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DJOKOVIC-DEL POTRO, ATTO 18
QF: occhio a Nadal-Thiem e Venus-Muguruza

Questo contenuto è stato pubblicato 7 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Pochi tornei possono vantare, a livello di quarti di finale, due (forse tre) match che valgono una finale Slam. E’ il caso degli Internazionali BNL d’Italia, capaci di offrire un venerdì da urlo. Si parte alle 12, con i match radunati su due campi (Centrale e Next Gen). Il clou è naturalmente Djokovic-Del Potro (splendida sessione serale, non prima delle 21), ma è vietato perdere un solo quindici anche di Nadal-Thiem a Williams-Muguruza. Ma scopriamo, partita per partita, cosa offre il menù di giornata.

ZVEREV – RAONIC
Primo scontro diretto. I campi piuttosto veloci hanno dato una mano ai giocatori potenti, che chiedono tanto al servizio. Non è un caso che nella parte alta del tabellone ci siano tre bombardieri. Le condizioni di gioco, dunque, sembrano favorevoli a Raonic. Il suo tennis non è pensato per la terra battuta, ma gli allenamenti a Monte Carlo e la sua feroce applicazione lo hanno reso competitivo anche sul rosso. A Roma vanta una bella semifinale, senza dimenticare i quarti a Parigi. Da parte sua, Zverev è stato perfetto contro Fognini e si trova a suo agio sulla terra rapida, peraltro dopo aver fatto ottime cose tra Monaco di Baviera e Madrid. Il tedesco è più completo, il canadese ha un paio di armi che possono fare male. Match da seguire.

CILIC – ISNER
Alzi la mano chi avrebbe pronosticato questo incrocio nei quarti di finale. Cilic ha rispettato le gerarchie di classifica, ma contro Goffin partiva sfavorito. Invece ha giocato con attenzione ed è stato molto incisivo con entrambi i fondamentali. Da parte sua, l’americano ha superato lo specialista Ramos Vinolas (finalista a Monte Carlo) e – a sorpresa – Stan Wawrinka. I precedenti dicono 6-1 per il croato, anche se Long John si è aggiudicato l’ultimo, l’anno scorso a Parigi Bercy. Un solo precedente sulla terra (Madrid 2012, ma era quella blu): al di là di questo, la sensazione è che Cilic sia favorito anche in virtù di un migliore stato di forma, che un paio di settimane fa gli ha regalato il titolo a Istanbul.

NADAL – THIEM
Gli organizzatori del Roland Garros, sotto sotto, sperano che i due finiscano nelle parti opposte del tabellone perché – a oggi – i terraioli più forti sono loro. Gli Internazionali si godono nei quarti il match che è stato finale sia a Barcellona che a Madrid, con due vittorie di Nadal. Alla Caja Magica, tuttavia, Thiem si è avvicinato sensibilmente. Saprà fare un altro passettino? Forse, ma le premesse non lo aiutano. Nadal ha riposato al primo turno, poi ha tenuto a bada Jack Sock. Sta bene, e si vede. L’austriaco è un po’ stanco: i tre matchpoint cancellati a Sam Querrey sono lì a ricordarcelo. Ma che grinta, che voglia di vincere! Al Foro è favorito Rafa, piu avanti si vedrà.

DJOKOVIC – DEL POTRO
Questa partita potrebbe valere, tranquillamente, una finale Slam. Sarà il diciottesimo scontro diretto: pensate a quanti sarebbero stati se Del Potro non avesse perso praticamente tre stagioni per i malanni al polso. Il bilancio è piuttosto netto, 13-4 per Djokovic, ma Del Potro ha vinto l’ultimo. Lo ricordiamo bene: primo turno del torneo olimpico, impresa strappalacrime. Djokovic sta lentamente ritrovando la forma, ma questo Del Potro può davvero metterlo in difficoltà. Il dritto è un colpo assassino, con il quale può sfondare anche il difensore più abile (e Nishikori è certamente nella top-5). Se ripete la performance degli ottavi potrebbe anche azzeccare il colpaccio.

QUARTI DI FINALE DONNE

KONTAVEIT – HALEP
Si sono affrontate un paio di mesi fa a Miami e fu facile successo per la rumena. Un 6-3 6-0 convincente, senza discussioni. La terra battuta può cambiare qualcosa? Resta favorita la Halep, forse la migliore terraiola del tour. Il successo a Madrid non l’ha appagata, anzi, ha approcciato nel migliore dei modi il Foro Italico. L’estone è la stellina del torneo, ma troverà una giocatrice diversa rispetto alla sfiduciata Kerber e all’immobile Lucic. Sarà un bel test, in cui dovrà giocare molte più palle di quelle che vorrebbe…

BERTENS – GAVRILOVA
Kiki ha trovato la forma ideale appena in tempo per il Roland Garros, dove deve difendere una montagna di punti. Ha replicato a Roma i quarti a Madrid: parte favorita contro la giovane australiana, che però ha un rapporto incredibile con gli Internazionali BNL d’Italia: due anni fa arrivò in semifinale partendo dalle qualificazioni, peraltro dopo aver viaggiato in macchina dalla Francia, la sera precedente all’esordio. Anche quest’anno le ha dovute giocare, ma solo perché si era dimenticata di iscriversi. La sbadataggine, tuttavia, resta fuori dal campo da tennis. Giovedì ha ottenuto una splendida vittoria, in rimonta, contro la Kuznetsova. Per la Bertens sarà vietato distrarsi.

V.WILLIAMS – MUGURUZA
Soltanto 24 ore fa, la spagnola sembrava con un piede e mezzo fuori dal torneo dopo aver perso il primo set contro la Ostapenko. Si è ripresa in tempo, poi ha sfoderato un match ancora migliore contro la Goerges. Venus sta facendo innamorare i romani con la sua perseveranza. Dopo il secondo set contro la Konta sembrava boccheggiare, ma ne è venuta fuori di classe, peraltro aiutata da un campo veloce che le dà una grossa mano. Inoltre ha vinto i tre precedenti, l’ultimo in finale a Wuhan nel 2015. Daremmo Venus favorita, non fosse per i 13 anni di differenza che sono sempre lì, latenti. Ma la Venere Nera, specie da quando deve combattere con la sindrome di Sjogren, è diventata maestra nel gestire le energie. Sarà una bella partita.

SVITOLINA – PLISKOVA
Cinque scontri diretti, tutti a favore della ceca. Ma, soprattutto, la sensazione che Karolina sia tornata quella di inizio anno, quando si presentò a Melbourne addirittura da favorita (ma si fece beffare nei quarti dalla Lucic). A Roma ha demolito le sue avversarie, forse aiutata dalla rapidità dei campi. Può andare ancora più avanti. Da parte sua, la Svitolina ha dovuto tribolare contro la Cornet, poi però ha messo fine alla striscia vincente della Barthel, che durava da 11 partite. Perso il primo set, le ha rifilato un doppio cappotto che accende la fiducia. Tuttavia, la Pliskova sembra avere un margine sufficiente: la favorita è lei.

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