Questo contenuto è stato pubblicato 10 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

A Roma Camila Giorgi ha giocato una sola volta: era il 2008 quando, sedicenne, fu battuta al tie-break del terzo set al primo turno delle quali dalla statunitense Craybas. Sei anni dopo ha infiammato il “Pietrangeli”, pieno come un uovo, eliminando all’esordio nel torneo Dominika Cibulkova.

“Ho avuto delle belle sensazioni, ci sono stati dei momenti in cui ho fatto degli errori ma è normale, poi ne sono uscita bene. Un’emozione grandissima vincere qui: che atmosfera spettacolare. Mi sono sentita a casa, una volta all’anno ho la possibilità di giocare in Italia e fa piacere“. Camila ha saputo superare pure qualche momento di difficoltà: “Ho fatto qualche sbaglio. Stavo giocando bene, poi ho commesso qualche errore in un momento in cui forse non dovevo farlo, ma ho rimediato subito. Il momento in cui mi sono piaciuta di più? Nel tie-break, perché è stato lì che dovevo concludere la partita”. La Giorgi sembra immune dalla pressione che a Roma attanaglia tutti gli azzurri: “La pressione è positiva. La gente ti viene a vedere, ti fa piacere, non è negativa, al contrario…. La mia prossima avversaria, la McHale, gioca un po’ come la Cibulkova, dal fondo corre e ti rimette sempre la palla in campo. Il mio obiettivo? Arrivare sino in findo, come sempre. Ma l’importante è giocare quante più partite possibile su questa superficie dove non ho fatto molti match”.