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Definita la prima semifinale donne: sarà Kudermetova vs Kalinina

La russa si è presa la rivincita sulla cinese Zheng: l’ucraina batte in rimonta la brasiliana Haddad Maia nel match più lungo del 2023

Veronika Kudermetova in azione agli Internazionali BNL d'Italia (Foto Giampiero Sposito)

Questo contenuto è stato pubblicato 11 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Seconda semifinale da “1000” consecutiva per Veronika Kudermetova che, dopo Madrid, approda al penultimo atto anche agli Internazionali BNL d’Italia a Roma. Nei quarti la 26enne di Kazan, n.12 del ranking ed 11esima testa di serie, ha battuto 36 63 64, in due ore e 31 minuti di gioco, la cinese Zheng Qinwen, n.21 WTA e 22esima testa di serie.

La russa ha detto che la svolta della sua stagione sulla terra è arrivata dopo la sconfitta contro la 19enne connazionale Diana Schnaider all’esordio del torneo di Charleston: “Avevo perso contro una ragazza che è più giovane di mia sorella – ha raccontato Kudermetova -, ed è stata piuttosto dura per me. Ho iniziato a chiedermi che cosa volevo fare in campo e che cosa potevo migliorare. Penso che questa sia stata la chiave: ho iniziato a pensare positivo e a lavorare sodo, e tutto è cambiato. Dopo quella sconfitta mi sentivo davvero depressa: non importa se vinci o perdi ma è come ti senti in campo, cosa c’è nella tua testa, la cosa più importante”.

Quella mentalità positiva Kudermetova l’ha messa a frutto nella vittoria in rimonta su Zheng. La russa ha perso il primo set ma tra le due non c’era troppa distanza. Così Veronika, dopo aver visto la 20enne di Shiyan sopraffarla dalla linea di fondo, si è concentrata sul proprio servizio ed ha ripreso il controllo: dopo aver servito solo due ace nel set d’apertura, ne ha tirati ben nove nei due set successivi. Con il crescere del rendimento al servizio della russa è aumentata la pressione nei turni di battuta di Zheng: nella frazione decisiva Kudermetova è volata sul 3-0 con due break di vantaggio, ne ha restituito uno ma ha difeso l’altro fino in fondo, ottenendo l’ottava vittoria nelle ultime nove partite. Prendendosi anche la rivincita per la sconfitta al tie-break del terzo set rimediata dalla cinese nelle semifinali di Tokyo lo scorso settembre.

Anhelina Kalinina (foto Getty Images)

In semifinale Kudermetova troverà Anhelina Kalinina, mai così avanti in carriera in un WTA 1000. L’ucraina, n.47 del ranking e 30 del seeding, ha infatti superato in rimonta per 67(2) 76(6) 63, al termine di una maratona di tre ore e 41 minuti, la brasiliana Beatriz Haddad Maia, n.15 del ranking e 14 del seeding, in quello che è stato fin qui il match più lungo dell’anno. Per la 26enne di Nova Kachovka si è trattato del quarto successo in altrettante sfide con la 26enne mancina di San Paolo, prima tennista “carioca” ad approdare nei quarti al Foro.  

Kalinina è partita fortissimo nel primo set schizzando avanti 4-0. Haddad Maia è apparsa un po’ in difficoltà negli spostamenti ed al cambio campo sotto 5-2 ha chiesto l’intervento del trainer per un problema al polpaccio sinistro, poi abbondantemente fasciato. Alla ripresa dell’incontro con un rovescio vincente la brasiliana si è ripresa uno dei due break (5-3) e con un diritto vincente anche il secondo (5-5). Ha deciso il tie-brak che Haddad Maia si è aggiudicata per 7 punti a 2.

Nel secondo parziale l’ucraina ha preso per due volte un break di vantaggio (2-0 e 4-2) ma anche stavolta la brasiliana ha sempre recuperato. Haddaf Maia ha salvato due set-point nel dodicesimo gioco e ha deciso un altro tie-break che stavolta ha vinto Kalinina per 8 punti a 6.

Copione identico ma ruoli invertiti anche nel set decisivo: la brasiliana è volata sul 3-0, l’ucraina ha recuperato e di slancio ha chiuso 6-3 con un parziale di sei giochi a zero contro un’avversaria oramai incapace di reagire. Stremata anche Kalinina, che non ha avuto nemmeno la forza di esultare, solo di piangere: per scaricare la tensione.

“E’ fantastico ma non sento più il mio corpo o le mie gambe – ha commentato a caldo la tennista ucraina – è stato sicuramente il match più lungo che io abbia mai giocato nella mia carriera. Voglio ringraziare il mio coach ed il mio preparatore atletico perché questa non è soltanto una mia vittoria. Per metà è merito mio ma per l’altra metà è merito del mio preparatore atletico”.

Per quanto riguarda i precedenti, uno pari il bilancio dei precedenti tra Kudermetova e Kalinina, con la russa a segno in tre set negli ottavi a Linz nel 2021 (veloce indoor) e l’ucraina vincitrice sempre in tre set al primo turno di Dubai quest’anno.

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