Questo contenuto è stato pubblicato 10 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Al Foro Italico è arrivato lui, il “Signore della terra”, al secolo Rafael Nadal da Manacor, fresco vincitore dell’ennesimo titolo sul rosso, il 44esimo, vinto domenica scorsa a Madrid (27esimo Masters 1000 in carriera, record). Dopo il quarto titolo nella capitale spagnola (record) ora il maiorchino punta all’ottavo trofeo a Roma. Agli Internazionali BNL d’Italia, infatti, lo spagnolo ha già trionfato sette volte, l’ultima lo scorso anno lo svizzero Roger Federer. Sulla terra capitolina il 27enne mancino di Manacor ha giocato otto finali vincendone sette.

“Non so se Roma possa definirsi la mia seconda casa ma è innegabile che abbia un legame particolare con questo torneo – dice il campione spagnolo – lo provano le finali che ho giocato ed i titoli che ho vinto. Sono arrivato ieri, mi sono allenato nel tardo pomeriggio. Le condizioni qui sono molto diverse rispetto a Madrid. Oggi piove e non so quanto potrò allenarmi ma comunque sono molto felice di essere qui. Certo, se riesci a giocare bene ed a vincere nemmeno ti accorgi della diversità di campi, palline, rimbalzi”. Inevitabile la domanda sul Roland Garros: “Non penso ad essere pronto per Parigi, mi interessa essere pronto per Roma! Il Roland Garros è un appuntamento importantissimo ma non è l’unico torneo del circuito e per ora non voglio pensarci. Sono qui per giocare un torneo che ha rappresentato tanto nella mia carriera. Quando riesci a vincere un determinato torneo sai di poterlo fare ancora”. Pur vincendo Madrid Rafa è apparso ancora lontano dalla condizione ottimale: “Cosa devo migliorare? A Madrid già le cose sono andate meglio rispetto a Monte Carlo e Barcellona. Vincere un titolo Masters 1000 in più, per giunta in casa, è sempre positivo”. Nove anni fa il primo successo al Foro: “E’ un periodo lungo durante il quale nella mia vita sono successe tante cose, non solo il tennis. Quello che conta è che sono ancora qui: molti pensavano che non avrei avuto una carriera lunga, invece sono nel circuito ormai da 12 anni. Federer e Djokovic? Chiunque viene qui lo fa per vincere”. Non poteva mancare un riferimento al calcio il suo secondo (?) sport preferito: sabato c’è l’ultima partita della Liga tra Atletico Madrid e Barcellona (la squadra di Rafa è il Real Madrid). “Non mi importa chi vince. Sono un appassionato di calcio e voglio solo vedere un incontro emozionante. Credo che sarà una grande conclusione della Liga, che probabilmente è il più bel campionato del mondo”, aggiunge ridendo. Poi se ne va, ed è talmente rilassato da dimenticarsi il pass in sala conferenze….