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Binaghi: “Possiamo garantire 400 milioni di indotto per la città di Roma”

Questo contenuto è stato pubblicato 12 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

“Buongiorno a tutti. Per noi è un’occasione speciale, festeggiamo una prima volta…

In 80 anni di storia è la prima volta che l’ATP e la WTA ci consentono di avere due tornei che durano due settimane con il doppio dei giocatori ai quali eravamo abituati. E’ un traguardo storico che insieme a Sport e Salute inseguivamo da tanto tempo e che ci da maggior prestigio, maggior valore, maggiori opportunità per i nostri giocatori e soprattutto per il nostro pubblico che da tempo non riusciva a trovare spazio in questo bellissimo impianto e, credo che questo sia un tema di particolare interesse dell’Assessore, anche maggior impatto economico sul territorio.

Il valore economico che ora raggiunge questo evento ha un riferimento dato dal mercato, sono i 385 milioni di euro recentemente pagati dalla IMG per acquistare il torneo gemello al nostro, quello di Madrid, e rappresentano un valore che noi abbiamo creato per intero rilevando venti anni fa un torneo che era tecnicamente fallito e che oggi continuiamo a organizzare senza un euro di contributo pubblico.

Al termine del torneo presenteremo invece il valore dell’impatto economico che genereremo sul territorio. Lo scorso anno era stato stimato in 285 milioni di euro e faceva riferimento al record di 235.000 spettatori paganti, che ovviamente miglioreremo ancora.

Ad oggi abbiamo un incremento nella prevendita, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di oltre il 51%. Abbiamo già venduto più di 110.000 biglietti di cui il 29% all’estero e il 46% fuori dal Lazio e fatto 11,5 milioni di euro di incasso, raggiungendo con un mese di anticipo il valore della prevendita finale dello scorso anno.

Puntiamo a frantumare la soglia dei 300.000 spettatori paganti e dei 20 milioni di euro di incasso dalla sola biglietteria. Questo dovrebbe consentirci di generare un impatto di oltre 400 milioni di euro sul territorio della nostra Capitale, la cui Amministrazione è impegnata con noi per dare il massimo rilievo all’evento.

Ma oggi è per questo torneo il giorno delle donne. Per la prima volta nella storia abbiamo avviato il processo che ci porterà in soli 3 anni all’equiparazione del montepremi del torneo femminile a quello maschile, che non sono due bruscolini, parliamo di oltre 8 milioni di euro per ognuno di essi, e per la prima volta avremo il torneo femminile anche nel Major di padel che organizzeremo a luglio in questo stesso impianto.

Questa è una conquista che hanno fortemente voluto le nostre nuove Consigliere federali, a partire da Chiara la nostra Vicepresidente e abbiamo potuto fare questo grande sforzo perché la prima AD donna di una grande banca in Italia ci ha fornito le risorse necessarie.

E’ il completamento di un percorso che iniziammo nel 2008, sulla spinta dei risultati delle nostre grandi giocatrici, realizzando il nostro canale televisivo Supertennis per dare al tennis femminile pari dignità rispetto a quello maschile, garantendogli una visibilità che altrimenti non avrebbe mai avuto.

La notizia più importante la lascio per ultima, rinnoviamo la partnership con la BNL almeno per i prossimi 6 anni. La BNL rappresenta per noi la storia e il successo di questo torneo. Con loro abbiamo rilanciato ed affermato il torneo a livello mondiale e alla loro partnership è legato il momento particolarmente felice che il tennis italiano sta vivendo a tutti i livelli. Siamo molto contenti di questo nuovo accordo e insieme renderemo il torneo ancora più grande”.

In risposta alla domanda del collega Valerio Piccioni della Gazzetta dello Sport, il presidente Binaghi torna su un tema sul quale ha già insistito in passato. Al Governo, dice, “chiediamo sempre una sola cosa, che non abbiamo ancora ottenuto del tutto. Chiediamo che si stabiliscano a priori regole certe e che queste regole siano uguali per tutti”.

Trattandosi di denaro pubblico, aggiunge, bisognerebbe premiare i risultati e l’efficienza. “Si stabilisca una competizione tra le Federazioni, in un quadro normativo che coniughi efficienza e competitività – conclude -, senza quei limiti imposti artificiosamente che non consentono a chi ha lavorato bene di ottenere il giusto riconoscimento”.

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