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KAROLINA “MIRACOLATA” DA ROMA
“Sì, il mio tennis può funzionare anche a Parigi”

Questo contenuto è stato pubblicato 5 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Che cosa c’è di più bello che alzare uno dei trofei più prestigiosi del tour senza che nessuno ti avesse collocato tra le favorite? Ebbene, per rispondere basta il sorriso luminoso di Karolina Pliskova. Lei c’è appena riuscita a Roma, conquistando gli Internazionali BNL d’Italia al termine di una cavalcata trionfale in crescendo, un successo che lunedì le consentirà di accomodarsi sulla seconda poltrona del ranking mondiale.

PLISKOVA: “UN MIRACOLO, NESSUNO MI DAVA CHANCE” – “E’ una sensazione fantastica, soprattutto perché nessuno mi dava davvero chance per questo torneo, io per prima” – riconosce la 27enne di Louny, con il trofeo appena vinto in bella mostra accanto a sé, dopo il tradizionale foto-shooting nei luoghi simbolo del parco del Foro Italico – Prima dell’inizio non ero molto fiduciosa, non pensavo minimamente alla finale. Ed ero felice di ciascun singolo match che potevo giocare. Anche perché non avevo mai giocato bene prima in questo torneo, dove pensavo che le condizioni fossero lente, e non avevo disputato in questa stagione tanti incontri sulla terra, che è la chiave per me per sentirmi a mio agio e positiva. Dunque quel che è accaduto è una sorta di miracolo per me”.

“CON CONCHITA STIAMO LAVORANDO SU ALCUNE COSE PER LA TERRA” – A maggior ragione considerando che solo qualche settimana fa la ceca aveva dovuto dare forfait al torneo di casa di Praga per via di un virus che la debilitava già da un po’. Invece Pliskova in riva al Tevere ha messo in bacheca il 13esimo titolo WTA, seguendo i preziosi suggerimenti di Conchita Martinez, capace di iscrivere per quattro volte il suo nome nell’albo d’oro. “E’ difficile indicare come si vince un torneo…” – la battuta di Karolina – “Scherzi a parte, stiamo provando a lavorare su alcune cose non solo per questo torneo ma per la stagione su terra, superficie che lei ama e sa esattamente quel che dovrei fare. Piccole differenze rispetto al cemento: il modo di muoversi, mettere più top spin nei colpi, usare la smorzata e variare il servizio, ricorrendo a diverse opzioni. Conchita ama questo torneo e penso che abbia persino pregato che io vincessi la finale oggi. Adesso posso contare su una squadra sufficientemente completa. Però tutto comincia dal mio tennis, e quello è il punto fondamentale. E se mi sento bene fisicamente e mentalmente diventa meno determinante chi c’è accanto a me nel poter conquistare tornei”. A proposito di coach, non sono tante le tenniste nel circuito in rosa ad avere al loro fianco una ex giocatrice e non un tecnico uomo. “Personalmente è importante l’esperienza che possono avere di Slam e grandi tornei, proprio come Conchita, che dunque può aiutarmi, a differenza di altri allenatori che non hanno mai affrontato sfide del genere e quindi è complicato parlare con loro di questo. Ho accanto le persone giuste come esperienza e capacità per aiutarmi, ed è ciò a cui punto, non mi interessa se sono uomini o donne”.

“A PARIGI CON LA CONVINZIONE DI POTER FARE BENE” – Dopo questa affermazione cambiano anche le prospettive in vista del Roland Garros, dove la nuova regina di Roma punta a ritagliarsi un ruolo da protagonista. “Devo andare con la convinzione di poter vincere Parigi e anche che il mio tennis sia adatto alla terra. Voglio mettere il 100% e darmi la possibilità di arrivare in fondo al torneo. Ovviamente si deve partire dal primo match, dove puoi trovare avversari forti. E il fatto di aver vinto qui non significa che andrò avanti a Parigi, dove ci sono sette partite da vincere, ovvero due in più che qui. In ogni caso si è trattato di un buon inizio. Le giocatrici da battere al Roland Garros? Per me rimane Simona Halep, perché è una lottatrice e conta poco se ancora non sta giocando al massimo, è durissima da battere perché non ti regala niente e sulla terra è doppiamente complicato metterla sotto. E naturalmente ci sarà al via anche Serena Williams. Non sappiamo in quali condizioni di forma arriverà all’appuntamento, tuttavia ha talmente tanta esperienza e potenza che per me sarà tre le principali pretendenti alla vittoria finale”, il giudizio di Karolina. Chissà se dopo il trionfo sulla terra capitolina, adesso, qualcuno la indicherà tra le favorite per lo Slam sul “rosso”.

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