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I ringraziamenti speciali di Binaghi per un’edizione da record

Il presidente della FIT nella conferenza stampa-consuntivo degli IBI22 sottolinea lo strepitoso successo della manifestazione. Persino le dichiarazioni del presidente del Coni, che ha cercato di spingere il Governo a prendere provvedimenti che avrebbero potuto mettere in discussione il futuro del torneo, hanno contribuito a far salire le vendite

Questo contenuto è stato pubblicato 2 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Ringrazia tutti Angelo Binaghi nella conferenza stampa a consuntivo degli Internazionali BNL d’Italia 2022, un’edizione record al successo della quale hanno contribuito in tanti. Ringrazia il Comune di Roma “per la promozione del torneo che è stata fatta in città, a mia memoria senza ha precedenti. Alcune delle stazioni più importanti della metropolitana sono state brandizzate come avviene nelle altre grandi capitali che ospitano grandi tornei”. Ringrazia giocatori e giocatrici “per il grande impegno e il grande attaccamento alla manifestazione”. Ringrazia gli spettatori “dai più piccoli, tanti ragazzini appassionati di tennis che sono venuti a Roma, ai grandi ministri che ci hanno onorato con la loro visita”. E ringrazia gli sponsor “anche se forse non hanno bisogno di ringraziamenti perché non li ho mai visti così contenti negli ultimi 20 anni”.

Gli IBI 22 hanno battuto il record assoluto di spettatori (230.277) e di incasso (16.070.331,89), battendo anche il record del 2019 (224.417 spettatori) e dando il via al clou della stagione: ”Sono il primo dei 5 grandi eventi che ci renderanno questo 2022 particolarmente intenso. Tra dieci giorni comincerà sempre al Foro Italico uno dei tornei di padel più importanti del mondo, alla sua prima edizione. Per non farci mancare nulla abbiamo chiesto di poter organizzare a Bologna uno dei gironi della delle Davis Cup Finals e poi ci saranno gli ormai classici appuntamenti che organizziamo insieme a Sport e Salute: le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals di Milano e Nitto Atp Finals di Torino”.

Internazionali BNL D’Italia 2022 Conferenza stampa di fine torneo: Angelo Binaghi e Vito Cozzoli (Foto Giampiero Sposito)

E c’è anche un ringraziamento speciale. Binaghi parla infatti di un involontario “effetto Malagò”, che ha fatto impennare la vendita delle biglietteria a pochi giorni dall’inizio del torneo: “Durante la conferenza stampa di presentazione del torneo comunicai una tendenza di aumento, rispetto al 2029, del 15%. Studiando i dati ci siamo accorti che una settimana dopo questa tendenza era salita al 23%. Analizzando la situazione ci siamo anche accorti che il merito involontario di quella crescita, che poi si è consolidata, è stato delle dichiarazioni del presidente del Coni, Malagò. Lo potremmo chiamare ‘effetto Malagò’. Prima aveva cercato di non far venire agli IBI il n.1 del mondo, Novak Djokovic. Poi, in quei giorni, non voleva che a giocare al Foro Italico ci fossero gli atleti russi e bielorussi, tra cui il n.2 del mondo Medvedev, il n.6 Rublev, e i vari Khachanov, Karatsev e molte delle giocatrici più forti del mondo. Ha detto: “Il tennis segua le indicazioni del CIO, dica no ai russi a Roma. Tutte le più importanti Federazioni internazionali, tranne la Federbasket, hanno accolto e seguito le indicazioni del CIO, solo il mondo del tennis si è stupito”.

“Quello che ha detto non è vero – prosegue Binaghi – noi rispettiamo esattamente le indicazioni che il CIO ha dato. In ragione dei rapporti contrattuali che abbiamo con l’Atp, e anche per problemi organizzativi (la logica del circuito è basata sul fatto che non ci debbano essere discriminazioni sulla partecipazione dei giocatori che, se ne hanno diritto per classifica possono giocare in tutti i tornei del mondo) per rispettare le indicazioni del CIO era sufficiente fare quello che immediatamente ITF, ATP e WTA hanno indicato con una circolare alla quale ci siamo attenuti. Il board dell’ITF ha sospeso Russia e Bielorussia da tutte le competizioni a squadre; sono stati cancellati tutti i tornei in Russia e Bielorussia e allo stesso tempo, come è successo anche a Roma, i giocatori russi e bielorussi sono stati autorizzati a giocare senza il nome della propria nazione e i colori della bandiera”.

