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ECCO DJOKOVIC: “Grazie Roma”

Questo contenuto è stato pubblicato 10 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Maglia rossa e pantaloncini bianchi, Novak Djokovic ha incontrato per la prima volta i giornalisti al Foro Italico. Dopo una settimana di allenamenti a casa sua, “Nole” è sbarcato a Roma sabato. Il suo arrivo non è passato inosservato: appena ha messo piede al Foro, è stato preso d’assalto da centinaia di bambini a caccia di autografi. Nole ha toccato alcuni argomenti interessanti, in primis l’infortunio al braccio. “Saltare Madrid è stata dura, ma ho dovuto accettare di farlo. Ho rinunciato per evitare di compromettere le settimane successive. Se non curato bene, avrebbe potuto diventare cronico. Ci sono stati diversi casi di giocatori il cui problema era cronico, vedi Del Potro. Certe cose devono essere considerate”. Adesso, a quanto pare, è tutto OK. Nole si è allenato a Belgrado, con intensità sempre maggiore. “Mi sono fatto seguire da uno staff, e prima di Madrid mi hanno detto che sarebbe stato un rischio: non ero al 100%, ma al 50%.”. Djokovic ha comunque detto di ritenersi fortunato in merito agli infortuni. “Non mi era mai capitato nulla del genere in carriera. Non ho avuto problemi negli ultimi cinque anni, e più in generale ho sempre avuto pochi problemi. Di certo ogni fisico è diverso: è molto importante prendere le scelte giuste. Per Roma mi sono fatto monitorare, ho sentito più pareri possibili e ho deciso di venire dopo l’ultimo allenamento, effettuato al massimo dell’intensità”.

A Roma, Djokovic è accompagnato sia da Boris Becker che dallo storico coach Marian Vajda. “Era previsto che Boris ci fosse. L’idea del doppio coach nasce come idea in vista di Parigi, dove sarò seguito da entrambi. Marian mi conosce, mi capisce e può aiutarlo a comprendermi ancora meglio. Ad ogni modo, dopo sette anni a tempo pieno, Vajda vuole dedicare un po’ di tempo in più alla sua famiglia”. Domenica è anche il giorno della finale di Madrid, dunque era inevitabile una domanda su Rafael Nadal: “Non credo che sia cambiato molto in lui, anzi. Semplicemente la gente si aspettava che vincesse tutti i tornei sul rosso, come ha sempre fatto. Ha perso, ma sta giocando bene. E lo hanno battuto ottimi giocatori. Certamente, questi risultati hanno dato ad altri giocatori la speranza di poterlo battere sul rosso”. All’esordio, Nole se la vedrà con Radek Stepanek.“Complimenti a lui, è un giocatore di tocco, in grado di fare serve and volley punto dopo punto. Io compirò 27 anni tra qualche giorno, non so se arriverò alla sua età ai massimi livelli. Me lo auguro!”. A chiudere, Nole ha lanciato una dichiarazione d’amore al torneo di Roma. Quando gli hanno chiesto cosa si prova ad allenarsi davanti a 2.000 persone (forse erano ancora di più, quando ha palleggiato con Stanislas Wawrinka sul Campo Pietrangeli), ha detto: “Uno spettacolo. Per me è sempre una grande soddisfazione giocare a Roma, mi sento come a casa. Giocare qui è incredibile, ringrazio il pubblico per il loro affetto”. Nole ha poi fatto i complimenti a Federer per la nascita dei gemelli, informando che suo figlio nascerà a fine anno. “Adesso vivrò anch’io questa emozione, è un’eccezionale fonte di gioia”.

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