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Day 4: Serena E Venus Ai Quarti. Fuori Wozniacki

Questo contenuto è stato pubblicato 14 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

La desuetudine alla partita può appannare riflessi e concentrazione, ma la voglia di vincere di Serena Williams non può essere scalfita. L’americana è costretta alla lotta da Andrea Petkovic, avversaria che non ha nulla da perdere e che dimostra di valere più della 49esima posizione attribuitale dal ranking: la tedesca strappa un set alla numero 1 del mondo, ma finisce per cedere alla rabbiosa reazione di Serena per 6-2 3-6 6-0.
E’ comunque un match divertente, quello che apre il programma del Centrale in questo mercoledì interamente dedicato agli ottavi di finale. La potenza di Serena è messa alla prova dalla velocità di Andrea Petkovic, dotata di due solidi fondamentali da fondo campo e di un discreto servizio. Il primo set si decide nel quinto gioco, quando la tedesca finisce per perdere un turno di servizio andato ripetutamente ai vantaggi. Per la prima mezz’ora, Serena è inavvicinabile al servizio: nessuna palla break concessa e il parziale va in archivio per 6-2.
La capacità della Petkovic di trovare il vincente sia con il dritto che con il rovescio, combinata a un netto calo al servizio di Serena, permette di assistere a un secondo set appassionante ed equilibrato. In breve tempo, la Williams si trova sotto 1-4 e 15-40. Evitato il 5-1, apre il successivo turno di battuta dell’avversaria con uno strepitoso passante lungo linea di dritto. E’ il preludio al contro break, che sembra poter chiudere i giochi. Inaspettatamente, perde invece nuovamente il servizio sul 4-3, e questa volta Andrea non si lascia sfuggire l’occasione, chiudendo per 6-3.
Il set conclusivo è un segnale a chi si aspettava una Serena a Roma per godersi la Città Eterna in primavera: un 6-0 con cui chiude la porta in faccia alla giovane tedesca di origini bosniache.
E’ lei la prima a qualificarsi per i quarti di finale.
La segue a ruota Nadia Petrova, che sul Pietrangeli prevale con lo stesso punteggio (ma a parziali invertiti: 60 36 62) su Alexandra Dulgheru.
Al prossimo turno Serenona se la vedrà con Maria Kirilenko che ha sconfitto dopo 2 ore e 12 minuti la slovacca Dominika Cibulkova, con il punteggio di 4-6 6-1 6-1. Lo scricciolo di Bratislava, che domani compirà 21 anni, ha dato il meglio di sé nella prima parte del match, aggiudicandosi i primi 4 games, comunque tutti molto battagliati. La rimonta della 23enne moscovita viene in qualche modo arginata dalla semifinalista dello scorso Roland Garros, vincitrice del primo parziale col punteggio di 6-4. L’inerzia del match passa ben presto dalla parte della russa che comincia a tessere la sua ragnatela, costringendo la sua avversaria all’errore ogni qual volta lo scambio si prolunga oltre i dieci colpi. Ne segue un parziale di 12 giochi a 2 per la bella Maria, molto più regolare della sua avversaria. Spettatore interessato del match è Richard Williams, accompagnato dalla giovane compagna, munita di ombrello per ripararsi dai rari raggi di sole che hanno illuminato il Campo Pietrangeli.
Si tratta del terzo quarto di finale del 2010 per la Kirilenko, dopo quelli di Auckland e di Melbourne.

