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1° Simposio Padel: un successo internazionale

Questo contenuto è stato pubblicato 2 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Grande festa al Foro Italico di Roma per il 1° Simposio Internazionale Padel FIT. L’evento, organizzato dall’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” in sinergia con l’International Padel Federation e con PTR e PCR, si è rivelato un successo. Due gli indizi chiari: la grande quantità di partecipanti, quasi 700, e l’importanza degli interventi.

Le oltre 800 persone presenti, tra istruttori, tecnici e tesserati FIT, hanno potuto vivere un evento unico per il padel. Relatori del Simposio sono stati infatti alcuni dei massimi rappresentanti di questo sport, fuori e dentro la gabbia di gioco, introdotti dal direttore dell’Istituto Superiore di Formazione, Michelangelo Dell’Edera.

Oltre al vicepresidente FIT Gianni Milan e al presidente della Federazione Internazionale di Padel Luigi Carraro, che hanno introdotto i lavori, sono intervenuti alcuni dei più importanti esponenti del mondo della ‘pala’ sul versante tecnico: allenatori, coach, giocatori. Da Cristian Gutierrez a Juan Martin Diaz Martinez, da Daniel Panajotti a Martin Echegaray tanti relatori di rilievo hanno proposto concetti tecnici e dimostrazioni pratiche di alcuni fondamentali di questo sport svelando sul campo le tecniche per arrivare nell’élite del padel.

Tutto ciò all’interno dell’affascinante cornice del complesso romano, che sta ospitando gli Internazionali BNL d’Italia in attesa di accogliere la prima edizione dell’Italy Premier Padel Major. Dal 23 al 29 maggio prossimi, uno dei quattro tornei più importanti del mondo farà infatti tappa a Roma.

A introdurre i lavori è stato Gianni Milan, vice-presidente della FIT, che ha sottolineato: “Questo 1° Simposio Internazionale è un elemento molto importante del Sistema Italia. Un sistema che sta dando grandissimi frutti nel tennis e che spero in futuro faccia lo stesso anche nel padel. Ma soprattutto, questa manifestazione dà un’enorme valenza alla formazione, sia dei docenti sia dei giocatori, elemento fondamentale nella crescita di una disciplina”.

In questo sport siamo ‘giovani’, ma abbiamo tutti gli strumenti per crescere e dobbiamo far sì che i più piccoli inizino a giocare a padel fin da subito avendo la parete come compagna di gioco – ha proseguito Milan -. La Federazione Internazionale ci ha dato l’opportunità di organizzare uno dei quattro tornei più importanti al mondo e questo ci aiuterà a comunicare con sempre maggior efficacia la bellezza di questo sport, con la prospettiva di un futurio sempre più roseo. Il nostro obiettivo è diventare la prima federazione in Italia per tesserati e penso che grazie al padel ci riusciremo”.

Luigi Carraro ha ribadito l’impegno annunciato dal vice-presidente FIT: “Personalmente è una fortissima emozione vedere tutti questi partecipanti. Con Michelangelo Dell’Edera abbiamo avuto questo sogno di organizzare un Simposio Internazionale circa due anni fa, ma per ovvie ragioni legate al Covid non è stato possibile. Forse però arrivare a una giornata come quella di oggi ci ha permesso di raggiungere questo successo perché in questi ultimi due anni il padel è cresciuto molto e bene, soprattutto in Italia. La FIP ha accolto la settimana scorsa 14 nuovi Paesi che hanno portato a 65 il numero totale e l’Italia sta svolgendo un ruolo determinante in questa crescita. É il Paese che tra tutti sta avendo i progressi maggiori e sono sicuro che a breve diventerà il modello di riferimento nel padel per le altre nazioni del mondo. Il mio augurio è questo, e sono certo tutto ciò potrà avvenire grazie anche la supporto degli ”.

