
Questo contenuto è stato pubblicato 6 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.
E’ un Andy Murray visibilmente – e comprensibilmente abbacchiato quello che si presenta in sala conferenze dopo la sconfitta con Fabio Fognini.
“Il mio avversario ha cominciato il match in modo molto convincente e io non sono riuscito a fare abbastanza per contrastarlo – ammette lo scozzese numero 1 del mondo – “Ci sono tante cose che avrei potuto fare meglio, in particolare non sono riuscito a sfruttare le occasioni che mi ero procurato nel secondo set. Lui giocava con grande anticipo, spingendo la palla vicino alle linee e comandando gli scambi. Non sto giocando il mio miglior tennis, certo, ma non credo che dipenda dall’aver raggiunto la prima posizione nel ranking. A Monte-Carlo e Barcellona mi ero sentito meglio sul campo, invece nelle ultime due settimane in particolare come spostamenti non sono al top e questo sulla terra può rappresentare un handicap, specie con un giocatore di talento come Fabio, capace di variazioni di ritmo e di efficaci smorzate. Come mi approccio al Roland Garros? Domani mattina tornerò a casa, mi allenerò duro per qualche giorno e poi lunedì o martedì mi sposterò a Parigi, facendo tutto il possibile per preparare nel migliore dei modi il secondo Slam della stagione”.
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