1980); nell’edizione del 1975 perde solo 13 giochi in cinque match e in finale ne lascia uno solo a Martina Navratilova. Sotto certi aspetti questa specie di record è migliorato nel 1981 quando fatica a battere la Horvath al secondo turno ma negli altri quattro lascia sul campo solo la miseria di 7 giochi. E ancora proprio all’ombra del Cupolone si ferma il già citato record di 125 affermazioni consecutive, per mano di una scatenata Tracy Austin.

Palmarès

Campionati Internazionali d’Italia 1974 1975 1980 1981 1982

Campionati Internazionali d’Australia 1982 1984

Campionati Internazionali di Francia 1974 1975 1979 1980 1983 1985 1986

Wimbledon 1974 1976 1981

Campionati Internazionali degli Stati Uniti 1975 1976 1977 1978 1980 1982

Finale 1974

Chris Evert (Usa) b. Martina Navratilova (Cec) 6-3 6-3

Leggi tutto

1975

Raul  Ramirez

Country
Raul Ramirez

Ensenada 19.06.1953

Nasce a due passi dalla frontiera e ben presto si trasferisce in California dove si forma come tennista, atleta universale a tutto campo dall’ottimo rendimento sia sulla terra battuta sia sul veloce. Non possiede colpi eccezionali, ha un bel servizio, un diritto sicuro e un ottimo gioco di gambe tant’è che si guadagna l’appellativo di Speedy, il veloce. Sale clamorosamente alla ribalta nel ’73 battendo Borg, Nastase e Newcombe al torneo di Teheran. In singolare conquista 18 titoli fra cui Roma nel ’75 e Monte Carlo nel ’78 e 20 finali, non che due semifinali al Roland Garros (’76 e ’77) e una a Wimbledon (’76).

Ma è nel doppio che fa man bassa di titoli in coppia con l’inseparabile Brian Gottfried: ne conquista ben 60 (e 41 finali) fra cui 2 Roland Garros (’75 e ’76), un Wimbledon (’76) e quattro Internazionali d’Italia consecutivi (dal ’74 al ’77). Al Foro Italico s’impone nel ’75 battendo Bjorn Borg, Ilie Nastase e Manuel Orantes senza concedere loro un solo set. Raggiunge la miglior classifica nel novembre del ’76 come il. 4 del ranking.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1975

Finale 1975

Raul Ramirez (Mex) b. Manuel Orantes (Spa) 7-6 7-5 7-5

Leggi tutto
Chris  Evert

Country
Chris Evert

Fort Lauderdale 20.12.1954

Nel novembre del 1975 la statunitense Chris Evert avrebbe raggiunto per la prima volta nella sua carriera la prima posizione mondiale. Un risultato che fu frutto di grandi vittorie come quella al Roland Garros e agli Us Open ma anche al Foro Italico, dove fu in grado di difendere agevolmente il titolo conquistato nel 1974. La finale fu la stessa dell’anno precedente, tra lei e Martina Navratilova, un confronto che sarebbe diventato un classico nelle stagioni a venire, per oltre un decennio. In questa fase la Evert era ancora troppo solida per Martina, specie sulla terra battuta, e lo score fu ancora più netto che dodici mesi prima.

Finale 1975

Chris Evert (Usa) b. Martina Navratilova (Cec) 6-1 6-0

Leggi tutto

1976

Adriano  Panatta

Country
Adriano Panatta

Roma 08.07.1950

E’ l’emblema e il trascinatore di quell’ltalia tennistica che con lui raggiunge il massimo dell’espansione e della popolarità. Quando scende in campo si realizza il tutto esaurito nelle arene e si conquista – con il contributo di Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli – una storica Coppa Davis.

