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Gioia Tsitsipas, prima finale a Roma

Nella terza semifinale Masters 1000 consecutiva contro Alexander Zverev, il greco si impone in rimonta e si conferma il giocatore con più successi ATP nel 2022.

Questo contenuto è stato pubblicato 2 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

I tifosi greci sugli spalti sono tra i pochi davvero divertiti durante Tsitsipas-Zverev. Dopo la semifinale a Monte-Carlo e Madrid, al Foro il duello non scalda il pubblico nonostante il pomeriggio d’estate anticipata. Il greco vince 46 63 63 e raggiunge così la quinta finale in carriera in un Masters 1000.

Il greco, numero 5 del mondo, imposta la partita con un obiettivo chiaro nei primi game, allontanare dal centro Zverev con i primi colpi nello scambio per poi attaccare in lungolinea: uno schema spesso e con elevata efficacia con il servizio carico da sinistra.

I due quasi non si guardano, che non ci sia proprio una reciproca simpatia è cosa nota. Anche se Zverev ha parlato di un rapporto sostanzialmente buono con il greco. Nessuno vuole concedere spazio di manovra all’altro, nessuno scopre le sue carte all’inizio: si va ai vantaggi in tre dei primi cinque game, ma con pochi colpi o punti capaci di scaldare il pubblico che riempie il Centrale.

Una palla corta mal eseguita e un po’ di sfortuna, risposta di Zverev corretta dal nastro, costano a Tsitsipas il primo break (3-4). Il tedesco, implacabile al servizio, non ha problemi e chiude il set con un ace. In dieci degli undici precedenti, chi ha vinto il primo parziale ha finito per aggiudicarsi il match. Stavolta non andrà così.

E’ una partita combattuta ma non bella, l’alternanza continua di scambi belli e di errori piuttosto banali non aiuta. Nel secondo set è Zverev a cedere per primo, intanto con la seconda di servizio, poi in termini di tenuta da dietro.

“Nel secondo set, ho perso il servizio troppo presto, e da quel momento lui ha iniziato a giocare molto meglio mentre il mio livello è calato molto – ha ammesso il tedesco in conferenza stampa -. Ho risposto molto meglio nel primo set che negli altri due, anche a causa della stanchezza. Sono arrivato in finale a Madrid, qui ho giocato partite lunghe. Non sono una macchina, è normale. Detto questo, Stefanos ha meritato di vincere. Ha giocato meglio di me nel secondo e nel terzo set”.

Da quel break subito nel secondo gioco del secondo set, la partita cambia fisionomia ma non migliora la qualità complessiva del gioco. Il terzo confronto stagionale fra i due, gli unici arrivati in semifinale in tutti i 1000 sul rosso del 2022, rimane il meno coinvolgente.

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