
Questo contenuto è stato pubblicato 3 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.
Il presidente Angelo Binaghi ha così commentato l’intervento del ministro Vincenzo Spadafora: “E’ stata una decisione che non riguarderà solo il tennis. Ringrazio il ministro Spadafora anche a nome di tutto lo sport italiano perché questo coraggioso e intelligente intervento aiuterà ed aprirà la strada al pubblico in tutti gli altri sport all’aperto. Siamo commossi da questa risposta. Grazie alla responsabilità che si è preso, il ministro è riuscito a dare finalmente una logica e una interpretazione intelligente del decreto legge e degli indirizzi del comitato tecnico scientifico. Sono contento e fiero di aver combattuto una battaglia giusta e di aver trovato nel ministro Spadafora una persona che ha avuto l’onestà intellettuale di capire l’ingiustizia e l’assurdità di una decisone di cui noi e le grandi manifestazioni eravamo vittime. Con una discriminazione rispetto alle manifestazioni più piccole, o di certe regioni rispetto ad altre, che ha penalizzato centinaia di migliaia di appassionati di tutti gli sport. E’ stata sanata una ingiustizia”.Ha aggiunto il presidente FIT: “Viviamo in un Paese in cui ci sono organismi che dovrebbero essere collegati meglio per poter prendere decisioni per il bene di tutti. Non è possibile che a Bologna dove l’epidemia è più grossa ci siano 1500 persone al chiuso per il basket (…bravo il mio amico Petrucci che ci riesce), e qua in uno stadio da diecimila persone all’aperto non potesse entrare nessuno. In che paese viviamo?”.
E’ chiaro anche il riferimento di Binaghi al Coni: “Siamo orgogliosi di aver fatto più noi arrabbiandoci in conferenza stampa, di chi oggi parla di mille altre questioni che allo sport italiano non interessano. E dovrebbe invece difendere lo sport italiano. Invece sentiamo parlare della Scuola dello Sport o dell’Istituto di Medicina o di altre cose che la gente nemmeno sa bene che cosa sono”.
Binaghi ha spiegato le delicate modalità di accesso per i tremila fortunati totali che potranno assistere alle tre sessioni finali del torneo: “Lo Stato ci avvisa due giorni prime e ci avvisa che dobbiamo istituire una commissione di vigilanza e sottometterci a mille questioni burocratiche. Perché se la si fa ad inviti, la manifestazione è privata e non devi fare commissione né niente, se invito mille miei amici non ho problemi burocratici né i costi che la commissione di vigilanza impone. Se fai entrare, come vogliamo noi, i nostri appassionati che hanno comprato il biglietto un anno prima, e che avevano il posto per le semifinali o le finali, sei soggetto a una serie di adempimenti burocratici che ci creano ansia, costi e il rischio di sbagliare. Cercheremo di sbagliare il meno possibile. Crediamo di dover privilegiare chi ha acquistato il biglietto, e tra questi anche gli abbonati. Ora bisogna correre: avevamo venduto circa seimila biglietti per ogni sessione di domenica e lunedì e ne faremo entrare mille per ognuna delle tre sessioni. La selezione avverrà temporalmente. Si parte alle 15 di oggi, i primi 1000 che confermano la presenza via mail entreranno. Per gli abbonati stessa cosa: troveremo un meccanismo per scorporare dal valore dell’abbonamento il prezzo del biglietto”.
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