
Questo contenuto è stato pubblicato 2 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.
Quando si parla di Ons Jabeur non c’è mai nulla di convenzionale. La tunisina torna per la terza volta a Roma dopo aver conquistato il suo primo 1000 sulla terra di Madrid e pensa in grande dopo aver raggiunto la maturità. 27 anni, numero 7 della classifica WTA (prima top-10 di tutti i tempi del mondo arabo), non c’è “Centrale” nel circuito maggiore sul quale non abbia regalato magie. Intelligente in campo e brillante fuori, le colleghe per lei continuano a spendere soltanto belle parole. Nella speranza di raggiungere una delle sue maledette palle corte…
“Amo l’Italia – le sue prime parole al Foro Italico – e sono felicissima di essere qui. Cercherò di ripetere tutto quello che ho fatto in Spagna, a partire dall’outfit nelle conferenze stampa (ride, ndr.). Scherzi a parte, per me è stupendo tornare a Roma. Tutto è fantastico in questo posto. Spero di aver recuperato a dovere e di essere pronta per la prima partita”.
Da Madrid agli Internazionali BNL d’Italia, senza tempo per festeggiare. “La maggior parte del tempo l’ho trascorso con i giornalisti, mi sono concessa giusto una sera spensierata con mio marito. La sensazione è che debba ancora metabolizzare quanto accaduto pochi giorni fa, è successo tutto così velocemente. So bene che non devo farmi sopraffare dalle emozioni ma allo stesso tempo mi sarebbe piaciuto godermi di più un trofeo così importante. È bello che la gente mi voglia bene e le colleghe mi stimino per come sono. Adoro da morire gli abbracci e in questi giorni ne ho ricevuti tanti”.
Quello che la tunisina è capace di fare in campo è sotto gli occhi di tutti. Variazioni, cambi di ritmo e fiammate improvvise: difficile trovare un repertorio così ricco nel circuito. “Ho iniziato a giocare in questo modo quando ero piccola – ammette Jabeur – e fortunatamente ho sempre potuto fare come volevo, senza alcuna restrizione da parte dell’allenatore. Alla fine il gioco riflette sempre la personalità e io sono una a cui non piace la routine. Quando riesco ad esprimere tutte le mie potenzialità mi diverto tantissimo”.
Dopo il primo 1000, la numero 7 del mondo punta al bersaglio grosso: uno Slam. “Un grande obiettivo per me è il Roland Garros. Ho avuto modo di imparare nel tempo che i veri campioni sanno gestire al meglio le settimane che precedono il torneo parigino, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Il viaggio, come mi piace ricordare sempre, si fa un passo alla volta. Madrid mi ha dato tanta fiducia e sentire le persone citare il mio nome tra le papabili vincitrici di un Major è una cosa nuova per me. In carriera ho fatto più fatica a convincere me stessa che gli altri, adesso so bloccare le energie negative”.
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