Questo contenuto è stato pubblicato 3 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Le parole di Vito Cozzoli, presidente Sport e Salute

Siamo all’edizione numero 78, e per fortuna non abbiamo bisogno di usare il riferimento al 2020 come a un anno sospeso. Con lo sforzo della Fit e dei partner, siamo riusciti a mandare in scena anche l’edizione 2020 degli Internazionali BNL d’Italia con i suoi campioni, e per noi è stata una prova tra le più difficili dei primi 12 mesi del mio mandato, ma anche una soddisfazione enorme e un segnale di ripartenza. Siamo allenati insomma, e quest’anno torniamo nella data classica. Abbiamo cercato con forza e continueremo a perseguire lo stesso obiettivo: salvare la magia del tennis, anche in tempi complicati. Mettere le istituzioni, i tennisti e gli spettatori nelle migliori condizioni per la riuscita della manifestazione. Nasco spettatore del tennis, e so quanta qualità e calore sappiano offrire gli Internazionali BNL d’Italia a coloro che li frequentano. Ringrazio il presidente Angelo Binaghi per la partnership con la Federazione, che ha generato valore per tutti. Con lui, ci siamo ripromessi di non mollare mai, di dare continuità all’evento per dare valore allo sport e dare al contempo un segnale di ripartenza forte all’Italia. Gli IBI sono un’eccellenza del made in Italy, una vetrina per l’Italia nel mondo, anche attraverso la bellezza di Roma e il fascino del Foro Italico. I campioni sono tornati, vogliono portare a casa questo trofeo che è così speciale. Ma tornerà anche il pubblico, che è spettacolo nello spettacolo: non solo quello del grande tennis, ma anche i genitori che seguono i figli, i praticanti che seguono altri amici praticanti. Quando non c’è pubblico manca qualcosa, manca l’emozione di una gioia condivisa. Ringrazio il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali, che ha compiuto ogni sforzo perché gli spettatori fossero parte dell’evento, nei numeri che il Governo ha ritenuto più giusti. Sport e Salute e Fit hanno preparato un protocollo con tecnologie e competenze specifiche, per arrivare a questo traguardo, sapendo quanto interesse suscita questo torneo a livello internazionale. Siamo certi che per l’Italia lo sport sarà opportunità di crescita e sviluppo.

Le parole di Mauro Bombacigno, responsabile engagement BNL

Siamo al 15° compleanno della partnership tra BNL e IBI. Siamo orgogliosamente entrati nel 15° anno come title sponsor, ed è fonte di orgoglio e felicità vedere il nostro nome associato al titolo del torneo. Però è solo una delle tante cose che facciamo: l’impegno dello sport di BNL affonda le sue radici molto tempo addietro, dai Mondiali di calcio del 1990 alle Olimpiadi di Rio del 2016. Ma BNP Paribas associa BNL in particolare alla storia del tennis, grazie alla partnership di lunga data con il Roland Garros(47 anni come title sponsor, ndr). Per BNL contano i valori, oltre che l’aspetto della sponsorizzazione, e il connubio con gli Internazionali ci porta a condividerli: sacrificio, disciplina, il rispetto per l’avversario. Oltre allo sport, inoltre, guardiamo ad altri ambiti: siamo al 30° anniversario di Telethon, e per questo abbiamo deciso che doneremo 100 euro per ogni ace che verrà messo a segno durante il torneo. Siamo anche sponsor dell’evento di wheelchair, a cui teniamo moltissimo, e diamo un aiuto concreto ai giovani con il progetto Young Talent: borse di studio riservate ai più promettenti che in certi casi non hanno i mezzi per inseguire il loro sogno.

Nicola Pietrangeli, presidente comitato d’onore

Esattamente sessant’anni fa, nel 1961, Nicola Pietrangeli vinceva gli Internazionali d’Italia. E oggi è entusiasta nel vedere come il movimento azzurro sia cresciuto in maniera esponenziale.

Quattro manifestazioni come Internazionali BNL d’Italia di Roma, Atp Finals, Next Gen Atp Finals e Finali di Coppa Davis nello stesso anno e nello stesso Paese non c’erano mai state e secondo me non le avrà mai più nessuno. Ed è la testimonianza di questo straordinario momento che stiamo vivendo, sotto il profilo organizzativo e dei risultati. Ma se adesso siamo tutti coinvolti dai risultati dei ragazzi, non dobbiamo dimenticare che le donne ci hanno mantenuto per oltre 10 anni. Oggi, in ogni caso, i giovani sono di straordinario valore e sono sulla buona strada. Dopo la pandemia, si ricomincia: sono sicuro che i nostri si faranno valere, e già questo numero, otto uomini direttamente in tabellone nel torneo, vi dice tutto.