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DEL PIERO TRA CALCIO E RACCHETTE
A Supertennis: “Mi esaltano le volée”

Del Piero

Questo contenuto è stato pubblicato 5 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Avesse scelto il tennis, lo avemmo trovato incollato alla rete. Ma da attaccante di razza quale è stato, la rete, quella da calcio, l’ha gonfiata in serie A 188 volte, tutte con la maglia della Juventus. Alex Del Piero ha fatto tappa al Foro Italico, negli studi di Supertennis, prima di trasferirsi allo Stadio Olimpico per vedere la sua Juve affrontare la Roma.
Pinturicchio, l’artista del calcio, intento a parlare dell’arte del tennis. “Mi è sempre piaciuto osservarlo. C’è un continuo interscambio tra noi calciatori e il tennis, forse perché attratti da un disciplina individuale. Da ragazzino giocavo poco perché la mia vita era 95% allenamenti e restava poco tempo. Con qualche ex compagno mi capita ancora adesso di giocare, soprattutto con Corradi e Seedorf”.

L’ex attaccante della Juventus e della Nazionale, che ha conosciuto personalmente campioni del calibro di Federer, Djokovic e Nadal, apprezza il massimo rispetto che vige tra gli avversari nel tennis. “Anche nelle sfide al vertice, c’è grande fair play tra i giocatori, nonostante lo stress sia estremo”.

Del Piero è stato l’idolo di milioni di appassionati, ma i suoi campioni di riferimento quali erano ?
“Ho iniziato ad appassionarmi con Mc Enroe e Borg, ma ho ricordi molto nitidi dell’eterna sfida Edberg-Becker. Adoro il gioco d’attacco, fossi stato un giocatore, avrei sicuramente privilegiato il serve and volley. La volèè è un gesto eccezionale e mi eccitano i punti d’attacco perché ti danno l’idea che possa sempre succedere qualcosa”. E una volèè, divenuta storica, lo ha rivelato al panorama calcistico. Il gol alla Fiorentina ad appena 20 anni, una prodezza… alla Mc Enroe. “Fu un attimo, decisi istintivamente di colpire al volo. Colpì, perché fu un gesto inaspettato, anche per me”. Nel repertorio di Del Piero c’è anche un gol alla Nadal. “Sicuramente il 2-0 segnato alla Germania padrona di casa nei supplementari della semifinale ai mondiali 2006”.

Preferisce non azzardarsi in pronostici per gli Internazionali d’Italia, ma si abbandona ad una previsione. “Siamo in una fase di passaggio generazionale, in cui i big faticano a respingere gli assalti delle nuove leve, ma credo che fra i semifinalisti ci siano i tre migliori giocatori del tabellone”.

Si chiude parlando della nuova maglietta della Juventus, senza le tradizionali righe bianconere, lui icona delle magliettone anni ’90. “Ci devo fare l’occhio, diciamo che devo ancora digerirla”.

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