Luigi Carraro premia Marcela Ferrari (Foto Adelchi Fioriti)

Michelangelo Dell’Edera ha dettato la via per la crescita del padel in Italia: “Sono tre le parole chiave del nostro progetto: promozione, multidisciplinarietà e sistema. E per ‘sistema’ intendo il fatto che oggi la FIT desidera strutturarsi nel padel anche a livello provinciale, oltre al prezioso sforzo a livello regionale che già sta svolgendo. Questa collaborazione tramite i Simposi Internazionali e le consulenze vuole far crescere il sistema Italia di questo sport. La multidisciplinarietà è molto importante perché abbiamo il desiderio di portare il padel nelle scuole primarie e creare i presupposti affinché all’interno dei nostri club questo concetto sia forte, tanto con il tennis quanto con il padel e il beach tennis. La promozione è determinante e questo avviene solo grazie a insegnanti di qualità, per cui voglio ringraziare tutti coloro che svolgono un grande lavoro ogni giorno”.

Il Direttore dell’ISF Michelangelo Dell’Edera (foto Adelchi Fioriti)

Dalla teoria alla pratica, il primo a scendere in campo per una serie di dimostrazioni è stato Cristian Gutierrez, veterano argentino del circuito e detentore del 70% di vittorie nel World Padel Tour. Il quarantaquattrenne di Mar del Plata ha illustrato come eseguire i colpi sopra la spalla quali, tra gli altri, la bandeja e la vibora. Poter osservare i movimenti e i tecnicismi, sia di posizionamento del corpo sia di impatto della palla, eseguiti da un campione come Gutierrez non ha prezzo.

Dopo di lui Marcela Ferrari, per 8 anni coach di Fernando Belasteguin e al fianco della Federazione italiana anche in veste di CT della Nazionale femminileL’allenatrice spagnola ha spiegato le differenze tra il padel maschile e quello femminile, attraverso vari esempi sia teorici che pratici. “Esistono degli aspetti diversi soprattutto per quanto riguarda l’aspetto fisico – ha spiegato Ferrari –, perché per un uomo il campo è più piccolo e perciò, al momento di preparare una tattica, si applicano delle strategie differenti. Generalmente, in una situazione con una palla che arriva dall’alto è più probabile che una donna si trovi vicino alla rete andando a realizzare uno smash, mentre un uomo arriverà più velocemente alla linea di fondo venendo portato maggiormente a giocare una bandeja. Avendo allenato entrambe le categorie di giocatori, posso dirvi che le donne sono più disciplinate psicologicamente rispetto agli uomini. A livello di riscaldamento invece non ci sono differenze, tranne per quanto riguarda l’attivazione nel corso della preparazione fisica pre-stagionale”.

L’intervento di Marcela Ferrari (Foto Adelchi Fioriti)

Uno degli ospiti più attesi di questo 1° Simposio Internazionale Padel FIT era senz’altro Juan Martin Diaz. “El Galleguito”, attuale numero 29 del ranking e storico compagno di Fernando Belasteguin con cui ha formato la coppia numero 1 del mondo per 13 anni consecutivi, è stato accompagnato dal proprio coach Martin Echegaray. L’allenatore ha fatto eseguire al quarantaseienne argentino una serie di esercizi base per un giocatore di élite, con l’obiettivo di dimostrare agli insegnanti come si possono adattare gli allenamenti in relazione ai diversi livelli di gioco.

Questi i relatori e gli argomenti del 1° Simposio internazionale di Padel

Cristian Gutierrez (Argentina) – Tecnica dei colpi sopra la spalla

Marcela Ferrari (Spagna) – Le differenze tra padel maschile e femminile

Juan Martin Diaz Martinez (Argentina) – 30 anni di esperienza sul circuito padel

Jorge Rodriguez (Argentina) – Tecnica degli spostamenti nelle diverse fasi di gioco

Daniel Panajotti (Argentina) – Struttura degli allenamenti con 3-4 allievi

Jon Garcia Arino (Spagna) – Modello di riferimento tattico e tecnico del futuro

Gustavo Pratto (Argentina) – La tecnica di base e il gran segreto

Martin Echegaray (Argentina) – Padel e tennis: sono fratelli o no?

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