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Fognini, una vittoria al bacio sul Pietrangeli

Fabio incanta sul campo da tennis più bello al mondo battendo il serbo Miomir Kecmanovic in due set e volando al terzo turno, dove sfida Holger Rune. Il sogno dell’azzurro agli IBI23 continua

Questo contenuto è stato pubblicato 11 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Festeggia con un bacio verso il suo angolo dopo aver trasformato il match point contro Kecmanovic e abbracciando il primogenito Federico sulla panchina a bordo campo, immagine che in attimo fa il giro del mondo sul web. È raggiante Fognini sul Pietrangeli dopo aver sconfitto nell’incontro di secondo turno il serbo Miomir Kecmanovic col punteggio di 63 76(6) in poco meno di due ore di gioco, regalandosi un terzo turno coi fiocchi contro Holger Rune.

Nonostante la fatica della super sfida di primo turno vinta in serale contro Andy Murray, Fognini ha iniziato la partita contro il serbo producendo il suo miglior tennis, rapido con i piedi nell’approcciare la palla e pronto a tagliare il campo e cambiare ritmo con accelerazioni che hanno lasciato letteralmente fermo il rivale in più occasioni. Kecmanovic ha un tennis di pressione interessante, soprattutto quando prende l’iniziativa e sposta l’avversario, ma Fabio non gli ha mai permesso di comandare, forte di un rendimento eccellente del suo servizio e assai aggressivo in risposta, con drive profondi e carichi di spin che hanno allontanato Miomir dalla riga di fondo, aprendosi così l’angolo ai propri affondi. Il serbo è stato costretto a rincorrere a destra e a manca, soprattutto nel primo set, commettendo troppi errori. Al contrario Fognini ha governato i tempi di gioco, imposto la sua velocità di palla e rotazioni, alternando sapientemente colpi di costruzione a strappi a tutto braccio spesso imprendibili.

I numeri di fine partita spiegano bene l’andamento dell’incontro: 42 vincenti e 26 errori per Fognini, con un eccellente 88% di punti vinti con la prima in campo, senza concedere al rivale alcuna palla break. Quando Fabio è così centrato, rapido e focalizzato, è davvero uno spettacolo vederlo colpire la palla e inventare giocate d’autore, dominando il campo.

Fabio Fognini (foto Fioriti)
Fabio Fognini (foto Fioriti)

Fognini scatta benissimo dai blocchi, comandando il ritmo dello scambio e spostando lateralmente Kecmanovic, costretto all’errore dopo alcune rincorse. Strappa un break immediato Fabio alla terza chance, quindi serve bene e vola avanti 2-0. Il pubblico del Pietrangeli scatta in piedi applaudendo alcune perle tecniche dell’azzurro, come il fantastico passante di rovescio in corsa colpito nel quarto game, con una traiettoria stretta imprendibile che il serbo può solo veder sfilare. Comanda il gioco Fognini, è veloce nell’entrare in campo dopo un’accelerazione, pronto a chiudere di volo in sicurezza. Tutto gli riesce, è uno spettacolo. Kecmanovic non riesce ad andare sopra alla velocità di crociera di Fognini, ed è costretto a subirne i cambi di ritmo. In risposta sul 5-3, il ligure disegna il campo con un paio di accelerazioni micidiali, strappando due set point sul 15-40. Trasforma il secondo, con una risposta di rovescio molto profonda, che Kecmanovic non gestisce. 6-3 Fognini, un set dominato sul piano del gioco anche più nettamente del punteggio. 16 vincenti e 9 errori per Fabio, e un clamoroso 10 punti vinti su 10 prime di servizio in campo.

L’azzurro inizia al servizio il secondo set. Kecmanovic spinge con più convinzione stazionando con i piedi più vicini alla riga di fondo, costringendo Fognini a difendersi. È il game più lungo del match, ben 14 punti, senza concedere palle break Fabio lo porta a casa (e regalando agli spettatori un altro passante magnifico, stavolta col diritto). La battaglia continua anche nel secondo game, con scambi più lunghi e complicati. Fognini strappa una palla break con uno splendido vincente di rovescio lungo linea, ma non la trasforma, rischiando una palla corta che non passa la rete. Sul 2-1 30 pari, Fabio conclude uno scambio mozzafiato con un recupero vincente che sorprende il serbo. È ancora palla break, Miomir la cancella con coraggio, spingendo a tutta da fondo campo. Fognini resta in controllo dei propri turni di servizio ma non riesce ad allungare, non sfrutta un’altra palla break nel sesto game. Si arriva al tiebreak. Inizia col doppio fallo Fabio, ma si riprende subito martellando col diritto lungo linea e poi inventando un rovescio vincente che lascia immobile il serbo. Sul 3-2 Fognini, Kecmanovic spara un diritto malamente in corridoio, Fabio mette la testa avanti e scappa via con un altro diritto straordinario, per il 5-3. Sul 6 punti a 3, arrivano tre match point per l’azzurro, ma non riesce a chiudere. Si gira di nuovo, 6 pari, con coraggio Fognini si butta avanti e strappa la quarta palla match. È quella buona, chiude in bellezza con un’altra accelerazione splendida, nel tripudio del Pietrangeli.

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