La grande sorpresa di giornata arriva per mano di Maria Jose Martinez Sanchez, che con un match perfetto estromette dal torneo la testa di serie numero 2 Caroline Wozniacki con il netto punteggio di 6-4 6-2. L’incontro, disputatosi sul Centrale a chiudere una sessione diurna inaspettatamente breve, permette alla spagnola di mantenere perfetto il suo record contro la danese: tre vittorie in altrettante partite. Alla luce di questo risultato, sorprende meno anche la secca sconfitta di Francesca Schiavone, ieri capace di raccogliere solo quattro game.
Sono invece sei quelli conquistati oggi dalla graziosa Caroline, rimasta a ruota della sua avversaria solo fino al 3 pari del primo set. Proprio nel settimo gioco la danese è infatti incappata in un gioco disastroso, finendo per perderlo dopo aver condotto per 40-0. La Martinez Sanchez ringrazia e conserva il break fino al 6-4, suggellato da un ace. Nel secondo set lo stato di grazia della mancina spagnola è ancora più evidente: ad essere incontenibile è in particolare il rovescio, il suo colpo migliore, che lascia ripetutamente ferma una giocatrice dotata di ottime doti difensive come la Wozniacki. Il break che di fatto chiude il match arriva sul 2 pari, con la danese che vede demolito un vantaggio di 30-0 con 3 vincenti consecutivi di un’indemoniata Martinez Sanchez.
La spagnola tiene il servizio successivo con altre due specialità della casa: serve & volley e smorzata.
A questo punto la prima a non crederci più è la stessa numero 2 del mondo, e per Maria Jose è davvero semplice dilagare e chiudere 6-2.

Un timido spiraglio di sole accoglie Venus Williams e Shahar Peer impegnate nel secondo match sul Centrale, protagoniste pochi mesi fa di un match surreale a Dubai, in un incontro valido per le semifinali che si disputò su un campo secondario per problemi di sicurezza. L’israeliana, cui era stato negato il visto nel 2009, era così riuscita a coronare il sogno di diventare al prima donna israeliana a competere negli Emirati Arabi.
Come era accaduto nei 3 precedenti, la sorella maggiore delle Williams si è aggiudicata il match in “straight sets”, con una prestazione al servizio impressionante. I 2 ace messi a referto in apertura di match, fanno capire subito all’avversaria le reali intenzioni di Venere che ottiene il break già nel quarto game (3-1). Il ritmo indiavolato della numero 4 del mondo costringe la giovane israeliana a rischiare più del lecito ed a commettere un numero maggiore di errori rispetto ai suoi standard. Il 100% di punti realizzati sulla prima di servizio non lascia speranze alla Peer che non può nulla di fronte alla straordinaria prova di forza di Venus. Il punteggio di 6-3, con cui si chiude il primo set, sta un po’ stretto alla Williams, autrice di altri 2 ace nell’ultimo gioco per primo parziale, chiuso a zero come il penultimo turno di battuta: sei ace, 15/15 sulla prima di servizio, con la Peer in grado di rispondere solo al 31% delle prime messe in campo da Venus. Bastano questi numeri a spiegare quanto sia inavvicinabile al servizio la vincitrice del torneo di Roma del 1999.
Il bombardamento prosegue anche nel secondo parziale con la Peer che resiste solo per i primi due turni di battuta, prima di cedere il servizio nel quinto gioco, dopo essere stata in vantaggio per 30-0. Quando il match sembra ormai indirizzato verso un rapido epilogo, giunge inaspettato il calo di tensione della Williams che restituisce a zero il break appena conquistato (3-3), per un parziale di 11 punti a 3 che regala all’israeliana due palle break per il 5-3. E’ ancora il servizio a togliere le castagne dal fuoco all’americana che, superato il passaggio a vuoto, strappa nuovamente il servizio alla Peer, chiudendo non senza qualche patema, nel decimo gioco.
L’americana, una delle tre giocatrici ad aver vinto 2 titoli nel 2010 (insieme a Dementieva e Clijsters) raggiunge così i quarti di finale anche a Roma, come in tutti gli altri 4 tornei disputati quest’anno.

