Questo contenuto è stato pubblicato 3 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Concretezza e continuità sembrano essere il leit motiv di questo suo 2021 sul “rosso”. Anche nella sua Roma Matteo Berrettini sta dando spettacolo: nel secondo turno degli Internazionali BNL d’Italia al Foro Italico l’azzurro, n.9 del ranking e del seeding, reduce dal quarto titolo ATP vinto in carriera a Belgrado e dalla sua prima finale da “1000” in quel di Madrid, ha liquidato per 64 62, in un’ora e 19 minuti, l’australiano John Millman, n.42 ATP. “Daje Roma, vi aspetto” ha scritto sull’obiettivo della telecamera.

Nella loro prima sfida Matteo ha tentato lo strappo già nel terzo game con l’aussie al servizio sotto 0-40: Millman però è stato bravo a tirarsi fuori dalla buca. Il 31enne di Brisbane di nuovo in difficoltà nel nono gioco: sulla prima palla-break il diritto di Matteo è finito in rete, sulla seconda lungo ma sulla terza, sotto-forma di drop-shot, gli ha dato il break (5-4). E poco dopo Berrettini ha archiviato il parziale (6-4)

Nella seconda frazione il 25enne romano ha portato a sei la striscia di game consecutivi spadroneggiando con il diritto: ha strappato il servizio a Millman nel primo gioco (doppio fallo dell’australiano sulla palla-break) e nel terzo ed è volato sul 4-0. L’australiano è riuscito in qualche modo ad arrestare l’emorragia dopo aver annullato la palla del triplo break ma non ha potuto impedire che Matteo chiudesse 6-2 con una prima vincente. Sotto lo sguardo innamorato di Ajla Tomljanovic.

Per Berrettini tanti diritti e drop-shot vincenti oltre alla solita, grande prestazione al servizio: per lui due ace (e nessun doppio fallo), il 66% di prime in campo con il 79% dei pinti conquistati ed anche un 65% di punti ottenuti con la seconda. Nessuna palla-break concessa ed un solo turno di servizio – il primo dell’incontro – nel quale Millman è riuscito ad arrivare ai vantaggi. Meglio di così….

“E’ sempre bello vincere una partita in poco tempo e giocando bene”, ha sottolineato Matteo. Poi pungolato sulla questione del ranking ha aggiunto: “Tornare alla normalità sarebbe un po’ strano perché non stiamo vivendo una situazione normale però allo stesso tempo oramai il circuito è ripartito: è difficile capire quando interrompere il ‘congelamento’. Personalmente non mi interessa più di tanto, mi interessa solo divertirmi… ma capisco che ci sia chi la pensi diversamente”.

Il tennista allenato da coach Vincenzo Santopdre sta giocando davvero molto bene sulla terra: rientrato a Monte-Carlo dopo uno stop di due mesi per un problema agli addominali ed eliminato subito dallo spagnolo Davidovich-Fokina, ha poi vinto a Belgrado il suo quarto titolo ATP e la scorsa settimana ha raggiunto a Madrid la sua prima finale in un “1000” (fermato sul più bello da “Sascha” Zverev).

Prossimo ostacolo per Matteo – alla quinta partecipazione al Masters 1000 Romano dove vanta i quarti dello scorso anno, sconfitto da Ruud – il greco Stefanos Tsitsipas, n.5 del ranking e del seeding, semifinalista al Foro Italico due anni fa (fermato da Nadal). Il 22enne di Atene si è imposto nelle due sfide precedenti, entrambe sul cemento ed estremamente lottate (secondo turno delle qualificazioni degli Us Open 2017 e primo turno degli Australian Open 2019), mentre è saltata quella negli ottavi degli Australian Open di quest’anno a causa del forfait dell’azzurro per l’infortunio agli addominali. “Io e lui siamo molto simili – ha detto ancora l’azzurro -: servizio, diritto e via. Lui sta giocando molto bene ed è in fiducia ma lo sono anch’io. Credo che sarà un gran match”.