Adriano è il più classico dei giocatori d’attacco, la sua volée alta di rovescio passa alla storia e viene etichettata come “veronica”. Le sue prestazioni molto spesso sono caratterizzate da clamorose rimonte e match vietati ai deboli di cuore: agli Internazionali del “76, batte Kim Warwick annullandogli ben 11 match-point, 10 dei quali sul servizio dell’australiano; in quelli del ’78 rimonta Gerulaitis da 0-5 e lo batte 7-6 7-5, poi supera l’americano Hank Pfister annullandogli quattro match-point in un tie-break di 28 punti. In semifinale contro Higueras è sotto 0/6 0-4, annulla sei ‘palle-gara’ poi vince set e incontro perché lo spagnolo si ritira, arrabbiato con il pubblico.

Sempre nel ’76 vince al Roland Garros battendo niente meno che Borg nei quarti e Harold Solomon in finale dopo aver rischiato di perdere contro il modesto ceco Pavel Hutka (un match-point annullato tanto per non perdere il vizio).

Torniamo al Foro Italico. Debutta nel ’68 e fino al ’75 non supera mai il terzo turno. Nel 1976 invece, fra una peripezia e l’altra, li vince: batte Warwick al primo turno nel modo già ricordato, nei quarti s’incarta contro Harold Solomon che su un punto contestato decide di tornarsene a casa, quindi in finale batte Guillermo Vilas in quattro set. Sfiora il bis nel ’78 ma in finale deve arrendersi a Borg che lo supera in quattro frazioni.

Nell’agosto del 1976 è n. 4 del mondo; nel suo palmarès occorre aggiungere anche tredici titoli italiani, sei di singolare e sette di doppio.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1976
  • Campionati Internazionali di Francia 1976

Finale 1976

Adriano Panatta (Ita) b. Guillermo Vilas (Arg) 2-6 7-6 6-2 7-6

Leggi tutto
Mima  Jausovec

Country
Mima Jausovec

Maribor 19.07.1956

Una lunga carriera costellata di buoni risultati e pochi titoli, in quattordici anni di attività ne mette in bacheca solo cinque ma di qualità: Internazionali d’Italia e Open del Canada nel ’76, Roland Garros nel ’77, Open di Germania nel ’78, Los Angeles nel 1982. Conquista anche sei titoli di doppio fra cui spicca quello conseguito al Roland Garros del ’78 in coppia con Virginia Ruzici.

S’impone al Roland Garros approfittando di un calo di qualità nella partecipazione femminile, è poi finalista nel ’78 battuta dalla Ruzici e nel 1983 sconfitta da Chris Evert. E’ anche semifinalista agli U.S. Open del ’76 e agli Australian Open del 1980. Con la Ruzici raggiunge la finale di doppio a Wimbledon nel ’78.

Al Foro Italico arriva in semifinale nel ’75 e stravince nel ’76, perdendo solo il primo set del primo match. Poi si fermerà nei quarti di finale nel ’77 e ancora nel ’78 quando, sempre in coppia con la Ruzici, si affermerà nel doppio.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1976
  • Campionati Internazionali di Francia 1977

Finale 1976

Mima Jausovec (Jug) b. Lesley Hunt (Aus) 6-1 6-3

Leggi tutto

1977

Vitas  Gerulaitis

Country
Vitas Gerulaitis

Brooklyn (New York) 25.07.1954

Southampton (New York) 16.09.1994

Campione altruista e generoso: lo si vede spesso nei parchi di New York insegnare il tennis ai giovani, a loro favore realizza la Fondazione Gerulaitis mettendo a disposizione equipaggiamento, lezioni e sostegni finanziari. Sul campo, invece, si esprime con un gioco aggressivo ed elegante al tempo stesso, senza troppe alchimie tattiche, costantemente votato all’attacco. Sì muove, corre e scatta come una gazzella ed è un vero piacere vederlo in azione, sempre, anche quando si esibisce gratuitamente a favore dei ragazzi.

