
Questo contenuto è stato pubblicato 9 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.
L’umore è sotto i tacchi, e non potrebbe essere altrimenti per Fabio Fognini. La delusione per la prematura uscita al Foro è difficile da mangiare giù. Il pubblico durante tutta la partita ha cercato di sostenerlo, poi alla fine sono arrivati i fischi. “Cosa non ha funzionato oggi? Ha tirato tutto dentro e io non ho giocato certamente la mia miglior partita. C’è da dare meriti a lui. Ha giocato meglio di me”.
Se non altro il numero uno azzurro è riuscito a non perdere le staffe: “Beh, se tiro la racchetta per terra è perché tiro la racchetta per terra. Se prendo un warning è perché è il solito Fognini. Almeno questa volta potrete dire che sono stato bravo … a parte la sconfitta. Per il resto, l’ho cercato a modo mio (il miglior Fognini, ndr) perché era una partita difficile. Ha giocato per un’ora ad un’intensità notevole e con questi avversari devi cercare di giocare più punti possibili e allungare lo scambio. Gente così se prende il largo fa male ovviamente. Alla fine era tutto in discesa per lui”.
Perdere a Roma, forse, fa più male: “A me girano le scatole sempre quando perdo, dovunque mi trovi. Però io sono portato a guardare le cose in termini positivi e adesso viene il torneo più importante (Roland Garros, ndr). Da una parte avrò più tempo per prepararlo al meglio, e magari ritirare un po’ su la mia condizione fisica che dopo Montecarlo si è abbassata parecchio. Dall’altra parte mi fa male perché siamo a Roma. Lo dico e lo confermo”.
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