Questo contenuto è stato pubblicato 9 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Sul rosso ha vinto a Barcellona e pochi giorni fa ha raggiunto la semifinale nel Master 1000 di Madrid. Insomma Kei Nishikori è uno dei protagonisti più attesi anche all’edizione 2015 degli Internazionali BNL d’Italia, dove è quinta testa di serie e pare in grado di tener testa ai migliori del circuito, anche in prospettiva del Roland Garros. Intanto il 25enne giapponese, in attesa di scendere in campo al Foro Italico, si è presentato davanti a taccuini e telecamere nella sala conferenze del Centrale.
“So di non aver fatto bene la scorsa stagione a causa dell’infortunio che mi ha tenuto a lungo fuori dai tornei – dice il tennista seguito da Michael Chang -. Questa settimana per me è importante perché devo cercare di mantenere quella fiducia col gioco che pian piano sto cercando di recuperare, anche se la settimana scorsa ho colto una semifinale sulla terra, giocando un buon tennis. Sono abbastanza fiducioso di poter fare bene anche qui”.

Quindi il discorso si sposta sugli altri big, a cominciare da Andy Murray, che lo ha fermato pochi giorni fa nella capitale spagnola, dove poi lo scozzese ha alzato il trofeo.
“Ho visto Andy veramente molto aggressivo e colpire potente – il giudizio di Nishikori – E’ un tennista veramente solido, dotato di un gran servizio e di buoni fondamentali: è sempre durissimo da affrontare, anche perché ti concede pochissime chance. Chi vedo favorito a Parigi? Tutti i top player hanno chance di vincere il Roland Garros. Naturalmente il favorito resta Djokovic, sta giocando in modo fantastico quest’anno, ma hanno buone possibilità anche Berdych, Murray, Nadal e ovviamente il discorso vale anche per me”.

I giornalisti domandano al nipponico se preferisce la terra o il veloce dove ha colto fin qui risultati più importanti…

“Mi piacciono entrambi. In generale preferisco il veloce perché su questo tipo di superficie la palla ha un rimbalzo più regolare. Ma la terra ha altri vantaggi e comunque un giocatore di alto livello deve sapersi adattare a tutto. Non è tanto un discorso di preferenza alla superficie, ma di fiducia nei propri mezzi e approccio alla partita”.

Shuzo Matsuoka ha detto che sei meglio di Djokovic. Sei d’accordo con il tuo connazionale?

“Beh insomma, non proprio. Credo di aver ridotto molto il gap da Novak e di essermi avvicinato al suo livello, ma lui viene da una stagione dove ha giocato un tennis fenomenale e credo che ancora rimanga di un altro livello rispetto a tutti gli altri”.

E di Rafa Nadal, l’unico che non hai citato prima, che cosa ci dici, anche in vista del Roland Garros?

“Sta tornando ai suoi livelli, questo è certo. Lui è sempre il numero uno sulla terra rossa, penso che a Roma possa anche esprimersi meglio di come ha giocato a Madrid. La sua palla resta una delle più pesanti del circuito, è un giocatore molto forte”.