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La tigre Sabalenka ha già la pancia piena? Esordio shock contro una rediviva Kenin

Risultato a sorpresa nel tabellone femminile: la numero 2 del mondo, fresca campionessa a Madrid, perde in due set contro la statunitense che è a caccia del livello perso da tre anni

Aryna Sabalenka (foto Getty Images)

Sconsolata, delusa e sconfitta. La numero 2 del mondo Aryna Sabalenka esce subito di scena dagli Internazionali BNL d’Italia. Autrice del secondo grande “upset”, come direbbero gli inglesi, del torneo femminile (dopo quello di Jessica Pegula) è stata Sofia Kenin che si è imposta 76(4) 62 ritrovando una vittoria di questo prestigio dopo tre anni.

Quella del 2020 era stata la miglior stagione della carriera della statunitense di origini russe, che aveva vinto il suo fin qui unico titolo Slam a Melbourne, raggiunto la finale a Parigi e aveva chiuso l’annata sul quarto gradino del ranking venendo eletta miglior giocatrice della stagione dalla WTA. Era inoltre proprio da quell’anno che Kenin non batteva una top-3. Prima di oggi.

É durata poco meno di un’ora e 40 minuti la quarta avventura a Roma di Sabalenka, che provava a diventare la seconda tennista di sempre a completare la doppietta con il torneo di Madrid da Serena Williams nel 2013. E invece la tennista di Minsk è incappata nella più classica delle “serate no”, forse appagata dal successo madrileño di sabato scorso, ma anche per merito di un’avversaria che la ha costretta ad uno sforzo probabilmente superiore a quello che si sarebbe aspettata. Il fatto che la statunitense non vincesse più di due partite sulla terra a livello WTA dal Roland Garros 2021 e non trovasse la vittoria a Roma dal 2019 renderebbe più comprensibile il suo pensiero.

Sofia Kenin (foto Getty Images)

La numero 2 del mondo, che nella conferenza stampa pre-torneo aveva detto di avere come sogno la vetta della classifica e che in futuro sarebbe potuta riuscire a spodestare Iga Swiatek da lassù, non si è capacitata dei suoi errori per praticamente tutto l’incontro. Sono stati 32 i gratuiti commessi da Sabalenka, che vedendo le statistiche avrà ancor più ragione di arrabbiarsi con se stessa avendo anche messo in campo più vincenti, 23 contro i 22 di Kenin.

C’è poco da fare se poi la tua avversaria gioca come mai aveva fatto negli ultimi tre anni, aprendosi il campo in maniera a tratti sublime e passando la bielorussa da tutte le parti neanche avesse vestito i panni del Neo di Matrix che vede arrivare proiettili da ogni dove. Le condizioni del Campo Centrale appesantite dall’umidità che aleggia nell’aria della capitale non hanno poi giocato a favore della campionessa in carica degli Australian Open.

Sofia Kenin (foto Getty Images)
Sofia Kenin (foto Getty Images)

La 24enne nativa di Mosca si è così presa la vittoria su terra contro la giocatrice con il ranking più alto della sua carriera, che le darà enorme fiducia dopo un periodo di assenza dai campi di quasi un anno tra il 2021 e 2022 a causa di diversi problemi fisici, tra cui un’operazione per appendicite, e altri di natura famigliare nella relazione con il coach-padre Alex. Chissà che aver battuto in questo modo la giocatrice più vincente della stagione in tutto il circuito, con 29 successi, non le dia davvero quella spinta necessaria per ritrovare la fiducia smarrita.

Il prossimo test, quello con l’ucraina testa di serie numero 30 Anhelina Kalinina contro cui ha vinto quattro dei sei precedenti, di cui due quest’anno tra le sue undici vittorie stagionali, ci dirà se la Sofia Kenin del 2020 è davvero tornata.

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