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HALEP FACILE, FUORI IVANOVIC E WOZNIACKI
Bouchard, Makarova e Suarez ok

Questo contenuto è stato pubblicato 9 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Ha più volte ribadito il suo amore per Roma Simona Halep, l’unica città che ama quasi come quella in cui è nata, Costanza. E’ stato a dir poco imperioso il debutto agli Internazionali BNl d’Italia della numero due del ranking mondiale: 63 60 ad Allison Riske sul Grandstand e via al terzo turno, dove dovrà vedersela con la statunitense Venus Williams, impostasi 64 63 sull’ucraina Elina Svitolina. Proprio al Foro Italico, due anni fa, Simona si mise in luce raggiungendo le semifinali, partendo dalle qualificazioni: sei match vinti di fila prima di andare a sbattere contro Serena. Quest’anno è arrivata a Roma con già tre titoli Wta all’attivo – Shenzen, Dubai ed Indian Wells (tutti sul cemento) – ma sulla terra ha fatto semifinale a Stoccarda, fermata dalla Wozniacki, e primo turno a Madrid, stoppata dalla Cornet.
“E’ normale che si parli della Williams e della Sharapova perché sono grandi campionesse che hanno vinto tanti titoli, io invece sono al vertice da un anno. Così posso pensare solo a quello che succede in campo – dichiara la 23enne di Costanza, semifinalista due anni fa partendo dalle qualificazioni – C’è una bella differenza tra la Halep di due anni fa e quella di oggi, ho più esperienza, ho fatto molti grandi tornei, adesso quando scendo in campo sono molto più a mio agio, affronto gli incontri come fossero la cosa più normale”.
Come sta la schiena?” Bene, non ho avuto più problemi, ho solo qualche piccola contrazione muscolare ma posso correre e giocare”.

Sul “Pietrangeli” inatteso ko per la serba Ana Ivanovic, settima testa di serie, sconfitta dopo una maratona di tre ore sotto il torrido sole romano dalla 21enne russa Daria Gavrilova (residente a Melbourne), una delle promosse dalle qualificazioni. La bella serba, semifinalista qui nel 2010 e lo scorso anno, ha ceduto per 57 76(2) 76(7): rocambolesco il tie-break decisivo con la Gavrilova che si è vista annullare tre match-point di fila (dal 6-3 al 6-6) prima di riuscire finalmente a chiudere alla quinta palla utile.

A fatica ma passa la russa Ekaterina Makarova, numero 8 del tabellone, che stoppa (46 63 61) la corsa della lucky loser francese Kristina Mladenovic, mentre tira un sospiro di sollievo la canadese Eugenie Bouchard, sesta favorita del seeding, alle prese con un periodo decisamente negativo, che si sbarazza con autorità (63 64) della kazaka Zarina Diyas. Sul Centrale finisce in due set la sfida tra ex number one con la bielorussa Victoria Azarenka, che si impone per 62 76(2) sulla canadese Caroline Wozniacki, quinta favorita del seeding. Per la 25enne di Minsk è il quarto successo di fila – il terzo in questa stagione -, senza concedere un set, sulla 24enne di Odense (nel bilancio complessivo ora Azarenka conduce per 6 a 4). Ora Vika negli ottavi incrocia la romena Irina-Camelia Behu, che con un periodico 63 ha estromesso la tedesca Angelique Kerber, n.9 del seeding.

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