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Internazionali BNL d’Italia 2022, primato di pubblico e di incassi

Superato il record di spettatori paganti e ricavi da biglietteria per un evento sportivo a cadenza annuale in Italia, ha detto il presidente FIT Angelo Binaghi nella conferenza stampa conclusiva del torneo

Questo contenuto è stato pubblicato 2 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Dopo due anni di pandemia, gli italiani e non solo hanno voglia di sport, ma bisogno di partecipazione, desiderio di ripartire. Gli Internazionali Bnl d’Italia testimoniano con i fatti e con i numeri quanto questi bisogni siano forti, sentiti e allo stesso tempo soddisfatti al Foro Italico. Sono state 230.277 le presenze degli spettatori paganti agli Internazionali BNL d’Italia 2022, record del torneo. Superato il dato del 2019, quando erano stati in totale 224.417. L’incasso finale è stato di 16.070.331,89 euro. 

“A noi risulta il più grande risultato nella storia di manifestazioni sportive a ricorrenza annuale nel nostro Paese”, ha detto il presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi, nella conferenza stampa conclusiva della 79esima edizione del torneo.

Binaghi ha sottolineato come gli Internazionali BNL d’Italia 2022, per quanto riguarda numero di spettatori paganti complessivi e ricavi da biglietteria, abbiano superato anche i dati omologhi dell’edizione 2019 del Gran Premio di Monza di Formula 1, che aveva attirato 155.230 spettatori per un incasso di 15,6 milioni. Fino a questo momento, il record per un evento sportivo singolo a cadenza annuale in Italia. “Ma c’è una differenza fra noi e loro. Noi non utilizziamo un euro di contributi pubblici”, ha voluto rimarcare il presidente della Federazione Italiana Tennis.

Gli incassi della biglietteria hanno già superato i 16 milioni di euro nel 2022, con un aumento del 875% rispetto al 2004 (1.645.181 milioni). “La tendenza del grafico continua ad essere in crescita, se escludiamo le due anomalie del 2020 e del 2021”, ovvero gli anni della pandemia in cui si è giocato con forti restrizioni dovute all’applicazione dei protocolli sanitari anti Covid.

Nei ricavi da biglietteria, ha spiegato poi rispondendo alle domande dei giornalisti, incidono anche i prezzi dei biglietti. Ogni spettatore paga in media 69,50 euro, ha detto Binaghi, “un prezzo medio ragionevole tenuto conto che si tratta di uno spettacolo di altissimo livello che occupa gran parte della giornata. C’è poi anche una scelta strategica. Abbiamo esperienza ormai per analizzare la tipologia degli spettatori che varia sia in base alle giornate, sia nel tempo. Sono diversi gli spettatori che comprano i biglietti in anticipo da quelli che lo acquistano negli ultimi giorni. I primi sono i nostri tesserati, gli appassionati che fanno del tennis una questione di vita. I secondi lo comprano se c’è bel tempo, se gioca Nadal, se leggono che tutto va bene: sono quelli che vengono a vedere uno spettacolo. Noi crediamo che i primi debbano avere una gestione più agevolata ed economica nell’acquisto dei biglietti. Tra di loro c’è un’altra categoria per noi molto privilegiata, e sono i bambini delle scuole SAT e delle scuole dell’obbligo per i quali questa è un’importante occasione di educazione sportiva. La chiamo ‘operazione Robin Hood’. Chi compra i biglietti all’ultimo paga di più, ma deve essere orgoglioso perché deve essere consapevole che il suo biglietto ci permette di non far pagare quasi niente ai bambini e contribuisce alla loro crescita armonica”.

Complessivamente, ha spiegato Binaghi, il fatturato degli Internazionali BNL d’Italia “supera i 40 milioni di euro”, e sarà interamente destinato alla realizzazione di campi da tennis e da padel nei comuni in cui ancora non ci sono. “Dove c’è un’impennata è nel fatturato della Federazione: qui puntiamo a raggiungere i 150 milioni di euro. Stiamo diventando un colosso”, ha detto con orgoglio il presidente della FIT.

Non è mancato un riferimento al valore del torneo per la città, ovvero all’indotto che l’evento genera per il territorio. Binaghi ha sottolineato un aspetto in particolare: “Gli hotel di Roma sono pieni al 90%, in gran parte di turisti stranieri – ha detto – si tratta di un turismo di qualità, con un’ottima capacità di spesa”.

In prospettiva, i margini di crescita non mancano. Due le possibili soluzioni che il presidente Binaghi ipotizza: “La prima è l’allargamento fisico, che contrasta con l’olografia e con la storia perché ai margini del Foro Italico c’è una grande piscina monumentale. Oppure con l’allargamento temporale”, ovvero la possibilità di diluire il torneo su quindici giorni. Il tema è già all’ordine del giorno. Il presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi, ha spiegato sempre Binaghi, “è riuscito ad ottenere tutti i più importanti via libera da tutti gli stakeholder. Resta da mettere d’accordo ATP e ATP Media, credo che il problema sia la questione dei diritti dei 250 e dei 500”. Tornei che sarebbero penalizzati dall’estensione dei principali Masters 1000 in calendario.

“Si deve decidere al prossimo Roland Garros, è l’ultimo momento disponibile. Ho detto a Palmieri che la nostra posizione è chiara: bando alle ciance, noi dobbiamo avere gli Internazionali BNL d’Italia su due settimane già dal 2023, costi quel che costi – ha detto Binaghi – Questo consentirebbe di diluire la presenza di queste centinaia di migliaia di spettatori su più giorni, e magari di far pagare anche meno”.

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