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Che giovedì al Foro: la grande abbuffata di grande tennis

Zverev, Swiatek, Sinner, Djokovic di giorno. Nadal di sera. Apertura cancelli della sessione serale alle ore 18:30. Il match Nadal-Shapovalov inizierà non prima di un’ora dal termine di Djokovic-Wawrinka

Questo contenuto è stato pubblicato 2 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

È il giorno della grande abbuffata negli Internazionali BNL d’Italia dei record, un’edizione in cui ieri è stato nuovamente battuto il primato assoluto di presenze per una singola giornata. È un giorno da leccarsi i baffi per gli appassionati, che possono gustarsi tutti gli ottavi di finale di singolare maschile e femminile.

Basta guardare il programma del campo Centrale per apprezzare la qualità del programma di un giovedì per grandi campioni. Torna in campo Jannik Sinner, ancora imbattuto nei derby contro gli azzurri nel circuito ATP. Contro Fabio Fognini, con cui ha stretto una bella amicizia a Torino al suo debutto nella nazionale di Coppa Davis lo scorso autunno, ha giocato e vinto il quarto in carriera. L’altoatesino affronta il serbo Filip Krajinovic, numero 54 del mondo, che ha dato una lezione di rovesci e continuità al russo Andrey Rublev, numero 7. Sinner l’ha già battuto in semifinale a Sofia l’anno scorso, prima di conquistare il secondo titolo consecutivo nel torneo che ha lanciato la sua carriera nel 2020.

Jannik Sinner (Getty Images)

Nel programma della sessione diurna anche un Djokovic-Wawrinka lievemente vintage, ma non ancora nostalgico. Lo svizzero, rivisto ieri in versione “Stanimal” contro Laslo Djere, connazionale di Nole n. 59 Atp, è numero 361 del mondo questa settimana. Anche lui ha firmato il suo primato, è infatti il giocatore con la più bassa classifica a raggiungere il terzo turno agli Internazionali BNL d’Italia dal 1995, dai tempi di Corrado Borroni, capace da numero 411 ATP di battere Il Principe Evgenij Kafelnikov e lo spagnolo Roberto Carretero, trascinato dal pubblico impazzito per i suoi capelli lunghi e il suo rovescio sorprendente.

La sfida tra Djokovic e Wawrinka, la 28ma della loro rivalità, ha già deciso un titolo al Foro Italico. Era il 2008 e Nole, allora numero 3 del mondo, vinse in tre set contro Stan che entrò comunque per la prima volta in Top 10. “Quando vengo qui io mi sento a casa” diceva allora. L’ha ripetuto anche dopo il successo all’esordio quest’anno contro Aslan Karatsev, dedicato poi a due tifosi speciali che dieci anni fa gli cantavano costantemente “Djokovic, uno di noi”.

Il programma è così denso, che tra Djokovic e Nadal ci sarà una pausa. I cancelli della sessione serale apriranno alle 18.30. Il match tra lo spagnolo e Shapovalov inizierà almeno un’ora dopo la fine di Djokovic-Wawrinka. Giusto il tempo di prepararsi a gustare un match che può fare scintille.

Rafael Nadal (Foto Giampiero Sposito)

Nel 2021 il canadese giocò proprio a Roma contro Rafa, una delle sue partite migliori di sempre sulla terra battuta, superficie che premia geometrie e pazienza, per questo poco idonea alle sue discontinue ispirazioni. Un anno fa il canadese arrivò per due volte a un punto dalla vittoria, Nadal si salvò al tiebreak del terzo set poi andò a vincere il suo decimo titolo agli Internazionali BNL d’Italia.

Oggi sul Centrale è di scena, come secondo match dalle 11, anche la campionessa in carica del torneo di singolare femminile, la numero 1 WTA Iga Swiatek che non perde dal torneo di Dubai. La polacca, grande tifosa di Rafa Nadal, ha vinto 24 partite di fila, settima serie più lunga nel circuito negli anni 2000, e i primi tre WTA 1000 della stagione (Doha, Indian Wells e Miami) come nessun’altra era mai riuscita a fare nella storia. Stavolta la sfiderà Victoria Azarenka, finalista a Roma nel 2013 nell’anno in cui Serena Williams sbaragliò la concorrenza trionfando dopo aver perso poco più di una decina di game in tutto il torneo. “Non ho mai avuto modo nemmeno di allenarmi con lei sulla terra rossa – ha detto la numero 1 del mondo -, ne parlerò con il mio coach perché non so come giocherà, come cambia il suo tennis dal cemento alla terra. Ha sicuramente tanta esperienza, devo essere pronta per contrastare la sua varietà”.

Iga Swiatek (Foto Giampiero Sposito)

Il programma di oggi è pieno di chicche anche sugli altri campi. I tifosi possono scoprire, se non hanno avuto modo di vederle da vicino, due delle sorprese di questa stagione: Jessica Pegula, che affronta la bielorussa Aryna Sabalenka, e la svizzera Jill Teichmann, finalista a Madrid, opposta alla kazaka Elena Rybakina. C’è il “Cenerentolo” Giron, tanto tenace quanto poco appariscente, contro un Felix Auger-Aliassime che all’esordio ha sfiancato Alejandro Davidovich-Fokina, finalista a Monte-Carlo, dopo tre ore di battaglia muscolare. Curioso anche il confronto fra lo statunitense Jenson Brooksby, completo e imprevedibile, e Casper Ruud, uno dei più solidi e schematici specialisti del rosso.

Senza dimenticare la rivincita del duello tra Cori Gauff, testa di serie numero 15, e Maria Sakkari, numero 4. Un anno fa, la teenager statunitense vinse 6-1 1-6 6-2. “La ammiro, è una grande atleta – ha detto ieri la greca -, e soprattutto una ragazza meravigliosa. Ed è la cosa più importante di tutte”. Non resta che gustarsi il grande spettacolo del tennis nel cuore di Roma, dove la passione si fa storia e la storia diventa emozione.

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