
Questo contenuto è stato pubblicato 7 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.
Sono partiti in 56, sono rimasti in 8. Gli Internazionali BNL d’Italia al maschile, quinta tappa del circuito Masters 1000, si apprestano a vivere le battute finali. Non c’è dubbio che avremo almeno un semifinalista a sorpresa: già, perché nel primo match di giornata (ore 12, Grandstand) si sfideranno Juan Monaco e Lucas Pouille. Quest’ultimo, in particolare, è stato ammesso come lucky loser dopo il forfait di Jo Wilfried Tsonga. Nella giornata riservata ai quarti, tuttavia, l’interesse è tutto per il super-classico del tennis moderno, la sfida che ha vissuto più episodi nell’Era Open: Rafael Nadal contro Novak Djokovic. L’incontro sarà trasmesso in chiaro su Rai2 e Rai Sport 2, canale numero 58 del digitale terrestre. Una strepitosa occasione di visibilità per il tennis.
JUAN MONACO vs. LUCAS POUILLE
E’ l’incontro a sorpresa, ma entrambi stanno giocando bene. Pouille ha colto la sua prima finale ATP qualche settimana fa a Bucarest, poi ha colto una serie di buoni risultati. Da parte sua, Monaco ha ripreso a giocare da poco dopo sei mesi di stop, ma ha già intascato un titolo ATP a Houston. Sette anni dopo, il “Pico” torna nei quarti al Foro Italico e sogna di mettere in difficoltà Daniel Orsanic, suo capitano di Coppa Davis, in vista del match contro l’Italia. A maggior ragione adesso che è certa la presenza di Juan Martin Del Potro. Da parte sua, Pouille sta vivendo un torneo da sogno: era stato
eliminato nelle qualificazioni da Kukushkin, poi si è ritrovato direttamente al secondo turno in virtù del forfait di Tsonga. Ha vinto in rimonta contro Gulbis e ha superato per la seconda volta di fila David Ferrer (lo aveva già battuto a Miami). Lo spagnolo era irriconoscibile, ma il francesino (classe 1994, destinato a diventare numero 1 del suo paese) sembra ormai pronto per il suo primo vero exploit. I precedenti dicono 1-1, con Pouille vincitore la scorsa estate ad Amburgo. Un motivo di preoccupazione in più per Monaco.
ANDY MURRAY vs. DAVID GOFFIN
A distanza di 12 mesi si ripete il match saltato l’anno scorso a causa del ritiro di Murray. I precedenti dicono 3-0 per lo scozzese, su tre superfici diverse, senza mai perdere un set. Andy sta giocando benissimo: su questi campi scende in campo tranquillo, come se sentisse meno pressione. Per questo è lecito aspettarsi una sua vittoria, anche in virtù del modo in cui sta superando gli avversari.
Questo Murray può diventare un serio candidato per il successo finale, sia a Roma che a Parigi. C’è curiosità per vedere all’opera Goffin, reduce dall’incredibile 6-0 6-0 rifilato a Tomas Berdych in appena 48 minuti. Un risultato talmente netto che deve esserci qualcosa sotto. Intanto il genietto belga è nei quarti dopo aver rischiato grosso al primo turno contro Leonardo Mayer. Verrà fuori una bella partita, anche se la palla di Murray viaggia di più e dovrebbe fare la differenza. Diciamo che, in condizioni normali, non dovrebbero esserci dubbi sul vincitore. Però nel tennis non si sa mai.
NOVAK DJOKOVIC vs. RAFAEL NADAL
Cosa si può dire di nuovo su una partita che vivrà il 49esimo episodio? In primis, un’occhiata alle statistiche: Djokovic è avanti 25 a 23 e ha vinto dieci degli ultimi undici scontri diretti. L’unico successo di Rafa è arrivato nella finale del Roland Garros 2014. Curiosamente, è soltanto la quinta volta che si affrontano a livello di quarti di finale. Si sono trovati l’anno scorso a Parigi, poi bisogna andare addirittura al biennio 2006-2007 per trovare gli episodi precedenti. Uno è stato proprio al Foro Italico, nel 2007, e fu vittoria piuttosto facile per Nadal. Ma da allora sono passate almeno un paio di epoche tennistiche e non c’è dubbio che Djokovic sia favorito.
Certo, a Roma sta incontrando qualche difficoltà in più del previsto. Ha faticato contro Stephane Robert e addirittura ha incassato un 6-0 da Thomaz Bellucci. Non gli capitava da quattro anni, quando perse la finale di Cincinnati da Roger Federer. Il problema di Rafa è che Djokovic ha trovato la chiave per scardinare il suo gioco. E’ solido quanto lui da fondocampo e non soffre il drittone incrociato. La sensazione è che il divario si sia assottigliato: negli ultimi dodici mesi, i risultati erano stati pesantissimi. A Indian Wells si è rivista un po’ di lotta, adesso Rafa ha ritrovato colpi e fiducia. Parte sfavorito, ma non battuto. Un suo eventuale successo avrebbe un grosso valore in vista di Parigi.
DOMINIC THIEM vs. KEI NISHIKORI
E’ una partita bellissima. Da una parte il rampante austriaco, gasato dalla vittoria su Roger Federer, dall’altra il talentuoso giapponese, il cui timing sulla palla è forse il migliore del tour. Non lo diciamo noi, ma un guru come Nick Bollettieri. Pur essendo cresciuto sul cemento, Kei è fortissimo anche sulla terra battuta e lo ha dimostrato in più occasioni. L’incognita maggiore riguarda la tenuta fisica, soprattutto sulla lunga distanza. Ma a Roma si gioca al meglio dei tre set e anche l’unico precedente è a suo favore, anche se non vale molto perché si è giocato sull’erba.
Thiem è una delle note liete del 2016 e non ci stupiremmo di vederlo in lotta per un posto alle ATP World Tour Finals (in questo momento è settimo nella classifica stagionale). La terra rossa esalta i suoi movimenti ampi e la gran fisicità. L’impressione è che Nishikori abbia le armi per metterlo in difficoltà: tuttavia, se il match dovesse allungarsi, per il giapponese potrebbe complicarsi.
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