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E’ UN SEPPI BIONICO: RIENTRA E VINCE
L’azzurro cattura l’energia del Pietrangeli

Questo contenuto è stato pubblicato 8 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Il bionico Seppi è l’unico azzurro che ha portato a casa la partita oggi al Foro Italico. Bionico perché rientrante ad alto livello dopo una sosta ai box dovuta a un ‘infiltrazione che deve fare ogni sei mesi per lubrificare un’anca un po’ usurata. Bionico anche perché con questo sistema riesce a essere il più forte e continuo dei giocatori italiani nell’ultimo decennio. E quando entra nell’arena dello Stadio Pietrangeli gremito perde la freddezza altoatesina e si aggrappa al match con tutta la sua forza.

L’avversario di oggi, il canadese Vasek Pospisil, era ostico per la violenta intermittenza del suo tennis. Altissimo, servizio bomba per ottenere punti diretti od ottenere una palla facile da chiudere con il diritto, non aiuta certo un Seppi a trovare il ritmo, che è la caratteristica base del suo gioco. Così si è arrivati due volte al tie-break. Nella splendida bolgia del Pietrangeli, Seppi ha fatto centro due volte e ricordato le imprese del 2012, quando raggiunse i quarti di finale battendo proprio sul Pietrangeli l’americano Isner, allora n.10 del mondo, e Stan Wawrinka, allora n. 20.“E’ davvero speciale giocare in quello stadio – ha ammesso in conferenza stampa – Non è stata una partita bella da vedere però, dopo 6 settimane di stop, è un impatto davvero positivo con il tennis che conta. Sono contento perché ho servito bene e proprio la battuta, dove ti devi inarcare molto, è il colpo più difficile per il tipo di problema fisico che ho io. Dunque va tutto bene. Non sono ancora al massimo della velocità, complessivamente, ma la vittoria mi dà un buon morale”.

Adesso lo aspetta Richard Gasquet con il quale ha vinto una volta ma perso cinque . “ Sì, ma le ultime sempre vincendo un set. Sarà un match equilibrato, che si può giocare”. E sembra davvero fiducioso. E se il campo fosse di nuovo il Pietrangeli…

Intanto, domani Andreas sarà in campo per il doppio con Fabio Fognini. “Corrado Barazzutti ci ha chiesto di provare a giocare qualche volta insieme, in prospettiva Coppa Davis, anche perché in questo momento Simone Bolelli è fermo per l’infortunio al ginocchio. Giocheremo qui e al Roland Garros. Ci troviamo bene insieme”.

E a chi gli chiede delle generazioni per il futuro azzurro nomina Marco Cecchinato, Matteo Donati, Tomas Fabbiano e Lorenzo Sonego. Ma per il momento c’è lui, comunque solido, con una misteriosa data in numeri romani tatuata sul braccio destro. Di sicuro non è quella di scadenza.

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