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BINAGHI, RECORD NONOSTANTE METEO
“Tetto al Centrale? 6 anni di annunci e ancora nulla”

Questo contenuto è stato pubblicato 5 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Nella Sala Conferenze del Centrale del Foro Italico, il Presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi, ha tenuto la tradizionale conferenza stampa conclusiva degli Internazionali BNL d’Italia 2019. Un’edizione da record nonostante il meteo avverso, che ha condizionato soprattutto la giornata clou del torneo.

“Tra poche ore si chiuderanno quelli che io ho definito i primi, e speriamo anche ultimi, Campionati Internazionali invernali d’Italia – ha esordito Binaghi facendo chiaro riferimento alle anomale condizioni meteorologiche – Nello sport contano i risultati, e i dati esprimono meglio di qualunque frase quello che è successo. Abbiamo avuto oltre 20 mila presenze paganti in più rispetto al 2018. Ci eravamo posti la soglia di 220 mila presenze paganti, con oggi dovremmo arrivare a 225 mila, record assoluto del torneo. Soprattutto, rispetto allo scorso anno abbiamo 1 milione e 600 mila euro in più di incasso, che fa salire il dato record ad un livello stratosferico di oltre 13,2 milioni di euro. Sono dati straordinari, che vanno ben oltre le mie previsioni con l’esperienza ormai ventennale che ho. Ma sono dati che noi supereremo il prossimo anno, anche perché confidiamo di avere un tempo migliore rispetto a quello avuto in questa edizione. Registriamo una crescita inarrestabile del torneo e della popolarità del tennis italiano, che dopo anni di ascesa trascinata dalla televisione e dai dati di ascolto, oggi può contare anche sul traino dei risultati del nostro settore maschile. L’unica cosa che non potremo superare il prossimo anno è il livello della finale: il numero 1 del mondo contro il numero 2 testimoniano ampiamente il livello tecnico raggiunto dal torneo”.

Una volta snocciolati i dati record dell’edizione 2019, Binaghi è entrato nello specifico di quanto accaduto nel torneo. “Durante la conferenza stampa di Torino, ho parlato di una congiunzione astrale assolutamente irripetibile che ha permesso, a noi e al sistema Paese, di raggiungere questo grande successo. Così come certe volte le congiunzioni astrali sono favorevoli, può accadere anche che ci siano delle combinazioni eccessivamente sfavorevoli. Ed è quanto accaduto quest’anno. Proprio nel giorno di maggior affluenza di questa edizione record (mercoledì 15 maggio, ndr) per il pubblico, c’è stata per la prima volta a nostra memoria, l’unica giornata in cui agli Internazionali d’Italia non si è potuto assistere a neanche un punto degli incontri in programma. Una combinazione credo di una rarità assoluta, la peggiore, che ha messo sotto pressione tutta la nostra macchina organizzativa. Voglio ringraziare personalmente i due direttori, Palmieri e Nepi, che hanno superato come meglio non si poteva tutte le criticità. Sono qui per chiarire tutte le inesattezze dette e scritte negli ultimi giorni. Lo stop del mercoledì lo determinano i supervisor dell’Atp e della Wta che, dopo alcuni rinvii con intervalli di un paio d’ore, hanno deciso intorno alle 18 di annullare tutta la giornata di gara. Il programma del giorno successivo aveva dei grandi vincoli determinati dalla programmazione delle Tv. C’erano già gli slot prenotati del torneo femminile che devono andare in onda a partite alterne con gli uomini, e quindi sul Centrale non si potevano giocare soltanto gli incontri maschili che hanno un’affluenza e una richiesta superiore. Come già detto, rimborseremo come dovuto i biglietti di coloro che non hanno potuto assistere agli incontri del mercoledì per i quali avevano acquistato i tagliandi. Quindi, per la prima volta in questi 20 anni, possiamo avviare questa procedura di rimborso, che credo sarà abbastanza massiccia. Ma comunque vada, non andrà ad inficiare il record assoluto di incasso di 1,6 milioni in più. In quella giornata, infatti, si sono venduti biglietti per circa 1 milione di euro nel pomeridiano e altri 300 mila euro per il serale. Proprio per la sessione serale di mercoledì, tre giorni prima dell’inizio del torneo abbiamo ricevuto un’offerta dell’Atp ed ho scelto proprio il mercoledì sera, scommettendo circa 2 mila euro per assicurarci contro la pioggia ed alla fine ne ho incassati 100 mila. Questo ci permetterà di recuperare qualcosa anche in questo modo”.

