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LA GIOIA DI RAFA
“È fantastico vincere ancora qui”

Questo contenuto è stato pubblicato 5 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

C’è tutta la gioia di Rafa nello stringere forte forte il trofeo di Roma. Nel baciare quella coppa con gli occhi velati di commozione. Perché ti puoi anche chiamare Nadal, puoi anche aver trionfato 11 volte al Roland Garros, ti possono anche definire il “signore della terra”, ma se non hai vinto ancora un titolo in stagione dopo averne giocati tre sull’amata superficie, qualche dubbio nel cervello devi avercelo per forza. Perché è vero che ti hanno battuto Fognini (Monte-Carlo), Thiem (Barcellona) e Tsitsipas (Madrid), non proprio gli ultimi arrivati e comunque sempre in semifinale, ma è altrettanto vero che in questo 2019 hai già perso più partite sul “rosso” che nelle due stagioni precedenti messe insieme. Senza dimenticare poi che gli anni passano e le 33 primavere si avvicinano. Tutti questi pensieri si sono dissolti in un attimo quando la rete ha fermato l’ultima volée di Nole. Bastava vedere la faccia di Rafa, contento come una Pasqua.

”Ho giocato bene, nel complesso ho fatto un gran match” – racconta un Nadal stranamente serio -. ”Il primo set l’ho giocato ad un livello incredibile, anche il secondo ma ho perso molte occasioni per chiudere il match e quando questo accade contro un giocatore come Djokovic è un problema. Ad ogni modo nel terzo set sono ripartito bene e questo ha fatto la differenza. Il livello della partita è stato alto e sono contento di questo”. Nadal ha anche ritoccato un po’ di record: quello dei trofei a Roma, diventati 9, quello dei titoli sulla terra saliti a 58 (degli 81 complessivi) e quello dei successi Masters 1000, che ora sono 34.

Ma per Rafa il successo al Foro Italico rappresenta anche altro: ”Roma è uno dei tornei più importanti della stagione: è parte della storia del tennis ed è parte della mia storia” – sottolinea -: ”essere riuscito ancora a vincere qui è una sensazione incredibile, indipendentemente dal fatto che sia il primo successo di questo 2019. Dopo lo stop di Indian Wells per il problema al ginocchio ho continuato a lavorare giorno dopo giorno. A Montecarlo non ero preparato al meglio ed al primo turno di Barcellona ho disputato forse il mio match peggiore in carriera sulla terra: poi in semifinale contro Dominic ho giocato bene ma ho perso. A Madrid le condizioni non sono mai ottimali per me però ho disputato un paio di buone partite. Ma è qui a Roma che ho capito che stavo giocando sempre meglio, che ero a posto fisicamente e che avevo la giusta energia, anche se non ero ancora riuscito a vincere un torneo”. Con il successo romano il maiorchino è tornato in pole position per il Roland Garros che scatta tra sette giorni: Parigi? Per ora non voglio pensarci e godermi semplicemente questo momento”. Il “signore della terra” è tornato.

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