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ESORDIO VELOCE PER RAFA
“Sto bene ma si può sempre migliorare”

Questo contenuto è stato pubblicato 7 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

24 minuti e 25 secondi. Tanto è durato il match d’esordio di Rafa Nadal agli Internazionali BNL d’Italia in corso al Foro Italico. Il 30enne mancino di Manacor, numero 4 del ranking mondiale e quarta testa di serie, già sette volte trionfatore a Roma (l’ultima nel 2013), ha infatti superato il connazionale Nicolas Almagro, numero 73 Atp, passato attraverso le qualificazioni, ritiratosi sul punteggio di 3-0 (15-30) in favore del maiorchino per un infortunio al ginocchio sinistro. La cronaca. Il bilancio dei precedenti, 14 a 1 per Rafa (l’unico successo di Almagro nei quarti a Barcellona nel 2014) non autorizza il 31enne di Murcia a crederci più di tanto. Anche se viene da tre match vinti di fila: Sonego e Dolgopolov nelle quali, Seppi nel main draw. L’inizio è tutt’altro che incoraggiante per Almagro che già nel secondo gioco, alla sesta palla-break, ha ceduto la battuta al termine di un game di ben 18 punti. Nadal invece al servizio va come un treno. Nel quarto game, sul 30-15 per Almagro, il tennista di Murcia ha richiesto l’intervento del trainer per un problema al ginocchio sinistro, messo male dopo l’ultimo scambio. Per qualche minuto hanno cercato di capire l’entità del problema ma poi borsa di ghiaccio sul ginocchio e decisione di finirla li. E sembra quasi più dispiaciuto Rafa, rimasto ad allenarsi per una buona mezz’ora sul Centrale sotto lo sguardo vigile di zio Tony. Prossimo avversario per il maiorchino il vincente della sfida tra lo statunitense Jack Sock, numero 14 del ranking mondiale e tredicesima testa di serie, ed il ceco Jiri Vesely, numero 64 Atp.

IL NADAL PENSIERO – ”Non so cosa sia successo di preciso a Nico, credo che ci vorranno un paio di giorni per capire esattamente di cosa si tratta. So che ha sentito qualcosa al ginocchio. Dopo aver vinto tre tornei di fila non potrei essere più contento, Certo, c’è sempre qualcosa da migliorare ma non posso dire di non essere soddisfatto”. Non poteva mancare la domanda sul ko di Murray, campione in carica, battuto martedì sera da Fognini. ”Non capisco cosa succede. Essere numero uno del mondo non dovrebbe farti giocare peggio eppure non c’è dubbio che è molto difficile essere al top della condizione fisica e mentale una settimana dopo l’altra. Lo scorso anno Andy ha avuto una stagione incredibile, soprattutto nella seconda metà non perdeva praticamente mai. Forse è solo un po’ stanco ma resta un grandissimo giocatore: manca ancora una settimana e mezza a Parigi, ha tempo per allenarsi ancora e credo che lui sia uno dei candidati alla vittoria”. Aver chiuso il 2016 in anticipo è probabilmente una delle ragioni che hanno fatto sì che lo spagnolo avesse un avvio di stagione così convincente: ”Lo scorso ottobre avevo deciso di fermarmi perché non potevo continuare a giocare con il problema al polso. Più che prendere io la decisione, lo ha fatto il mio corpo”. Dopo due “decime” (Monte-Carlo e Barcellona) come non pensare a quella più prestigiosa, il Roland Garros. ”Non voglio pensare a Parigi ed ai miei possibili rivali. Domani giocherò contro Sock o Vesely, e questo al momento è il mio unico pensiero. Nessun’altro”

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