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Binaghi a Vita da campioni: “Vogliamo diventare la Federazione che investe di più nella scuola”

“Tutte le risorse che ricaveremo dagli Internazionali BNL d’Italia saranno utilizzate per la nostra nuova frontiera: l’inserimento del tennis e del padel nella scuola dell’obbligo” ha detto il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi nell’incontro del ciclo “Vita da campioni” al Foro Italico alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito” Giuseppe Valditara

Eleonora Daniele con il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi, e Giuseppe Valditara, Ministro dell'Istruzione e del Merito (Foto Adelchi Fioriti/FITP)

“La Federazione Italiana Tennis e Padel deve diventare quella che investe di più nella scuola. Tutte le risorse degli Internazionali BNL 2023 saranno utilizzate per la nostra nuova frontiera, l’inserimento del tennis e del padel nella scuola dell’obbligo”. Il presidente della FITP Angelo Binaghi ha sottolineato il valore della scuola e l’importanza del progetto “Racchette in classe” nell’incontro con il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. L’incontro ha fatto parte del ciclo “Vita da campioni”, promosso da Sport e Salute, FITP e da Kratesis, che si svolge nella Biblioteca dell’Accademia della Scherma al Parco del Foro Italico.

“Tutte le persone che oggi hanno pagato un biglietto per essere sul Centrale devono essere fiere, perché stanno adottando da un punto di vista sportivo un bambino delle elementari. Infatti tutte le risorse che la nostra Federazione trarrà da questa manifestazione saranno utilizzate per la nostra nuova frontiera, ovvero l’inserimento del tennis e del padel nella scuola dell’obbligo. Quest’anno abbiamo insegnato a giocare a tennis e padel con un ciclo di 15 lezioni a 316 mila bambini. E’ solo il nostro punto di partenza – ha detto Binaghi -. Da quest’anno in poi parlerò solo di quanti ragazzi riusciremo ad avviare a queste due discipline che rappresentiamo. Avrei piacere di anno in anno di incontrarci con lei per valutare i progressi fatti strada facendo. Noi ci stiamo organizzando in termini di risorse e responsabilità, approcceremo la scuola in modo molto più professionale di come finora ha fatto il mondo dello sport”.

Vita da Campioni: da sinistra Eleonora Daniele. Angelo Binaghi, Giuseppe Valditara, Vito Cozzoli Massimiliano Rosolino e Roberto Arditti (Foto Adelchi Fioriti/FITP)
Vita da Campioni: da sinistra Eleonora Daniele. Angelo Binaghi, Giuseppe Valditara, Vito Cozzoli Massimiliano Rosolino e Roberto Arditti (Foto Adelchi Fioriti/FITP)

Binaghi ha concluso sottolineando al Ministro dell’Istruzione e del Merito il suo desiderio di vedere proprio il merito al centro di un nuovo sistema sportivo. “Il governo crede nella parola merito, come ci crediamo molto noi della FITP – ha spiegato -. Ma l’attuale sistema sportivo in Italia non premia meriti e demeriti delle Federazioni. Se una federazione ha un anno disastroso, riceve comunque l’anno seguente le stesse sovvenzioni. Se si attuasse invece un sistema di merito, si incentiverebbe l’impegno di ciascuna federazione e di conseguenza lo sviluppo e la diffusione della pratica sportiva”.

Il Ministro Valditara ha tessuto le lodi del progetto Racchette in Classe. “Voglio sponsorizzarlo con grande convinzione” ha detto introducendo il suo intervento nel corso dell’incontro. Il progetto, iniziato nel 2014 e oggi condiviso esclusivamente con la FITET, dallo scorso anno è presente in tutti gli ordini e i gradi scolastici in tre differenti categorie: Kids (Istituti primari), Junior (Istituti secondari di primo ciclo) e Pro (Istituti secondari di secondo ciclo Il progetto, a cui possono partecipare le scuole tennis riconosciute dalla FITP, prevede la fornitura di 15 ore di lezione: 8 presso gli Istituti Scolastici e 7 presso gli affiliati che aderiscono al progetto.

“Racchette in classe è un progetto bellissimo, che mira a coinvolgere i ragazzi – ha detto Valditara -. Abbiamo bisogno di sport e cultura dello sport nelle scuole. Lo sport è anche un simbolo di pace, quando c’erano le Olimpiadi le guerre si fermavano, perché lo sport era un momento di pace e di riconciliazione. Lo sport insegna la lealtà verso l’avversario, la correttezza, ma anche a lavorare insieme. Insegna il sacrificio, perché senza non si arriva al risultato. Insegna il rispetto delle regole. Per me è un momento importante che va affiancato all’insegnamento disciplinare. Ma nella scuola mancano palestre, campi sportivi. Noi abbiamo investito non solo i 255 milioni del PNRR ma anche altri 85 milioni per investire soprattutto nel Mezzogiorno. Poi dobbiamo avviare convenzioni perché si possano utilizzare piscine o campi da tennis, perché no, nei Comuni dove non è possibile realizzare un campo all’interno delle scuole. Questa è la nuova cultura che dobbiamo portare nella scuola italiana”.

Angelo Binaghi e Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione del Merito a “Vita da campioni” (Foto Adelchi Fioriti/FITP)

Del valore dello sport ha parlato anche Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute. “Vediamo nel Ministero dell’Istruzione e del Merito un riferimento importante e obbligato, perché riteniamo che lo sport debba entrare di più nella cultura dei nostri giovani” ha detto.

Lo sport, ha aggiunto, “non deve diventare una materia in più, ma un momento importante di crescita fisica e soprattutto valoriale, formativa. Sport e Salute ha una doppia anima, industriale e sociale. Quella industriale la vediamo agli Internazionale BNL d’Italia, quella sociale non vuol dire solo portare lo sport per tutti nei parchi e nelle periferie, ma significa portarlo soprattutto a scuola”.

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