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Fognini “chiama” Sinner, Sonego perde la maratona con Shapovalov

Questo contenuto è stato pubblicato 2 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Ha il volto sorridente e il sorriso un po’ beffardo di Fabio Fognini la prima vittoria azzurra agli Internazionali BNL d’Italia (quinto ATP Masters 1000 stagionale – montepremi5.415.410 euro) sulla terra rossa del Foro Italico.

Su un Centrale di nuovo pieno il ligure, n.56 del ranking, ha battuto 64 76(5), in un’ora e 53 minuti di partita, l’austriaco Dominic Thiem, n.162 ATP (in gara con il ranking protetto), rientrato nel tour dopo il lungo stop per l’infortunio al polso destro ed ancora alla ricerca della condizione migliore.

Il 28enne di Wiener Neustadt era avanti 3-1 nel bilancio dei precedenti ma il 34enne di Arma di Taggia si era imposto proprio al Foro Italico al secondo turno dell’edizione del 2018, l’anno in cui il ligure ha giocato meglio a Roma (stoppato solo nei quarti da Nadal). Inizio smagliante di “Domi” con due ace nel gioco d’apertura: un po’ titubante quello di Fabio, “in gessato blu” (inteso come out-fit), che ha dovuto annullare una palla-break nel secondo game e due nel quarto. Nel nono gioco però il ligure è stato bravo ad approfittare della seconda delle prime due chance concesse dall’austriaco (5-4). E poco dopo ha confermato il break chiudendo per 6-4 il primo set.

Fognini ha superato un altro piccolo momento di difficoltà nel secondo gioco della seconda frazione ma nel settimo è stato ancora una volta l’azzurro ad approfittare del calo d’intensità di Thiem che gli ha offerto il break su un piatto d’argento sotterrando in rete il diritto (4-3). Fabio ha confermato il vantaggio (5-3) ma l’austriaco non ha mollato. Nel decimo game l’azzurro, dopo aver annullato una prima chance di contro-break con la complicità di due righe, una seconda con uno smash per nulla semplice, ed essersi visto cancellare un match-point con un lungo linea di diritto è stato riacciuffato sul 5 pari. Con sette punti di fila un Dominik un po’ rinfrancato è passato anche in vantaggio 6-5. Ha deciso il tie-break: Fabio lo ha condotto più o meno dall’inizio, è salito 5-3, si è fatto riagguantare sul 5 pari e poi ha chiuso 7 punti a 5 sull’errore di diritto di Thiem.

Fognini attende al secondo turno il vincente del match tra Sinner e Martinez, in programma martedì.

Lorenzo Sonego (Foto Giampiero Sposito)

Lo scorso anno a Roma aveva vissuto una settimana da gladiatore: dodici mesi dopo non è andata altrettanto bene a Lorenzo Sonego, eliminato al primo turno. Il 26enne torinese, n.28 del ranking, protagonista di una splendida cavalcata fino alle semifinali dodici mesi fa (stoppato da Djokovic), ha ceduto 76(5) 36 63, al termine di una maratona di tre ore e dieci minuti, al canadese Denis Shapovalov, n. 16 ATP e tredicesima testa di serie.

La prima sfida tra “Sonny” e “Shapo” è stata tutt’altro che memorabile. Troppi gli errori da una parte e dall’altra: troppi anche gli alti e bassi di concentrazione. Un primo set, durato oltre un’ora e mezza, nel quale l’azzurro ha preso due volte un break di vantaggio (3-1 e 5-3) ed altrettante si è fatto riagguantare (nel decimo gioco ha fallito anche un set-point). Ha finito per decidere un tie-break molto lottato che il canadese ha condotto fin dall’inizio ma che è riuscito a chiudere solo per 7 punti a 5 alla terza palla utile.

Nel quarto gioco del secondo parziale Denis ha salvato una palla-break ma nell’ottavo, dopo aver commesso doppio fallo, discusso con il giudice di sedia, lamentato con il supervisor e – per non farsi mancare nulla – pure litigato con il pubblico, ha rimediato un “penalty point” che ha regalato il break a Sonego (5-3). E il torinese ne ha approfittato poi per pareggiare il conto (6-3).

Nella frazione decisiva Shapovalov si è calmato ed è schizzato avanti 3-0. Sonego ha avuto una piccola chance per recuperare nel settimo gioco quando il canadese, con il servizio a disposizione, si è ritrovato indietro 0-30, ma dopo un altro punto contestato e rigiocato (ma stavolta il ragazzo nato a Tel Aviv aveva ragione) Denis e salito 5-2 e poi ha chiuso 6-3 senza neanche esultare, conscio di aver giocato anche lui tutt’altro che bene. Bello l’abbraccio finale con il piemontese.

Roma 08 maggio 2022 Internazionali BNL d’Italia 2022 Flavio Cobolli Foto Adelchi Fioriti

In precedenza era uscito di scena anche Flavio Cobolli. Il 20enne romano, n.150 del ranking, wild card, nel match che ha aperto il programma sulla Grand Stand Arena è stato sconfitto 63 64, in un’ora e 51 minuti di partita, dello statunitense Janson Brooksby, n.38 ATP.

Sostenuto dal tifo del pubblico di casa, il 20enne romano è partito piuttosto convinto salendo 3-1 grazie ad un break al terzo gioco (il 21enne di Sacramento aveva già rischiato nel game d’apertura): il Next Gen azzurro ha difeso il vantaggio con le unghie e con i denti ma, dopo aver salvato tre palle-break nel quarto gioco, nel sesto – alla quarta chance per lo statunitense – si è arreso ad un passante di diritto che ha chiuso un game durato 18 punti. Brooksby ha cambiato marcia e con il quinto gioco di fila si è assicurato il primo set (6-3).

Cobolli ha mancato due chance nel secondo gioco della seconda frazione, ha finito per subire il break a zero (2-1) ma se lo è ripreso immediatamente (2-2). Si è accesa la lotta e Flavio ha chiesto l’aiuto dei tifosi: l’americano ha accusato un po’ e nell’ottavo game è andato sotto 0-40, si è aggrappato al servizio (40-40), ha annullato altre tre palle-break (l’ultima con drop-shot seguita da pallonetto sulla riga) e si è tirato fuori dalla buca con la grinta di un leone. E nel gioco successivo con un vincente lungo linea di diritto ed una risposta di rovescio, sempre lungo linea, è stato lui a strappare la battuta al romano (5-4). Brooksby ha allungato a sei la striscia di punti consecutivi e con un servizio vincente ha archiviato la pratica (6-4).  

Giulio Zeppieri (Foto Giampiero Sposito)

Terminata pure la bella avventura della “matricola” Giulio Zeppieri. Il 20enne di Latina, n.227 del ranking, promosso dalle qualificazioni al suo primo main draw “1000”, ha ceduto 63 64, in poco meno di un’ora e mezza di gioco, al russo Karen Khachanov, n.24 ATP.

Tra il mancino laziale ed il 25enne moscovita non c’erano precedenti. Sul Centrale “Zeppo” non ha sfigurato contro un Khachanov solidissimo al servizio: solo due le palle-break offerte, ed annullate, dal russo in tutto l’incontro, nel quarto gioco del secondo set. L’azzurro ha tenuto bene lo scambio, soprattutto con il diritto ma ha pagato carissimi i due break subìti: nel quarto game del primo set e nel nono del secondo. In ogni caso un torneo da ricordare per Zeppieri che non avrebbe dovuto nemmeno giocare le qualificazioni (wild card girata in extremis dopo la “promozione” di Nardi nel main draw).

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