Se sull’imponderabilità delle condizioni meteo non si può ovviamente incidere, il Presidente Binaghi ha posto l’attenzione innanzitutto su un aspetto, che ha impedito di poter fronteggiare al meglio l’emergenza. “Quanto successo è causato da due problemi strutturali. Il primo riguarda il tetto sul Centrale: non chiedetemi nulla sulla copertura perché noi ne sappiamo niente. Siamo sempre stati tagliati fuori e mai informati dalla società che detiene questi impianti, la Coni Servizi. Non ci ha mai informati e coinvolti in nessun processo relativo alla realizzazione del tetto del campo Centrale. L’unica segnalazione avuta, per fortuna, ce l’ha fatta l’assessore allo sport del Comune di Roma, Frongia, pochi giorni prima che venisse pubblicato il bando per la progettazione del tetto, cioè il primo step per avere l’opera compiuta. Per fortuna abbiamo avuto questa segnalazione perché nel bando, realizzato con la collaborazione della Coni Servizi, era previsto che fosse vietato progettare qualunque aumento della capienza del Centrale. Questo avrebbe fatto perdere alla Federazione e alla città di Roma il torneo Master 1000, che oggi è qua con una deroga di 2 mila posti, perché il Centrale dovrebbe avere 12 mila posti. Questa deroga resta finché non costruiamo l’assetto definitivo del Centrale. Se l’assessore Frongia non ci avesse avvertito di questa problematica, oggi probabilmente noi staremmo parlando di un downgrade del torneo di Roma e sarebbe stata una follia.
A tal proposito ho speranze dal 9 maggio scorso, quando è stato nominato il nuovo consiglio d’amministrazione del nostro partner Sport e Salute. Finalmente, come sarebbe dovuto essere già da tempo, ci sono dei manager di primissimo livello, di successo, chiamati e gestire lo sport italiano, che è una cosa seria. Spero che adesso si capisca, a posteriori dopo questa giornata di pioggia, che il mio intervento a Palazzo Chigi durante la conferenza stampa di presentazione non fosse assolutamente fuori tema quando ho manifestato tutta la nostra soddisfazione e speranza nell’avere finalmente degli interlocutori di alto livello, che possano dare non solo a tutto lo sport italiano, ma al tennis e agli Internazionali BNL d’Italia, tutte quelle prospettive rimaste fino ad ora lettera morta. Veniamo da almeno sei anni di grandi annunci, anche in queste conferenze stampa, e il progetto di copertura del Centrale, almeno a quanto ne so io, è ancora allo stato di partenza”.

Binaghi ha anche posto l’accento su una seconda criticità riguardante il calendario dei tornei. “Il nostro torneo dura una settimana ed è back to back con Madrid. I più forti giocatori, che normalmente nel torneo spagnolo finiscono di giocare il sabato o la domenica, a Roma chiedono di entrare in scena dal mercoledì. Quelli che vanno avanti come Nadal e Djokovic e che in prospettiva possono andare in finale, matematicamente devono poi giocare un incontro al giorno tutti i giorni. Non essendoci il tetto e non essendoci stata data la possibilità di ampliare il torneo a dieci giorni, che consentirebbe a tutti i giocatori di giocare un giorno sì e un giorno no, in caso di pioggia necessariamente i più forti, come Djokovic, Nadal e Federer, devono disputare due incontri in un giorno perché il torneo non può slittare al lunedì successivo. E’ singolare che di questa situazione si lamentino i giocatori, quando sono stati proprio loro all’interno dell’Atp ad avere delle perplessità quando ormai Roma e Madrid stavano per avere ognuna un slot di dieci giorni. Sarebbe auspicabile che quanto successo in questa settimana li faccia decidere definitivamente e possano dare al nostro torneo ed altri altrettanto importanti il respiro che ormai è assolutamente necessario per soddisfare tutta questa popolarità di cui gode il nostro sport”.

Dagli aspetti organizzativi, si è poi passati a quelli tecnici riguardanti i giocatori italiani ed ai numeri sulla visibilità del torneo. “Abbiamo avuto dei buoni risultati seppur senza l’exploit che cercavamo, ma abbiamo dimostrato ancora una volta con questo buon risultato di gruppo di essere protagonisti nel tennis mondiale. Sui social abbiamo arriveremo a circa 90 milioni di visualizzazioni con una crescita superiore al 35% rispetto allo scorso anno. La nostra comunicazione digitale ha tenuto a battesimo il nostro sito SuperTennis.tv, che prima era solo il sito del canale, mentre ora è diventata la casa del grande tennis. Tutti gli appassionati possono prendere come riferimento per notizie, risvolti e immagini dei grandi campioni. Questo è il primo passo per la definitiva realizzazione della nuova piattaforma digitale, il cui prossimo step sarà la nuova versione del sito madre, Federtennis.it, che è la casa del tennis italiano dove ogni tesserato avrà la propria area personale all’interno della quale ci sarà anche la sua storia agonistica. Questo è il raggiungimento di un obiettivo posto da un paio d’anni, ce lo realizza Microsoft, ed è l’adattamento al tennis di quella sport-platform realizzata dalla stessa Microsoft per il Real Madrid”.

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