Questo contenuto è stato pubblicato 12 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

La domanda del giorno: un altoatesino riuscirà a scaldare il cuore dei romani?

Mezzogiorno (già) di fuoco. Come orologi svizzeri, arrivano sul campo Centrale a mezzogiorno Francesco Passaro, e al suo seguito, Jannik Sinner, in forma, più robusto rispetto a prima, con un’arena piena di entusiasti di tennis che li aspettano.  

Nella loro attesa, ci sono seduti i super sportivi, giovani con la speranza di avere solo uno sguardo diretto o addirittura un autografo, ci sono genitori con bambini piccolissimi che spiegano i passi 1-2-3 di Sinner al figlio treenne e c’è chi porta la birra per assistere allo spettacolo.

Il primo set di racchette, molto controllato da entrambi, dura quasi cinque minuti. Spettatori partecipi, applaudono quando lo scambio si prolunga. Una famiglia romana con tre bellissimi figli, tutti bambini sotto i 5 anni, è riuscita a trovare un po’ di ombra per il piccolino in carrozzina. La figlia grande osserva attentamente l’allenamento insieme al papà, che è il più appassionato della famiglia, perché nessun altro gioca a tennis, almeno per ora.

Un allenatore da Mantova, che è venuto a Roma per il primo Simposio di tennis e padel, e che viene da anni, ha una grande simpatia per Sinner e racconta che un suo collega si vanta ancora di aver battuto Sinner in un torneo, anni fa, quando aveva solo 13 anni e i capelli lunghi. Alla domanda su chi preferisce tra Passaro e Sinner risponde: “Come si fa a paragonare l’ottavo con il centesimo..?!”  Stessa opinione del suo allievo, che si emoziona facendo le foto del suo idolo in campo.

Grande l’emozione dei bambini che aspettavano Sinner, che ha fatto un giro tra i fan intorno al campo, per avere un autografo, una di questi era una mamma del Trentino, quasi una vicina di casa di Sinner, che accompagnava suo figlio di 8 anni, uno dei tanti bambini che si godono il sole romano e questi primi scorci di Internazionali. che hanno preferito di venire oggi, visto il tempo previsto, durante gli allenamenti pur avendo biglietti per domani.