Non raccoglie – in termini di vittorie agonistiche – quanto merita pur conquistando oltre trenta titoli fra singolo e doppio e il terzo posto nel ranking mondiale nel ’78. Oltre al titolo dell’Australian Open è finalista a U.S. Open ’79 e Roland Garros ‘80 battuto rispettivamente da John McEnroe e Bjorn Borg. Nel ‘75 in coppia con Sandy Mayer vince anche il titolo di doppio a Wimbledon.

A Roma s’impone nel ’77 battendo Jan Kodes, Adriano Panatta e un sorprendente Tonino Zugarelli in finale. Si ripete due anni dopo a spese di Guillermo Vilas che supera in cinque set dopo una maratona di cinque ore

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1977 1979
  • Campionati Internazionali d’Australia 1977

Finale 1977

Vitas Gerulaitis (Usa) b. Antonio Zugarelli (Ita) 6-2 7-6 3-6 7-6

Leggi tutto
Janet  Newberry

Country
Janet Newberry

Los Angeles 05.08.1953

Una meteora che si spegne rapidamente per problemi forma fisica, almeno così sembra. I migliori – e forse unici – risultati agonistici li consegue a Roma imponendosi nella modesta edizione del 1977 provenendo addirittura dalla qualificazioni e superando nei quarti la tedesca Riedel – una delle favorite – e in finale la cecoslovacca Tomanova. Torna al Foro l’anno successivo per tentare il bis, ha messo su qualche chilo ma batte ugualmente Mima Jausovec (vincitrice dell’edizione ’76), poi in semifinale s’imbatte in un’altra stella dell’Est, Regina Marsikova, e questa volta le va male. Poi di lei non si hanno più notizie.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1977

Finale 1977

Janet Newberry (Usa) b. Renata Tomanova (Cec) 6-3 7-6

Leggi tutto

1978

Bjorn  Borg

Country
Bjorn Borg

Stoccolma 05.06.1956

Bjorn Borg aveva già un titolo di Roma nel palmares (1974) quando si qualificò per la sua seconda finale al Foro Italico ma anche 4 vittorie in tornei del Grande Slam, due conquistate a Parigi e due a Wimbledon. Dall’altra parte della rete trovò l’avversario più difficile che gli poteva capitare al Foro Italico: Adriano Panatta, idolo locale e uno dei pochi in grado di batterlo sulla terra battuta. Riuscì a superarlo in 5 set nonostante l’enorme pressione del pubblico che sosteneva in ogni modo il suo avversario e un fastidioso incidente: cercando di scacciare una vespa che gli ronzava intorno si diede una racchetta in fronte e si ferì. Era il primo set: lo perse. Ma poi seppe rimontare disinnescando con la straordinaria velocità di gambe le smorzate di Panatta, quelle che avevano permesso all’azzurro di batterlo al Roland Garros nei quarti di finale del 1976, ultima sua sconfitta a Parigi. Che sarebbe rimasta l’unica fino al 1981 anno dell’ultima vittoria dello svedese.

Finale 1978

Bjorn Borg (Sve) b. Adriano Panatta (Ita) 1-6 6-3 6-1 4-6 6-3

Leggi tutto
Regina  Marsikova

Country
Regina Marsikova

Praga 10.12.1958

Attira l’attenzione dei tecnici nel ’75 quando è finalista nel singolare juniores di Wimbledon e degli U.S. Open. Nel ’76 conferma quanto di buono messo in evidenza vincendo i tornei di St. Petersburg e Madrid. E’ pure semifinalista agli Internazionali d’Italia che domina l’anno successivo senza perdere un set e battendo in semifinale la campionessa in carica, l’americana Newberry, e in finale la forte romena Virginia Ruzici.

