Questo contenuto è stato pubblicato 10 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Sul campo trasmette personalità Flavia. E contro la Bencic si è visto. “Mi viene naturale, non accentuo questa cosa se gioco con una giocatrice piuttosto che con un’altra – commenta Flavia Pennetta –. Jankovic o Kuznetsova il prossimo match sarà comunque difficile“. La 17enne Bencic le ha dato filo da torcere: “Lei gioca molto bene. Tira colpi pazzeschi e non ha paura. In futuro la vedo molto in alto in classifica“. Nel ritorno di Flavia ai vertici del ranking c’è anche la mano del suo coach Salvador Navarro, che la segue dal rientro nel circuito (febbraio 2013) dopo l’operazione al polso. “Ho avuto fortuna ad incontrare una persona come lui. Mi sta aiutando in molte cose: Sul piano tecnico mi sta spingendo ad essere più aggressiva”. Giocare Roma per una (o un) tennista italiano è sempre un’esperienza particolare: “Roma è un’emozione fortissima. Il pubblico è meraviglioso anche se può darti tantissimo ed un secondo dopo toglierti tutto. Nel secondo set, quando ero in difficoltà, qualcuno ha anche fischiato. In tanti non capiscono che i primi a non voler perdere siamo noi. Solo che vorremmo essere sostenuti sempre. Questa è una tendenza tipica del pubblico italiano: ti trattano un po’ come dei gladiatori in un’arena”.