Questo contenuto è stato pubblicato 12 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.
Dopo tanta pioggia, splende di sole di Cecchinato sul Foro Italico. Veloce, aggressivo, a tratti irresistibile, con una prestazione super il siciliano domina Roberto Bautista Agut nel secondo turno degli IBI23, come ben spiega il 62 62 in 1 ora e 16 minuti di gioco sulla Grand Stand Arena, successo che gli apre le porte del terzo turno dove affronta il qualificato tedesco Yannick Hanfmann. Marco ha disputato una partita praticamente perfetta: ha servito con prime palle precise e cariche di spin, raccogliendo tre punti su quattro, ed è stato bravissimo in risposta, allontanando Roberto dalla riga di fondo e non consentendogli mai di governare gli scambi con i suoi ritmi.
Ben 30 vincenti e solo 8 errori, contro i 9 vincenti e 4 errori del rivale, numeri che confermano la superiorità netta dell’azzurro e come sia stato lui a condurre il match anche nel gioco. Ha annullato tutte le sette palle break concesse (nell’arco di due giochi nel secondo set), quando già era in netto vantaggio, mentre ha sfruttato 4 delle 6 chance ottenute.
È il primo successo del siciliano contro il 35enne di Castellon De La Plana, allenato da Daniel Gimeno Traver, che aveva vinto entrambi i precedenti, l’ultimo al Masters 1000 di Madrid nel 2021 (una battaglia terminata 7-5 nel terzo set).
Marco🏃♀️Rushes🏃♀️To🏃♀️The🏃♀️R32
— Internazionali BNL d'Italia (@InteBNLdItalia) May 14, 2023
🤙 A dominant Cecchinato takes out seed No. 21 Bautista Agut with a 6-2 6-2 win#IBI23 | @atptour pic.twitter.com/3EEc3NfIeA
Cecchinato inizia l’incontro spingendo con decisione, soprattutto col rovescio, trovando traiettorie incrociate cariche di spin e profonde che inchiodano Bautista Agut nell’angolo sinistro, non permettendogli così di comandare lo scambio col diritto, il suo colpo migliore. Nel terzo game Marco si procura la prima palla break con ottimo schema offensivo, e la trasforma grazie ad una splendida risposta e chiusura con la smorzata. È il primo allungo del match, 2-1, quindi consolida il vantaggio con un eccellente turno di servizio (3-1). Bautista innesta le marce alte col diritto, più aggressivo e incisivo, ma il siciliano continua a governare i suoi game sostenuto dalla prima palla, molto efficace, seguita da diritti davvero potenti. Cecchinato strappa un secondo break nel settimo gioco, con un vincente di rovescio lungo linea spettacolare che lascia di sasso lo spagnolo e quindi approfittando sulla palla break di uno smash lungo di Bautista Agut. Chiude 6-2 con un ace al primo set point l’azzurro, un set totalmente dominato in soli 31 minuti. Ben 15 vincenti e soli 6 errori per il palermitano, contro i soli 4 winners del 35enne di Castellon De La Plana.
L’onda del “Ceck” continua impetuosa anche all’avvio del secondo parziale: spinge forte col rovescio, carico e pesante, Roberto non riesce a trovare la contromisura per uscire dall’angolo sinistro e sbaglia. Alla seconda palla break Marco scappa via, 1-0 e servizio, e continua a martellare palla dopo palla, tenendo in mano il ritmo di gioco e non consentendo all’iberico di guadagnare campo. Bautista Agut non trova punti facili col servizio, e nemmeno aperture di campo perché la risposta di Cecchinato è molto profonda. L’azzurro spinge col pilota automatico, lo spagnolo rincorre e sbaglia per primo, crollando sotto 3-0 con un doppio break. Nel quarto game, con una fortunosa deviazione del nastro su di un passante, Bautista Agut strappa la prima palla break del match ma Cecchinato la cancella comandando lo scambio dal centro con grande profondità. Annulla altre due chance, assalto respinto, in 25 minuti lo score è 4-0 per l’azzurro. Servendo per il match sul 5-2, Marco avverte un po’ di tensione, braccio più rigido (commette anche un doppio fallo). Salva quattro palle break (la prima con una splendida smorzata) e chiude al primo match point, servizio esterno perfetto e accelerazione di diritto in contro piede. Si inginocchia, esulta verso il suo angolo, è una grande vittoria contro un avversario che non si batte mai “da solo”.
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