Questo contenuto è stato pubblicato 10 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.
La passione, quella vera, vive nei Ground. Nel passare da un campo all’altro per vedere quanti più incontri possibile ed “osservare” quel giovane talento di cui già si dicono meraviglie o assistere ad una sfida giocata fino all’ultimo punto. Anche se è soltanto un primo turno. E magari “rubare” qualche segreto a campioni e campionesse in allenamento (in occasione del torneo di quest’anno saranno inaugurati 3 nuovi campi che porteranno il totale complessivo a 14 di cui 6 proprio per gli allenamenti) e scoprire che lontano dai riflettori, a braccio sciolto, sono capaci di colpi ancora più incredibili.
Capita che per certe sessioni di allenamento – tipo quelle di Nadal, Federer o Djokovic e di Serena, Sharapova o Pennetta – le tribune siano ancora più affollate che per un match del torneo, con i fan a caccia dell’autografo o dello scatto insieme al loro idolo che testimoni “io c’ero”. Senza dimenticare che, con il biglietto “Ground”, è possibile accedere anche allo Stadio Pietrangeli – con le sue inconfondibili statue ed i suoi gradoni bianchi una location senza eguali al mondo – che negli ultimi anni è diventato il campo degli italiani: basti pensare alle due battaglie vittoriose di Seppi contro Isner e Wawrinka nel 2012.
Non solo tennis comunque. I giovani possessori dei biglietti “Ground” potranno infatti partecipare anche alla mostra-laboratorio “Playground”, che si svolgerà dal 9 al 16 maggio nella Casa delle Armi di Luigi Moretti (recentemente ristrutturata) trasformata in una palestra dell’arte nella quale bambini e ragazzi tra i 5 e 15 anni potranno disegnare, creare, costruire, inventare insieme ai quattro artisti, tra i protagonisti della nuova scena artistica internazionale, coinvolti nel progetto.
Quest’anno per evitare file eccessive è stato allestito uno sportello apposito per i “Ground” alla biglietteria del Foro Italico.
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