Nonostante l’ottima vena mostrata anche oggi, Venus dovrà guardarsi bene dalla prossima avversaria. Con una prestazione superba, Jelena Jankovic infatti demolisce Yanina Wickmayer con il punteggio di 6-2 6-0 e presenta una forte candidatura a diventare la prossima campionessa del Foro Italico, lei che ha già vinto questo titolo nel 2007 e nel 2008. Il recente trionfo ad Indian Wells è una conferma del fatto che JJ sia di nuovo pronta a imporsi ad altissimi livelli.
L’ottavo tra la belga e la serba era uno dei più attesi di questo mercoledì, ma si è rivelato un autentico dominio dall’inizio alla fine. Yanina Wickmayer non ha certo disputato la sua miglior partita, forse pagando le fatiche del pasticcio in cui ieri si è cacciata da sola, facendosi rimontare un vantaggio di un set e un break da Aravane Rezai per prevalere solo dopo 2 ore 20 di battaglia, 7-5 al terzo set.
Vanno però certamente sottoli
neati i meriti di JJ, che ha spinto dal primo all’ultimo 15 non lasciando scampo all’avversaria, decisamente poco a suo agio quando non conduce il gioco ed è costretta a rincorrere la palla.
L’avvio di partita non mente: 4-0 per Jelena, che poco dopo si ritrova a servire per il primo set sul 5-2. La serba apre il game con due ace consecutivi, lo chiude con un terzo. Ma il suo rendimento al servizio è impressionante per tutta la partita, per una tennista di certo più famosa per la risposta che per la battuta: 72% di prime, con 3 punti su 4 vinti sia sulla prima che sulla seconda.
Il secondo set riesce ad essere più a senso unico del primo, con la serba che riesce a fermare il cronometro 10 secondi prima dello scoccare dell’ora di gioco.
Ad attenderla sarà Venus Williams, per un quarto di finale imperdibile che vedrà di fronte le due giocatrici fin qui più in forma.

In parte lo è già, ma questo torneo sembra davvero poter diventare quello di Lucie Safarova. la ceca, ieri dominatrice di Flavia Pennetta, oggi si è resa protagonista di una straordinaria rimonta ai danni di Agnieszka Radwanska, battuta per 1-6 6-3 7-6(1).
Sotto di un set e un break, la mancina di Brno si è aggrappata alla partita con una caparbietà e una tenuta mostrata poche volte nel corso della sua giovane carriera, finendo per prevalere contro la testa di serie numero 8, che partiva con i favori del pronostico. Il tiratissimo terzo set si è deciso con un tiebreak dominato da Lucie, capace di rispondere colpo su colpo alle velenose geometrie della polacca.
La fidanzata di Tomas Berdych sembra essere tornata nella condizione di forma che l’aveva condotta alla prestigiosa finale di Parigi indoor, in febbraio.
Proprio con Maria Jose Martinez Sanchez, darà vita al quarto di finale meno prevedibile del torneo. Un’opportunità per entrambe per centrare la prima semifinale al Foro Italico, migliorando quello che sia per la ceca che la spagnola è già il migliore risultato agli Internazionali.
Due bellissime del circuito, Ana Ivanovic e Elena Dementieva, sono state le protagoniste del match serale sul Centrale. Chi pensava che la vittoria di ieri della serba su Victoria Azarenka, fosse dovuta alle non eccelse condizioni fisiche della bielorussa, ha dovuto ricredersi di fronte alla prestazione odierna della bella Ana che, nel primo set, non ha fatto vedere palla a una Dementieva, probabilmente sorpresa di ritrovarsi davanti un’avversaria così in palla. Era da quasi 2 anni che non si vedeva una Ivanovic così pimpante, sicura di sé, capace di comandare con il dritto senza perdere campo dal lato del rovescio. Il 6-1 che ha deciso il primo parziale è stato anche frutto dello 0% di punti sulla seconda della russa, autrice di appena 4 punti nei propri turni di battuta. Il secondo parziale si decide al tiebreak, dopo i 4 break consecutivi all’inizio del set. La moscovita si porta anche sul 4-2, prima di farsi risucchiare dalla ex numero 1 del mondo, che serve bene nei momenti importanti e chiude con il punteggio di 7-5. E’ la prima vittoria della serba contro la russa, dopo 4 sconfitte in altrettanti incontri ufficiali. Per la Ivanovic, la prova del nove sarà rappresentata domani da Nadia Petrova, per un posto in semifinale in un torneo Premier, che manca alla bella Ana da Indian Wells 2009.

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