“Quindi non è vero – ribadisce il Presidente della FIT – che il CIO aveva dato indicazioni differenti da quelle alle quali l’ITF, l’ATP e la WTA si stavano attenendo. E non è neanche vero che tutte le altre federazioni internazionali, sottolineo tutte, hanno seguito le indicazioni del CIO, cioè non far giocare i giocatori russi e bielorussi, tranne il tennis. Mentre Malagò faceva queste affermazioni l’Unione ciclistica internazionale permetteva di correre a russi e bielorussi, lo stesso dicasi per la Federazione automobilistica internazionale, o quella del basket. Per non parlare in casa nostra dei giocatori di calcio di serie A o le giocatrici della serie A del volley che continuavamo a giocare”.

“Inoltre il presidente del Coni ha chiesto al Governo di intervenire nell’autonomia dello sport, proprio lui che si è sempre lamentato che in passato il governo lo avesse fatto – racconta Binaghi – Ha cercato di indirizzare l’intervento del presidente Draghi e del governo verso una decisione che avrebbe gravemente e irreparabilmente danneggiato un grande patrimonio dello sport italiano, gli Internazionali BNL d’Italia. E visto anche il valore che oramai gli è riconosciuto (il torneo di Madrid che è della stessa categoria è stato acquistato nelle settimane scorse per 350 milioni di dollari, ndr) si tratta di un patrimonio dell’intero Paese, non solo dello sport italiano. Di sicuro sapeva anche lui, che è stato presidente degli Internazionali BNL d’Italia, che non far giocare russi e bielorussi avrebbe avuto una serie di conseguenze che potevano andare dallo sciopero dei giocatori alla possibile revoca definitiva della licenza. Addio agli Internazionali BNL d’Italia”.

“Devo dire grazie al premier Draghi – continua il presidente della Fit – e grazie al governo: per fortuna hanno capito tutto. Quaranta milioni di euro di fatturato, un indotto che è stato valutato da importanti advisor intorno a 150 milioni di euro, mezzo milione circa di tesserati non sono solo numeri. Far crescere il fatturato significa far crescere l’occupazione nostra e far crescere l’indotto generato sul territorio. Avere più spettatori significa maggior benessere per la collettività grazia a una sana educazione sportiva, avere più tesserati significa avere più lavoro per i club, per gli istruttori, per tutte le persone che lavorano in questi nostri 4000 circoli. Mi chiedo come sia possibile che colui che presiede l’Ente pubblico deputato allo sviluppo dello sport (e che queste cose le conosce perfettamente) non se ne interessi e addirittura possa dare una lettura distorta della decisione del CIO, capace di mettere in discussione l’esistenza stessa della manifestazione. La verità è che noi siamo colpevoli di esprimere nel modo più chiaro possibile il nostro pensiero, che è un pensiero di grande approvazione della riforma dello sport del 2018 e dell’operato di Sport e Salute. Noi siamo vittime della sua ossessione per Sport e Salute”.

Angelo Binaghi (Foto Giampiero Sposito)

“Noi che abbiamo rispettato la vera decisione del CIO – conclude Binaghi – insieme a Sport e Salute, e che abbiamo raggiunto, con russi e bielorussi in campo, il record storico della biglietteria, abbiamo deciso di devolvere l’1% dell’incasso alla Federazione Tennis Ucraina per sostenere i giovani tennisti, molti dei quali sono dovuti andare all’estero per continuare a giocare. Riteniamo che il CIO apprezzerà questa nostra iniziativa forse anche più delle interviste del presidente Malagò. Nel frattempo ci appelliamo al Governo ma non per chiedere soldi. Vogliamo continuare a gestire questa manifestazione senza contributi economici. Chiediamo al Governo solo di poter continuare a operare per creare sviluppo, con gli Internazionali BNL d’Italia nel tennis, nel padel, nell’indotto, nel rispetto di tutte le regole e nel rispetto del CONI ma senza interferenze esterne e soprattutto mantenendo il sacrosanto diritto, suffragato dai fatti, di esprimere il nostro pensiero sulla bontà della riforma dello sport del 2018 e dell’operato di Sport e Salute”.

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