
Sprizza felicità Elisabetta Cocciaretto, questa prima vittoria romana vuole godersela fino in fondo. Ha iniziato a saltare e sorridere dopo il match-point invitando il pubblico del “Pietrangeli” ad applaudirla, ed un’ora buona dopo la fine del match sta ancora sorridendo. “E’ stata un’emozione incredibile – racconta con gli occhi che le brillano – ho sempre sognato di giocare sul ‘Pietrangeli’, un campo dove senti davvero il sostegno del pubblico”.
E ce n’era tanto a sostenere la 22enne di Fermo impegnata a prendere a pallate una Lauren Davis non in condizioni ottimali ma che comunque nel primo set qualche problema lo ha creato. Elisabetta però già guarda avanti, alla prossima avversaria che è la russa Anastasia Potapova, che affronterà giovedì sempre sul “Pietrangeli”. “L’ho battuta a Guadalajara lo scorso autunno in altura e sul cemento: condizioni molto diverse rispetto a qui. Lei sta giocando molto bene (tra l’altro semifinalista sulla terra indoor di Stoccarda; ndr), ci conosciamo fin da quando eravamo piccole e non sarà una partita facile. Ma non vedo l’ora di giocarla perché ho voglia di scendere di nuovo in campo davanti a questo pubblico”.
That first Rome win feeling 🥳❤️
— Internazionali BNL d'Italia (@InteBNLdItalia) May 10, 2023
Elisabetta Cocciaretto jumps into the second round after defeating Lauren Davis 6-3 6-0#IBI23 | @WTA pic.twitter.com/SSwysN3Hfl
Anche la marchigiana, come quasi tutte le azzurre, non è una ‘valchiria’ ma questo non la rende di certo meno pericolosa. “Noi italiane non siamo altissime o muscolosissime ma i nostri allenatori hanno saputo come insegnarci a sfruttare altre caratteristiche poter essere competitive come la rapidità negli spostamenti ola varietà dei colpi”.
Il primo ricordo romano di Elisabetta è legato già al tennis giocato: “Non sono mai venuta al Foro Italico a vedere giocare i campioni. La mia prima volta agli Internazionali è stata quando ho giocato le pre-qualificazioni del 2019: non ero tra le favorite eppure le vinsi conquistando la wild card per il tabellone principale. Una soddisfazione incredibile perché non me l’aspettavo”.

Spesso i giocatori e le giocatrici italiane affermano che a Roma avvertono un carico di pressione supplementare. Ma per Cocciaretto non è proprio così: “La pressione c’è ma c’è anche il sostegno di tanta gente ed è bellissimo perché non è che succede tutto l’anno. Dove posso arrivare? Non lo so, ma so che me la voglio godere fino in fondo”.
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