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HABEMUS RAFA: KOHLSCHREIBER KO
Revival Nadal. Torna e colpisce come ai vecchi tempi

Questo contenuto è stato pubblicato 8 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Non c’è credo tennistico che tenga: rivedere Rafael Nadal che scortica la pallina, di nuovo e per davvero, è una gioia. Una gioia per gli occhi, perché il suo tennis strano è innegabilmente e oggettivamente spettacolare; e un sollievo per la mente, perché non avere più questo fenomeno tra i contendenti per i titoli più importanti sarebbe triste.

Mette serenità vederlo giocare i punti chiave del suo debutto, contro l’insidia tedesca Kohlschreiber, con una fiducia nel suo rovescio che non si vedeva da almeno un paio d’anni. Philipp, che ha vinto il torneo di Monaco per la terza volta pochi giorni prima degli Internazionali BNL d’Italia, aveva tutte le carte in regola per creare molti più problemi a Nadal rispetto al 6-3 6-3 con cui si è invece chiuso il match. Ma il merito è dello spagnolo, che nel momento in cui la partita poteva diventare pericolosa ha ricorso alla sua arma meno nota, ma fondamentale. Nei successi più belli e importanti di Rafa, il suo rovescio è sempre stato componente tanto importante quanto poco appariscente: in questa umidissima serata romana, il modo in cui si è portato su ogni rovescio era una dichiarazione di guerra alla pallina. Sul 2 pari del 2° set, ha conquistato il break aprendosi il campo in incrociato e chiudendo in lungolinea, il suo classico schema, solo che allo specchio: ha usato il rovescio. Lo stesso è successo sul 3-3, quando Kohlschreiber ha trovato coraggio e controbreak: Rafa ha usato il suo lato destro per rimettergli la testa sott’acqua e riprendere in mano le redini di set e match. E infine il match point, una rasoiata in back che non è nemmeno lontana parente del colpo timido, di contenimento, che spesso è sintomo dei suoi malesseri fisici e psicologici. “La chiave è sempre il diritto lungolinea”, : “Lo sto giocando bene dall’inizio dell’anno. A momenti ho giocato meglio il rovescio del dritto in questa prima parte di stagione. (…) Stasera l’ho giocato bene lungolinea e l’ho giocato bene in cross”, dice Rafa a precisa domanda su quanto peso abbia il rovescio sul suo gioco, anche se ci tiene a sottolineare: “Il diritto lungolinea è la chiave”.

Il revival di Rafa è partito da Monte Carlo, il luogo dove tutti noi l’abbiamo conosciuto nel lontano 2003 e dove ha scritto parte della sua leggenda, è passato da Barcellona, e ora è arrivato a Roma. Il Foro Italico gli è amico, nonostante il pubblico del Foro Italico lo sia un po’ meno: qui ha vinto sette volte, molte delle quali regalando un grosso dispiacere ai romani, decisamente pro-Federer. L’età, l’umana fragilità vista nelle ultime stagioni, e qualche progresso nella nostra cultura sportiva potrebbero renderlo finalmente un eroe anche di questo luogo. Un luogo che, vale la pena ricordarlo, non è mai appartenuto a nessuno nella misura in cui appartiene a Rafa.

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