Nel ’77 in coppia con la statunitense Pam Teeguarden conquista il titolo di doppio al Roland Garros ed è semifinalista in singolare sia nel 1977 sia nel ‘79.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1978

Finale 1978

Regina Marsikova (Cec) b. Virginia Ruzici (Rom) 7-5 7-5

Leggi tutto

1979

Vitas  Gerulaitis

Country
Vitas Gerulaitis

Brooklyn (New York) 25.07.1954

Southampton (New York) 16.09.1994

Pur avendo un titolo romano nel palmares, quello del 1977, l’americano Vita Gerulaitis non era il favorito nell’edizione del 1979. Testa di serie n.1 era infatti l’argentino Guillermo Vilas, spirito poetico e grande rovescio a una mano, straordinario interprete del tennis sulla terra battuta. Vilas conquistò il suo posto in finale battendo negli ottavi Paolo Bertolucci, nei quarti Adriano Panatta e approfittando in semifinale del ritiro dello statunitense Gene Mayer, gran talento dal tennis bimane ma da fisico fragile. Era favorito anche il giorno del match decisivo, molto più solido nel braccio di ferro da fondocampo dell’elegante, rapido ma leggero Vitas. Gerulaitis ebbe però la pazienza e l’umiltà di combattere punto su punto costruendosi l’opportunità di scendere a rete anche dopo lunghissimi scambi. Ed ebbe la meglio al termine di una battaglia di cinque set che avrebbe potuto concludere prima, essendosi trovato a condurre per 5-3 nei primi tre set e avendo poi perso al tie-break il primo e il terzo.

Finale 1979

Vitas Gerulaitis (Usa) b. Guillermo Vilas (Arg) 6-7 7-6 6-7 6-4 6-2

Leggi tutto
Tracy  Austin

Country
Tracy Austin

Palos Verdes 11.12.1962

Campionessa di grande talento e precocità, un Borg al femminile, una grandissima intelligenza di gioco supportata da una micidiale frustata di rovescio a due mani, un autentico muro blindato con la capacità di mantenere una costante concentrazione in ogni fase del match.

Nel 1977 è la più giovane giocatrice che mai abbia partecipato a Wimbledon, nel ’79 è anche la più giovane vincitrice di sempre degli Internazionali d’Italia e degli U.S. Open. A Roma interrompe la sbalorditiva serie di 125 vittorie consecutive (su campi in terra battuta) di Chris Evert, che piega a conclusione di un’autentica battaglia: 2 ore e 40 minuti per i primi due set, un quindici con 78 scambi e, ancora, dal 4 a 2 per la Evert al tie-break nel terzo set, una serie spettacolare di giocate e il trionfo.

Problemi fisici ne condizionano rendimento e carriera che si dipana nell’arco di soli cinque anni in cui riesce a vincere due U.S. Open, un titolo di misto a Wimbledon (dove raggiunge anche due semifinali nel singolare) e a conquistare per quattro mesi, nel 1980, il primato nel ranking mondiale.

Esce di scena nel 1981, prova a tornare nel ’94 ma si ritira definitivamente dopo una sconfitta al primo turno nel Roland Garros.

Palmarès

  • Campionati Internazionali d’Italia 1979
  • Campionati lnternazionali degli Stati Uniti 1979 1981

Finale 1979

Tracy Austin (Usa) b. Sylvia Hanika (Ger) 6-4 1-6 6-3

Leggi tutto

Title Partner

  • BNL

Main Partner

  • BMW
  • Joma
  • RealeMutua

Official Partner

  • Algida
  • Moscato D’Asti
  • Auricchio
  • Dunlop
  • eCampus
  • Edison
  • Emirates
  • Emu
  • Hologic
  • Yokohama
  • Nilox
  • RTL
  • Rummo
  • Technogym
  • TicketOne
  • Valmora
  • Vechain

Official Supplier

  • Heineken
  • St.Germain

Iscriviti alla nostra newsletter

Completa la procedura di registrazione

Letta e compresa l’Informativa Privacy, espressamente e liberamente

il trattamento dei miei dati personali per le finalità di cui al paragrafo 3.2

Annulla

Registrazione avvenuta con successo

Close
x ()