Questo contenuto è stato pubblicato 12 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Si ferma agli ottavi di finale la corsa di Jannik Sinner agli 80esimi Internazionali BNL d’Italia. Il numero 1 azzurro, partito come ottavo favorito del Masters 1000 romano, ha ceduto in rimonta all’argentino Francisco Cerundolo.

La testa di serie numero 24, che con questa ha vinto la terza partita su cinque in stagione contro giocatori i top-10, si è imposto 67(3) 62 62 e nel prossimo turno si giocherà un posto in semifinale con il norvegese Casper Ruud, quarta forza del seeding che nel suo incontro ha battuto 61 63 Laslo Djere. Il numero 31 del ranking ha così battuto Sinner per la seconda volta in quattro tentativi, la prima completando il match dopo il ritiro dell’altoatesino a Miami nel 2022 ovvero l’altro torneo ‘1000’ in cui il tennista di Buenos Aires ha raggiunto i quarti di finale (risultato poi bissato in questa stagione). Cerundolo è inoltre il primo argentino ad arrivare a questo punto del torneo romano da Federico Delbonis nel 2021.

Sinner parte forte e strappa immediatamente il servizio all’argentino al termine di un game già lungo nove minuti. Cerundolo non ci sta e prova subito a riequilibrare il punteggio conquistando due palle break e sulla seconda è fenomenale l’azzurro, spinto ben fuori dal campo, a fare un passo con una frazione di secondo in anticipo e tracciare un lungolinea di rovescio che manda subito in estasi il Campo Centrale.

La testa di serie numero 24 però continua a mettere pressione all’altoatesino e tornando a prendere in mano lo scambio, a differenza di quanto fatto nei primi due giochi, recupera lo svantaggio nel quarto game. Dopo un momento transitorio di equilibrio, in cui Sinner sembra soffrire leggermente di più l’aggressività dell’avversario, l’azzurro si risveglia improvvisamente e si porta a servire per il set sul 6-5. Inizia ad emergere in questo momento la non perfetta condizione fisica del 21enne, che deve rimandare al tie-break la conquista del primo set.

“Anche quando ho vinto il primo non mi sono sentito come volevo in campo – ha dichiarato Sinner nella conferenza stampa dopo la sconfitta -, lui era più in comando di me soprattutto con il diritto e la partita che ha giocato è stata ottima. Speravo di farlo muovere di più però quando lo facevo perdevo il punto e anche il rovescio lungolinea, che normalmente uso di più oggi, non è stata una soluzione mentre sarebbe potuta essere una chiave della partita”. Rientrato in campo, l’altoatesino ha iniziato a palesare sempre più le sue difficoltà non riuscendo a prendere in mano gli scambi come ad inizio partita. Cerundolo non si fa pregare e comandando con il diritto si porta rapidamente avanti 3-0, perdendo uno dei due break nel quarto gioco ma recuperandolo subito per andare a servire per il parziale sul 5-2.

Il 24enne di Buenos capisce che l’occasione per battere sul Campo Centrale il numero 1 d’Italia, nonché uno dei principali favoriti per il successo finale, è imperdibile e strappa nuovamente il servizio al classe 2001 in apertura di terzo set. Non riuscendo a trovare le contromisure al gioco di Cerundolo, un visibilmente provato sia fisicamente sia psicologicamente Sinner molla gli ormeggi e saluta il Foro Italico tra gli applausi del pubblico, che per ammissione dell’azzurro stesso lo ha aiutato molto nelle partite fin qui giocate.

“Questo era il mio 100% di oggi – ha aggiunto dopo la partita Sinner -, non ho giocato a tennis come speravo e fisicamente non mi sono sentito come volevo. È una giornata tosta perché ci tenevo tanto a fare bene qui perciò è un peccato aver avuto una partita storta proprio a Roma. Fisicamente credo di essere molto allenato, purtroppo ci sono anche giornate in cui uno non si sente benissimo e oggi è stato così. L’assenza di Vagnozzi oggi? Negli ultimi due giorni non si è sentito bene e anche stanotte si è sentito male, forse ha mangiato qualcosa che gli è rimasto sullo stomaco. Peccato perché sono molto legato a lui e quando inizi un torneo con determinate persone non averle è qualcosa che puoi subire”.