Questo contenuto è stato pubblicato 11 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

La sorpresa con la “S” maiuscola matura alle 15.15 del pomeriggio. Quando Carlos Alcaraz (n.2 ATP), secondo favorito del seeding e per la prima volta in gara agli Internazionali BNL d’Italia, si arrende 63 76(4), in un’ora e quaranta minuti di partita, all’ungherese Fabian Marozsan (n.135 ATP), promosso dalle qualificazioni nel suo primo main draw Masters 1000 (il primo in assoluto nel circuito maggiore), il giocatore con la classifica peggiore rimasto in corsa nel torneo. Resta impassibile anche dopo il match-point che lo proietta negli ottavi a Roma il magiaro: lascia andare la racchetta e si rivolge al suo box battendosi la mano sul cuore.

“Non è facile riuscire a dire qualcosa. Sono davvero felice: era il mio sogno di stanotte ed ora è diventato realtà. Avevo pensato di vincere qualche game o magari un set ma sono riuscito a fare il mio gioco – ha commentato a caldo il 23enne di Budapest -. E sono davvero soddisfatto di essere riuscito a battere un numero uno di questo sport. Quando ero sotto 4-1 nel tie-break ho solo cercato di colpire la palla e di fare del mio meglio”.

Teoricamente tra il numero 2 del ranking – già sicuro peraltro di tornare sul trono mondiale a fine torneo – ed il numero 135 – che il suo torneo lo ha già vinto superando due turni di “quali” e due di main draw – non dovrebbe esserci partita. Non dovrebbe appunto, ma invece c’è. Almeno nel primo set, che Alcaraz perde per 6-3 per un break subìto nel quarto gioco. La verità è che Marozsan non ha timori reverenziali – prova ne sia che stuzzica lo spagnolo con due drop-shot di fila incamerando altrettanti punti -, tiene bene lo scambio e soprattutto serve da paura, come i due ace tirati fuori dal cilindro quando serve per chiudere il set d’apertura.   

Manca di esplosività oggi Carlitos, ed anche in avvio di seconda frazione fa fatica a mantenere il turno di servizio: il 23enne di Budapest invece non molla. Alcaraz recupera da 0-40 nel quinto game e nel settimo annulla una prima palla-break con un ace ma sulla seconda il lob di Marozsan si stampa sulla riga permettendo al magiaro di salire 4-3. Il 20enne di El Palmar, però, prova a reagire e con un recupero sull’ennesima palla-corta mette a segno il contro-break (4-4). Nell’undicesimo gioco lo spagnolo ancora in difficoltà, ma grazie ad una prima al centro cancella la palla-break (6-5). A decidere è il tie-break: Alcaraz sale 4-1 ma Marozsan vince tutti gli ultimi sei punti e chiude 7-4.

Marozsan diventa così il terzo giocatore capace di battere Alcaraz in questa stagione: in precedenza ci erano riusciti il britannico Norrie in finale a Rio de Janeiro e Jannik Sinner in semifinale a Miami. Per il resto per Carlitos solo vittorie, con i trofei di Buenos Aires, Indian Wells, Barcellona e Madrid. Per lo spagnolo è la prima sconfitta sul “rosso” dopo 12 match vinti di fila (30 vittorie contro 3 sconfitte il suo bilancio del 2023 fin qui). “Non sapevo molto di lui prima della partita. Sono rimasto sorpreso dal livello del suo tennis – ha ammesso Alcaraz – credo che molto presto entrerà nei top 100”.

Marozsan da parte sua in bacheca vanta solo due trofei Challenger, conquistati a Banja Luka nel 2022 e ad Antalya quest’anno. E non aveva mai vinto un match in un main draw del circuito maggiore. Scherzi del destino su di un campo da tennis. La firma sotto la vittoria del giorno è la sua.

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— Internazionali BNL d'Italia (@InteBNLdItalia) May 15, 2023