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L’effetto-Pietrangeli esalta Cecchinato e travolge Zeppieri. Nardi e Passaro k.o.

Il siciliano, n. 83 del mondo, si fa trascinare dal pubblico per battere lo statunitense McDonald, n.55. Il 21enne di Latina invece rimonta un set al tedesco Altmaier ma si smarrisce al terzo in mezzo ai cori e agli incitamenti dei 3000 tifosi che affollano lo spettacolare stadio intitolato a Nicola Pietrangeli

Questo contenuto è stato pubblicato 12 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Marco Cecchinato avanza trascinato dalla folla appassionata che gremisce i gradoni di marmo bianco del Campo Pietrangeli, spesso teatro di grandi imprese dei giocatori italiani. Batte in due set lo statunitense Mackenzie McDonald (6-3 7-5). Con la prima vittoria di giornata di un tennista azzurro il semifinalista di Roland Garros 2018 si proietta al secondo turno, dove lo aspetta lo spagnolo Roberto Bautista Agut.

L’effetto-Pietrangeli però qualche volta può funzionare al contrario: Giulio Zeppieri, 21 anni di Latina, n.120 del ranking ATP, tra le più brillanti speranze italiane un’ora un paio d’ore prima si era perso tra gli incitamenti dei 3.000 appassionati che hanno riempito completamente lo stadio intitolato a Nicola Pietrangeli e tifato per lui da primo all’ultimo punto. Lo avevano sostenuto a gran voce quando faticava a trovare il filo del suo tennis originale e mancino e perdeva il primo set 7-6 contro il tedesco Daniel Altmaier, n.65 del mondo. Si erano fatti sentire ancora di più nel momento in cui tutto sembrava perduto, con Giulio in svantaggio 1-3 nella seconda partita e l’avevano portato per mano al controbreak, alla rimonta e a un 6-4 finale che rimetteva tutto in equilibrio. A quel punto si aspettavano di veder volare il talentoso “gemello diverso” di Lorenzo Musetti.

Il campo Pietrangeli durante Cecchinato-McDonald

Invece lui, come suggeriscono i moderni filosofi Colapesce e Dimartino, avrebbe a quel punto forse voluto essere “solo sulla nave per non sentire il peso delle aspettative”. E’ infatti è naufragato in quel mare di affetto e di attenzioni, diventando progressivamente sempre meno aggressivo e più insicuro fino al 6-7 6-4 6-0 con cui Altmaier ha chiuso la partita, ringraziando per il gentile omaggio e qualificandosi per il secondo turno che lo vedrà opposto allo statunitense Frances Tiafoe, testa di serie n.12 del torneo.

Serve più convinzione al bravo Giulio, che è iscritto anche al doppio proprio insieme a Musetti e che ha condiviso con il ligure il percorso giovanile ai massimi livelli. Insieme furono semifinalisti nel 2019 agli Open d’Australia Juniores e si trovarono faccia a faccia anche nella semifinale del singolare. Si sono affidati allo stesso manager, Ugo Colombini, già a fianco di grandi campioni come l’argentino Juan Martin del Potro.

Giulio Zeppieri – Foto Adelchi FIoriti/FITP

I mezzi tecnici e fisici a disposizione di Zeppieri sono tanti ora si tratta di metterli a frutto per sfruttare le occasioni come quella di oggi: un avversario non trascendentale al primo turno di un Masters 1000 ATP e un pubblico caldissimo tutto dalla tua parte. Avrà modo di aiutarlo in questa crescita il nuovo coach (da quest’anno) Massimo Sartori, storico allenatore di Andreas Seppi, attualmente al fianco anche di Marco Cecchinato. La stoffa del grande giocatore nel caso di Zappieri c’è e il tecnico vicentino lo sa bene: si tratta solo di confezionare il vestito.

Cecchinato avanza

Massimo Sartori non ha dovuto cambiare nemmeno la panchina per seguire, subito dopo Zeppieri, il match di primo turno del suo Marco Cecchinato. Il siciliano, oggi n.83 del mondo, infatti doveva affrontare lo statunitense Mackenzie McDonald, n.55, proprio nel match successivo sul Campo Pietrangeli.

Cecchinato, semifinalista al Roland Garros nel 2018, aveva perso nell’unico precedente faccia a faccia contro il 28enne californiano, ma si trattava del primo turno degli Australian Open 2021, clima e superfice completamente diversi.

Sul campo in mattone tritato circondato dai giganti di marmo e dalle tribune gremite di italiani che volevano veder vincere uno di loro, la faccenda era tutt’altra e Cecchinato si presentava molto più attrezzato, con il suo splendido rovescio carico di top, rispetto a un avversario nato e cresciuto tennisticamente sui campi duri dell’università di Los Angeles UCLA.

Ciononostante McDonald, capace quest’anno di eliminare Rafael Nadal agli Open d’Australia, è riuscito a resistere al forcing dell’azzurro e, dopo aver perso il primo set 6-3, è arrivato a soli due punti dalla conquista del secondo (5-4 0-30 sul servizio di Cecchinato).

Ma la spinta del tifo sul Pietrangeli questa volta ha avuto l’effetto sperato e, tenuto il proprio turno di battuta, l’ex n.16 del mondo ha fatto il break decisivo e chiuso poco dopo 6-3 7-5 dopo un’ora e 35 minuti. Al secondo turno lo aspetta lo spagnolo Roberto Bautista Agut, n.25 del mondo e testa di serie n.21 del torneo.

Che peccato Nardi, subisce la rimonta di Goffin

Amara sconfitta anche per Luca Nardi sul Centrale del Foro Italico, rimontato dal belga David Goffin col punteggio di 36 64 62 in 2 ore e 22 di minuti di gioco. Sono tanti i rimpianti per il 19enne di Pesaro, che aveva iniziato molto bene il suo match di primo turno, vincendo nettamente il primo set e comandando anche nel secondo parziale, subito avanti di un break nel primo game. Purtroppo Luca non è riuscito a sfruttare complessivamente 6 palle per il doppio break in tre turni di servizio del belga, incappando quindi un brutto game servendo sul 4-3. Lì qualcosa nel suo gioco si è inceppato: ha concesso le prime palle break del match, perdendo il game di battuta e subendo la rimonta del rivale, che con un parziale perentorio e tre break di fila ha ribaltato l’inerzia dell’incontro a suo favore, scappando via nel terzo set fino al 6-2 conclusivo.

Luca Nardi (foto Sposito)
Luca Nardi (foto Sposito)

Un vero peccato per Nardi, che sino alla metà del secondo set aveva dominato il campo e i ritmi di gioco imponendo all’ex n.7 del mondo un tennis geometrico di grande qualità, costruito su diritti e rovesci in progressione precisi e profondi. Solido al servizio grazie a buone percentuali di prime, Luca aveva condotto il match stazionando piuttosto vicino alla riga di fondo e costringendo Goffin a rincorrere, annullando gli affondi del belga con difese di qualità. Anche in risposta l’azzurro era molto efficace, imponendo una combinazione di ritmo e angoli insostenibile per la difesa di Goffin.

Purtroppo Luca ha pagato a caro prezzo l’incapacità di sfruttare le chance per un doppio allungo nel secondo set, fino al contro break subito nell’ottavo gioco che ha totalmente capovolto la partita a favore di Goffin. I ruoli in campo si sono improvvisamente invertiti, con il belga più intenso a comandare il gioco stazionando molto vicino alla riga di fondo, e Nardi più falloso, costretto a rincorrere e subire gli schemi del rivale. L’azzurro, sotto 3-0 nel terzo set, non è riuscito ad incidere in risposta, uscendo sconfitto.

Passaro cade sul più bello contro Ramos-Vinolas

Sarà Albert Ramos-Vinolas il primo avversario agli Internazionali BNL d’Italia di Carlos Alcaraz, che giocherà al Foro per la prima volta in carriera.

Numero 72 del mondo, il catalano ha sconfitto 46 61 64 Francesco Passaro, numero 126 ATP. Comunque vada, se il murciano scenderà in campo sarà sicuro di tornare numero 1 del mondo a fine torneo.

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